Il responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti: “Parole che sono comprova di odio e razzismo. Ci sono milioni di islamici innocenti uccisi da manifestazioni estremiste come quella di Utoya”
Roma, 27 luglio 2011 – Le dichiarazioni dell’europarlamentare leghista Mario Borghezio, secondo cui l’autore del massacro sull’isola norvegese di Utoya avrebbe soltanto sbagliato le modalità di protesta, ma che condurre la crociata contro gli islamici sarebbe sacrosanto, hanno suscitato l’indignazione da parte dell’intero mondo politico.
“Borghezio non si smentisce mai – osserva Oscar Tortosa, responsabile per la Politica Interna dell’Italia dei Diritti –, neanche davanti a una vicenda così dolorosa e drammatica. Sia le vittime dirette che indirette devono fare i conti con il sistema giuridico norvegese, che prevede per un simile reato una pena di soli ventuno anni. È sconcertante per i cittadini sapere che una personalità così pericolosa sia di nuovo in circolazione dopo qualche tempo. Auspichiamo che la magistratura invochi una nuova disposizione del codice penale, applicando la condanna di crimini contro l’umanità, che prevede trent’anni di reclusione”.
Secondo l’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, il comportamento assunto dall’on. Borghezio è l’ennesimo esempio della linea d’azione promulgata dalla Lega Nord: “Parole che sono comprova di odio e razzismo. Ci sono milioni di islamici innocenti uccisi da manifestazioni estremiste come quella di Utoya e l’imperativo è operare affinché tali atti terroristici non si verifichino. Mi auguro – conclude Tortosa – che Bossi si renda conto delle persone che compongono il suo partito. Per quanto riguarda Borghezio, parlasse prima con sé stesso e poi pubblicamente”.
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