FOCUS IDV DEL 27 LUGLIO

MILANESE. DI PIETRO: PRESTO PER VALUTARE SUE DICHIARAZIONI (DIRE) Roma, 27 lug. – Le dichiarazioni spontanee di Marco Milanese “vanno prese con beneficio di inventario: solo dopo aver verificato si potra' fare una valutazione. Non vorrei- dice Antonio Di Pietro, leader Idv, in riferimento all'affitto che il ministro Giulio Tremonti avrebbe pagato al suo ex consigliere politico- ci sia solo la ricevuta dell'affitto e non l'assegno”.

GOVERNO. DI PIETRO: MINISTERI? VENDONO FUMO COME VANNA MARCHI (DIRE) Roma, 27 lug. – “Questo spot della Lega contribuisce a disgregare lo Stato e la nazione. Bene ha fatto Napolitano a fare un richiamo sull'unita' del Paese e a non sprecare il denaro”. Il leader Idv Antonio Di Pietro, conversando con i cronisti a Montecitorio, attacca l'idea di spostare alcuni ministeri al Nord: “E' scorretto, inutile, una vendita di fumo alla Vanna Marchi. Sono solo scrivanie e qualche posto per raccomandati…”. Per l'ex pm la Lega e' vittima di una “dissociazione politico-mentale: il sabato e la domenica- spiega- racconta frottole ai suoi elettori, poi durante la settimana cerca di spartire poltrone a Roma”.

Afghanistan, Di Pietro: Guerra non ha alcun senso, viola Costituzione Roma, 27 LUG (AGV NEWS) – “Ipocrisia e sudditanza stanno portando il nostro parlamento e il nostro governo a continuare una guerra che non ha alcun senso e viola la Costituzione”. Lo ha detto il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro parlando con i giornalisti a Montecitorio della missione italiana in Afghanistan. “Mentre noi mandiamo a morire nostri soldati e sprechiamo un sacco di soldi – ha aggiunto – le grandi potenze, quelle che ci hanno ordinato di andare in guerra stanno trattando con Gheddafi da una parte e i talebani dall'altra. Mi pare che siamo al ridicolo oltre che al drammatico”.

MISSIONI: DI PIETRO A PD, SPIACE NON CI SIA STATA UNITA' = (AGI) – Roma, 27 lug. – Antonio Di Pietro ha voluto chiarire le ragioni del voto contrario dell'Italia dei valori al rifinanziamento delle missioni all'estero e criticato il Pd per non avere fatto fronte comune. “Non possiamo piu' mascherare come azioni di pace quelle che sono azioni di guerra”, ha detto il leader dell'Idv nel corso di una conferenza stampa alla Camera con i capigruppo Massimo Donadi e Felice Belisario. Per esempio in Libia, “le potenze che hanno iniziato questa guerra e indotto il nostro paese a sottostarvi sono le stesse che stanno trattando con Gheddafi”, ha detto. E non e' l'unica “causa che non corrisponde a cio' che viene affermato”. Non solo. “Spendiamo anche tanti soldi inutilmente in un momento di difficile congiuntura”, ha ricordato Di Pietro, “invece di togliere i fondi alle parti deboli del paese si poteva evitare di comprare 138 cacciabombardieri per 15 miliardi di euro”. Dunque, “qiuste ragioni ci hanno indotti a essere coerenti e ci dispiace che le opposizioni non abbiano trovato un elemento di unitarieta'”, ha detto Di Pietro. Evidente l'allusione al Pd che ha detto “che avrebbe votato in modo unitario salvo alcuni dissidenti”. Per Di Pietro “e' una contraddizioni in termini, e' una contraddizione chi vota per rifinanziare la guerra dicendo di non essere d'accordo”.

GOVERNO. DI PIETRO: E' UN TUMORE MORALE E POLITICO, VA TAGLIATO (DIRE) Roma, 27 lug. – Il processo lungo e' “l'ennesimo atto criminale” contro cui “ci si difende mandando a casa Berlusconi: lo dico soprattutto a chi vuole un governo di larghe intese. Quando c'e' tumore nel corpo bisogna tagliarlo, e all'interno di questo governo c'e' un tumore morale, etico e politico che si chiama conflitto d'interessi”. Lo dice Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, parlando con i cronisti alla Camera. “Utilizzano e sfruttano il Parlamento- attacca- per farsi le leggi per non farsi processare”.

POLITICA: DI PIETRO, NESSUNA FIDUCIA IN QUESTO PARLAMENTO = SERVE SUBITO L'APPROVAZIONE DELLE TRE REGOLE PRINCIPE Roma, 27 lug. – (Adnkronos) – “Io non ho alcuna fiducia in questo Parlamento, nella capacita' di prendere dei provvedimenti seri fino a quando non si approvano le tre regolette principe: la non candidatura e la decadenza delle persone condannate, la non possibilita' di assumere incarichi di governo, ne' come assessore, ne' come ministro di persone sotto processo e la non possibilita' di non partecipare alle gare pubbliche degli imprenditori che vengono condannati per reati contro la pubblica amministrazione piuttosto che l'evasione fiscale”. Cosi' ha dichiarato Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori, parlando con i giornalisti sulla questione morale sollevata dal Pd.

GOVERNO: DI PIETRO, NO MOZIONE SFIDUCIA TREMONTI. VIA TUTTI = (AGI) – Roma, 27 lug. – L'Italia dei valori non presentera' una mozione di sfiducia al ministro dell'Economia Giulio Tremonti, dopo gli ultimi sviluppi del caso Milanese. A riferirlo e' stato il leader Antonio Di Pietro. “Per fare una mozione ci vogliono 61 firme”, ha ricordato Di Pietro ai cronisti nel corso di una conferenza stampa. “Stiamo lavorando tutti i giorni per mozione di sfiducia dell'intero governo, bisogna sfiduciare un governo che non si disinteressa del bene del Paese”, ha sottolineato. (AGI)

GOVERNO: DI PIETRO, BASTA CON LEGGI AD PERSONAM, ESECUTIVO A CASA =
NO A LARGHE INTESE Roma, 27 lug. (Adnkronos) – “Dopo che ventisette milioni di italiani hanno detto a Berlusconi e al suo governo e alla sua maggioranza di smettere di fare leggi ad personam, oggi, ancora una volta, si propone una ricetta in materia di giustizia che serve per allungare quei processi tanto necessari per arrivare alla prescrizione. Se non e' un atto criminale questo che cos'e'? Ma come ci si fa a difendere se non mandando a casa il governo Berlusconi al piu' presto? E lo dico soprattutto a quelli che vogliono creare un governo di larghe intese”. Lo ha dichiarato ai giornalisti in un incontro alla Camera dei deputati il presidente dell'Idv Antonio Di Pietro. “Quando c'e' un tumore all'interno di un corpo -ha continuato Di Pietro- bisogna tagliare e c'e' un tumore morale, etico, politico all'interno di questo Parlamento e di questo governo e si chiama appunto conflitto di interessi”, ha concluso.

GIUSTIZIA: DI PIETRO (IDV), LA CASTA E LA CRICCA DIVIDONO IL PAESE IN DUE – (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Il Governo Berlusconi e la sua maggioranza parlamentare stanno sfruttando il Parlamento per fare delle leggi per non farsi processare”. Così Antonio Di Pietro dell'Idv fotografa il quadro della giustizia italiana. “La casta e la cricca – spiega il leader dell'Idv – cerca di dividere il Paese in due, tra i poveri cristi dove vige il principio zero-tollerance e potenti di Stato dove c'è tutto-tollerance”.

P. LUNGO: DI PIETRO (IDV), CONFLITTO D'INTERESSI TUMORE DEL PAESE (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Dopo che 27 milioni di italiani hanno detto a Berlusconi di smetterla di fare leggi ad personam, oggi si ripropone una ricetta in materia di giustizia che serve per allungare i processi. Se non è un atto criminale questo? Cos'è? Come ci si difende se non mandando a casa il Governo Berlusconi?”. Ha commentato così Antonio Di Pietro dell'Idv il processo lungo. “Quando – continua Di Pietro – c'è un tumore all'interno di un corpo bisogna tagliare. C'è un tumore morale, etico e politico in questo Paese e in questo Governo che si chiama conflitto d'interessi”.

GAY: DI PIETRO, MESSAGGIO SBAGLIATO CHE ARRETRA ITALIA CULTURALMENTE = Roma, 27 lug. (Adnkronos) – “E' un atto oggettivamente complice di coloro che si macchiano di questo reato perche' far finta che non esiste l'omofobia, far finta che si puo' combattere in altro modo e soprattutto non mandare un messaggio forte e chiaro che tutti devono essere rispettati, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, arretra il nostro paese sul piano culturale e sul piano politico”. Lo ha dichiarato Antonio di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, in un incontro con i giornalisti.

*Dl missioni/Di Pietro: Italiani e Costituzione con noi,guerre no Altre opposizioni ridicole: non c'è affatto unità posizioni Roma, 27 lug. (TMNews) – Antonio Di Pietro rivendica “con orgoglio” il no di Italia dei valori al rifinanziamento delle missioni italiane all'estero, soprattutto in Afghanistan e in Libia, espresso in Senato dai parlamentari Idv e che sarà replicato alla Camera, definendo “ridicola” la soddisfazione espressa dalle altre opposizioni per la “posizione unitaria, fatti salvi i dissensi” che ha determinato il risultato bipartisan. “A noi invece dispiace moltissimo – ha affermato Di Pietro in una conferenza stampa a Montecitorio con i capigruppo parlamentari Felice Belisario e Massimo Donadi- che nelle opposizioni non ci sia stata unità nella contrarietà a questa scelta ipocrita del nostro Governo”. “Il nostro solitario no in Parlamento – ha voluto sottolineare Di Pietro – è espressione al contempo della coerenza con gli impegni presi con i nostri elettori e, siamo convinti, del sentimento della stragrande maggioranza degli italiani che la pensa esattamente come sta scritto ancora nella nostra Costituzione: l'Italia non può partecipare a guerre, se non nell'ambito di obblighi internazionali che nè in Libia, nè in Afghanistan sussistono. Sono infatti missioni a cui si aderisce individualmente e liberamente come dimostra, ad esempio, il fatto che uno Stato importante come la Germania non vi partecipa. Non ci sono dunque giustificazioni per violare una precisa scelta della nostra Costituzione: alle guerre l'Italia non può partecipare” ed “è un errore grave pensare di risolvere i conflitti con la violenza anzichè con le armi della politica”. Rispetto alla Libia e all'Afghanistan, ha denunciato in particolare Di Pietro, “la posizione dell'Italia è ipocrita e subdola”. Perchè “all'opinione si fa credere che usiamo le armi per liberare un popolo da un oppressore e dal terrorismo” ma “al contempo gli stessi governo che combattono la guerra trattano con Gheddafi e con i Talebani. Ma allora – ha evidenziato Di Pietro – delle due l'una: o è in corso una guerra civile interna a un Paese sovrano e l'Italia non può intervenire, oppure si vuole combattere il terrorismo internazionale ma allora con i terroristi non ci dovrebbe essere una trattativa….”. In più, ha concluso il leader Idv, “si spendono inutilmente una grande quantità di soldi proprio in un momento in cui la difficile congiuntura ha imposto tagli e sacrifici, fino a portare nuovi interventi anche sulle pensioni”.

DIFESA: DI PIETRO, SPESE PER MISSIONI INUTILI IN FASE CONGIUNTURA = DONADI, ITALIA SUPINA DELLE DECISIONI PRESE DA ALTRI Roma, 27 lug. (Adnkronos) – Incontrando i giornalisti in una conferenza stampa organizzata a Montecitorio, il leader dell'Italia dei valori Antonio Di Pietro insieme ai capigruppo al Senato e alla Camera Felice Belisario e Massimo Donadi hanno ribadito il loro no al rifinanziamento delle missioni italiane all'estero poiche' e' un “dramma di vite umane che ogni giorno si immolano per una causa che non corrisponde a cio' che viene affermato e spendiamo tanti soldi inutilmente in un momento di estrema congiuntura, togliendo fondi alle parti deboli del paese. Si poteva evitare di comprare 138 nuovi cacciabombardieri per la spesa di 15 miliardi di euro. Sono queste le ragione che spingono l'Idv a reagire e ad essere coerente”, ha aggiunto. Sul giallo delle navi che trasportavano armi partite dal porto di Civitavecchia, sul quale pende il segreto di stato, Belisario ha affermato: “ieri al Senato e' stato osservato un minuto di silenzio per commemorare la morte del soldato David Tobini. 41 minuti di raccoglimento non devono essere 41 minuti di ipocrisia. Viviamo in una situazione pasticciata, non sappiamo quello che facciamo, non sappiamo come lo facciamo. La stampa se ne occupa sempre meno ma io ricordo che molte armi sono transitate dall'isola di Santo Stefano al porto di Civitavecchia, anche con navi passeggeri, che sono state mandate verso la Libia. Queste armi -ha concluso- non sappiamo a chi siano state consegnate in un momento in cui ci dovrebbe essere l'embargo delle armi. Noi abbiamo chiesto al Presidente del Consiglio di venire a spiegare come mai l'Italia invia queste armi”. Dal canto suo Donadi ha aggiunto: “quello che l'Idv cerca di affermare e' in primo luogo il ruolo dell'Italia nelle relazioni internazionali, siamo stufi di vedere un paese che di fatto e' un rimorchio di qualcun altro. Non e' possibile che ogni volta che si decidono iniziative internazionali l'Italia si debba adeguare alle scelte prese da altri. Non c'e' mai una autonoma valutazione, non c'e' mai la volonta di portare nelle sedi competenti i dubbi, le incertezze, le riflessioni delle quali un paese membro della Nato e dell'Onu dovrebbe sentire il dovere e avere la dignita' di farsi portatore. Noi siamo sempre supini esecutori delle decisioni altrui. E' da un anno e mezzo -ha concluso Donadi- che chiediamo al governo di farsi promotore a livello internazionale di una riflessione sulle missioni.

PROCESSO LUNGO: BELISARIO “DA MAGGIORANZA TRUCCHI E ARROGANZA” ROMA (ITALPRESS) – “Con la consueta inaccettabile arroganza e con l'ennesimo vergognoso trucco, la maggioranza ha deciso di forzare ancora una volta la mano e di accelerare i tempi per l'esame del ddl sul cosiddetto processo lungo, un provvedimento che getta vergogna sull'intero sistema giudiziario italiano”. Lo ha detto intervenendo in Aula il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Tutto questo – ha poi aggiunto – solo per varare a ogni costo alla vigilia della pausa estiva un provvedimento fetecchia che servira' esclusivamente ad assicurare un salvacondotto al premier piu' imputato del mondo”. “Armonizzazione – ha proseguito l'esponente IdV – non significa contingentamento dei tempi, armonizzazione significa anzi cercare di trovare una sintesi tra le diverse richieste nel rispetto dell'opposizione. Abbiamo dimostrato gia' in passato un comportamento lineare e il piu' possibile propositivo, ma abbiamo chiesto di avere i tempi giusti per poter parlare, emendare, dissentire. E' evidente che la maggioranza puo' andare avanti per la sua strada – ha concluso Belisario – ma senza insultare il Senato e gli italiani. Diversamente ognuno si assumera' le proprie responsabilita'”. (ITALPRESS).

FEDERALISMO: BELISARIO “GIUSTO RESPONSABILIZZARE AMMINISTRATORI LOCALI” ROMA (ITALPRESS) – “L'Italia dei Valori ha votato a favore del decreto legislativo che introduce premi e sanzioni per gli enti locali perche' chiede da tempo che gli amministratori, dai sindaci ai governatori, siano responsabili dei bilanci approvati nel corso del proprio mandato”. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori nella commissione bicamerale per l'Attuazione del federalismo, Felice Belisario. “Non possiamo permetterci conti in dissesto che poi devono essere sanati dall'amministratore successivo o dal governo centrale con provvedimenti ad hoc, ne' ci sembra giusto che gli amministratori virtuosi non possano scegliere di spendere i soldi che risparmiano. Chi sbaglia e' giusto che paghi, non solo i danni contabili, ma anche con l'incandidabilita' per 10 anni. Insomma – ha aggiunto il senatore Belisario – l'Italia dei Valori e' favorevole a un meccanismo di responsabilita' e di solidarieta'. Per questo votammo la legge delega. Per questo abbiamo votato no alla stragrande maggioranza dei decreti legislativi, quando veniva meno il principio della solidarieta', quando si aumentavano le tasse, quando i provvedimenti sono stati una farsa”. (ITALPRESS).

MINISTERI: BELISARIO (IDV), NO A FEUDALESIMO, GOVERNO AL TRAINO DI LEGA POLTRONA (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Il centrodestra prenda atto dei rilievi del Presidente Napolitano, che difende l'unità della Nazione dai rischi di frammentazione istituzion ale. Il Governo, sempre più mercante di patacche, promuove il ritorno dello Stato feudale solo per assicurarsi l'appoggio della Lega”. Lo afferma il Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario. “I Ministeri della Repubblica – aggiunge – non possono ridursi a merce di scambio che una maggioranza già fondata sul baratto utilizza solo per restare al potere. Ormai il Governo ha platealmente rinunciato ad occuparsi dell'Italia e inganna i suoi stessi elettori, vendendo come decentramento l'inaugurazione di quattro magazzini in cui archiviare del tutto ogni idea di federalismo. Smettano di fare danni e si trasferiscan o loro lontano dal governo del Paese, perché ormai neanche a Pontida li vogliono più. Il monito del Capo dello Stato, garante dei principi costituzionali, non sarà ascoltato da questo Esecutivo imbroglione che, al traino della Lega pasticciona e poltrona, sta corrompendo l'integrit à delle istituzioni. Ma la Corte dei Conti – conclude Belisario – saprà individuare e sanzionare un Governo sprecone e inefficiente, capace solo di dilapidare i soldi pubblici per finanziare la propria rete di cricche e clientele”.

MISSIONI: BELISARIO “VIA DALL'AFGHANISTAN SENZA SE E SENZA MA” ROMA (ITALPRESS) – “Vogliamo un 'exit strategy' in sicurezza per i nostri militari. Dobbiamo andare via dall'Afghanistan senza se e senza ma”. Lo ha detto il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, durante le dichiarazioni di voto in Aula sul rifinanziamento delle missioni militari. Al decreto l'Idv “dira' no”, sottolinea Belisario, che definisce “inammissibile immaginare questo stillicidio di vittime in Afghanistan senza fare niente. I 41 lunghissimi minuti di silenzio per ricordare le vittime – conclude – rischiano di diventare un'ipocrisia, anche se solenne”.

OMOFOBIA: DONADI (IDV), DESTRA ANCORA ALL'ETA' DELLA PIETRA (ANSA) – ROMA, 27 LUG – ''Ieri e' stata bocciata una norma di civilita' che riconosce una categoria debole in Italia e sempre piu' vittima di reati omofobi a causa dell'orientamento sessuale''. Lo ha detto il capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera Massimo Donadi a margine di una conferenza stampa sotto il Colosseo. ''Il Parlamento – ha aggiunto – l'ha fatto usando argomentazioni omofobe. Purtroppo nelle istituzioni c'e' ancora pregiudizio. Se pure il ministro delle Pari opportunita' non si e' espresso…Abbiamo un Parlamento con una destra che e' ancora all'eta' della pietra''.(ANSA).

MINISTERI: DONADI( IDV), LEGHISTI SONO MAESTRI DI BUFFONATE (ANSA) – ROMA, 27 LUG – ''I leghisti sono maestri di buffonate, a partire dal federalismo che e' solo il cavallo di Troia per inserire nuove tasse''. Lo ha detto il capogruppo alla Camera dell'Italia dei Valori Massimo Donadi commentando il caso ministeri e la recente lettera del presidente della Repubblica Napolitano inviata a Berlusconi. ''Quello della Lega – ha aggiunto – e' un segno di estrema debolezza che non e' in grado di dare segnali positivi ai loro elettori. La cosa migliore e' che questa destra vada subito a casa''.(ANSA).

GIUSTIZIA: DONADI “CON NITTO PALMA NON CAMBIA NULLA” ROMA (ITALPRESS) – “Con la nomina a ministro della Giustizia di Nitto Palma, che negli anni passati lascio' traccia di se' in Parlamento solo per essersi reso promotore di alcune norme ad personam a tutela di Cesare Previti, possiamo dire che, per quanto riguarda la giustizia, il centrodestra continua a percorrere la solita strada. Con lui o con Alfano non cambia nulla a Via Arenula. Una nomina in assoluta coerenza con chi lo ha preceduto”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. (ITALPRESS).

Norvegia/ Donadi: Lega non ha chiari fondamenti democrazia Grave che non prenda giuste distanze da parole Speroni Roma, 27 lug. (TMNews) – “E` grave che un partito politico non prenda le giuste distanze dalle parole di Speroni che ieri ha detto di condividere le esternazioni di Borghezio sulla strage compiuta in Norvegia da Breivik”. Lo ha affermato il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, intervenendo in Aula. “Quando – aggiunge il capogruppo Idv – una forza politica, su questioni dirimenti come l'intangibilità della vita umana, il rispetto verso qualsiasi altro essere umano, il rispetto tra civiltà diverse si affida ai distinguo, alle incomprensioni, alle strumentalizzazioni, ai non detto, quel partito ha qualcosa di non completamente chiarito sui fondamenti della democrazia”

COLOSSEO: L'IDV MANIFESTA CONTRO SVENDITA PATRIMONIO ROMANO (AGENPARL) – Roma, 27 lug – L'italia dei Valori manifesta oggi di fronte al Colosseo per denunciare l'accordo per la sponsorizzazione dei lavori di restauro firmato il 21 Gennaio scorso tra la Tod's spa, al Sopraintendenza archeologica di Roma e il Commissario Straordinario per gli interventi sulle aree archeologiche di Roma e Ostia. Fin qui nulla di strano se non fosse che si afferma, da subito e a chiare lettere, che l'operazione Colosseo ha fini esclusivamente commerciali. La normativa sulle sponsorizzazionei (art. 120 comma 2 del Codice dei Beni Culturali) prevede che il marchio dello sponsor possa essere abbinato esclusivamente all'iniziativa sponsorizzata (il restauro del Colosseo, in questo caso). Invece l'accordo siglato concede a Della Valle la costituzion e di un'Associazione (costituita dalla stessa Tod's) che potrà registrare e utilizzare, in esclusiva mondiale e senza chiari limiti di tempo, un logo con l'immagine del Colosseo in maniera del tutto svincolata dall'inizativa di restauro. Inoltre è previsto che l'immagine del Colosseo non possa essere concessa allo Stato a fini promozionali e pubblicitari a soggetti diversi dall'associazione e da quanti l'Associazione stessa, a suo insidacabile giudizio, deciderà di coptare. Al confronto, il pagamento della somma di 25 milioni di euro risulta risibile di fronte all'immenso valore commerciale dell'uso in esclusiva dell'immagine di uno dei monumenti più noti o visitati al mondo. I dubbi dell'Idv riguardano anche la somma prevista per i lavori, che si ipotizza essere insufficiente a fronte di un'iniziativa di restauro di un monumento come il Colosseo soprattutto considerando che i diritti ceduti dallo Stato all'Associazione sono legati alla durata dell'operazione. Il pregiudizio recato al pubblico interesse appare ancora più grave se si considera il modo in cui si è giunti alla stipula dell'accordo, come denuncia Massimo Donadi (Idv). E' stato infatti sottoscritto in seguito ad una trattativa portata avanti dal Commissario con Della Valle dopo che si era conclusa una gara pubblica che tutt'ora è rimasta oscurata. La mancanza di trasparenza procedurale è uno dei motivi che, secondo quanto dichiarato da Donadi, porta l'Idv di fronte all'Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici per la valutazione della legittimità dell'accordo e a depositare alla Corte dei Conti un esposto per il danno erariale configurato. Inoltre l'Idv presenterà ricorso al Presidente della Repubblica per impugnare la proroga della nomina del Commissario delegato alle aree archeologiche di Roma e Ostia, che da figura emergenziale e a tempo indeterminato e ormai al terzo anno di attività.

PROCESSO LUNGO: LI GOTTI (IDV), MAGGIORANZA SENZA DIGNITA' (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Non avete dignità, vergognatevi !”. Lo ha detto rivolgendosi ai banchi della maggioranza il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, intervenendo in Aula nella discussione sui tempi per l'esame del ddl sul cosiddetto processo lungo. “Il discussione generale al gruppo IdV erano stati assegnati 40 minuti – ha ricordato – e invece successivamente ci è stato detto che ne abbiamo solo 29. Questo significa annullare ciò che gli uffici hanno già ufficializzato ed è contro il regolamento, significa che non possiamo più parlare nemmeno sugli emendamenti, significa che vi vergognate del provvedimento e volete soffocare la libertà di espressione. Questa è prepotenza e dittatura della maggioranza. Vi dovete vergognare, fate tutto questo per salvare un solo imputato. Quando ritrovate la schiena diritta?”.

GOVERNO: IDV, NOMINA BERNINI APPESANTISCE NAVE CHE AFFONDA (ANSA) – ROMA, 27 LUG – ''La nomina del ministro Bernini, per la quale con lei ci congratuliamo, finisce solo con l'appesantire una navicella che sta affondando''. Lo ha detto nell'Aula della Camera Fabio Evangelisti dopo che nell'Emiciclo si e' appresa la nomina della deputata del Pdl a ministro delle Politiche comunitarie. (ANSA).

MANOVRA: IDV, PATRIMONIALE SUI RISPARMI PIU' GRAVE DEL FAMOSO 6 PER MILLE DI AMATO (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Per quale ragione il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha istituito una patrimoniale sui risparmi, ancora più grave, per gli effetti più pesanti e duraturi, del famigerato 6 per mille, una tantum sui depositi bancari e postali del Governo Amato nel 1992”. Lo chiedono in un'interrogazione i senatori Elio Lannutti e Fabio Giambrone ricordando che “la norma appare ritagliata sui ricchi proprio nel passaggio dal periodo transitorio 2011-12 al 2013. Rincareranno infatti nell'ordine del 225% i bolli per i patrimoni nella fascia 50-500 mila euro, ma solo del 63% per chi possiede mezzo milione o più di euro”. Lannutti e Giambrone, inoltre, sottolineano che “si tratta di un'imposta neppure proporziona le, ma addirittura regressiva, che cioè diminuisce in percentuale al crescere dell'imponibile. Anche se – specificano – non sotto la soglia di 500.000 euro, dove appare piuttosto come un'imposta a zig zag”. Infine, i due esponenti dipietristi aggiungono che “i possessori dei 500.000 depositi titoli che contengono 'carta straccia' come valore nominale, ossia azioni, quali esempio Alitalia e/o altre aziende fallite o obbligazioni in default, quali ad esempio Lehman Brothers o tango bond, oltre ad aver subito la truffa dei risparmi volatilizzati per precise responsabilità delle banche, subiscono una vera e propria beffa da parte di un ministro dell'Economia che impone l'inasprimento dei bolli sui depositi, a prescindere se contengono titoli validi oppure quelli andati in fumo”.

MILANESE: PALOMBA (IDV), GIUNTA VOTI ENTRO PROSSIMA SETTIMANA (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Dobbiamo decidere subito, già domani, sull'utilizzo dei tabulati e delle cassette di sicurezza. Siamo contrari all'acquisizione di nuovo materiale, perché quello depositato è più che sufficiente, così come siamo contrari alla richiesta di una proroga per far slittare il voto della giunta per le Autorizzazioni a dopo l'estate. Se non è possibile votare in Aula, almeno la giunta deve dare una propria risposta, se necessario lavorando lunedì martedì e mercoledì della prossima settimana. Il tempo c'è e dobbiamo dare risposte all'opinione pubblica e a tutti i cittadini che chiedono, giustamente, chiarezza sui rapporti tra affari e politica”. Lo afferma il deputato Idv Federico Palomba, componente della giunta per le Autorizzazioni.

MANOVRA: IDV, INSERIRE SUBITO INTERVENTI SU POLITICHE SOCIALI E FAMILIARI (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Il governo deve impegnarsi seriamente per fare in modo che all'innalzamento dell'età pensionabile femminile seguano una serie d'interventi dedicati alle politiche sociali e familiari”. E' quanto chiede l'Italia dei Valori con un'interrogazione a risposta immediata. “Siamo stanchi e con noi lo sono i cittadini – dice Monai, deputato Idv primo firmatario dell'interrogazione che presenterà questo pomeriggio in Aula – di risposte evasive e rinvii sul tema”. “L'occupazione femminile e la rete di protezione sociale ed economica per le lavoratrici donne – si legge nell'interrogazione – rappresent a un elemento fondante per lo sviluppo e la crescita economica del sistema produttivo nazionale e locale; l'Istat ha recentemente comunicato dati allarmanti sui livelli di disoccupazione femminile in Italia e, in particolare, nelle aree del Mezzogiorno. Il nostro Paese appare in grave ritardo nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal Consiglio europeo di Lisbona del 23-24 marzo 2000, con riferimento all'adozione delle misure necessarie in materia di conciliazione familiare, asili nido, incentivi al lavoro femminile, superamento delle discriminazioni e degli ostacoli, sia per quanto concerne l'accesso al mondo del lavoro delle donne, sia per quanto riguarda la loro crescita professionale e l'avanzamento in carriera”. “Noi chiediamo al governo – conclude Monai – che già nel prossimo provvedimento fiscale correlato alla manovra di stabilizzazione finanziaria, recentemente approvata dalle Camere, siano inserite norme finalizzate a dare un forte impulso all'occupazione femminile, con particolare riguardo alle aree del Mezzogiorno. E' un passo che il Paese deve fare al più presto, perché si è già rinviato troppo”.

SAN RAFFAELE: CARLINO, SENZA TRASPARENZA AFFOSSATA STRUTTURA QUALITA' = (ASCA) – Roma, 27 lug – ''Il San Raffaele di Milano e' una struttura di qualita', uno dei maggiori centri sanitari di eccellenza che rischia di chiudere a causa di investimenti sballati e progetti megalomani da parte della Fondazione. Il Governo deve assumersi le sue responsabilita' politiche e assicurare quella gestione trasparente, che finora e' mancata''. Lo ha detto in Aula la senatrice dell'Italia dei Valori Giuliana Carlino, durante l'informativa del ministro della Salute Ferruccio Fazio sulla crisi finanziaria dell'ospedale San Raffaele di Milano. ''In questa vicenda – prosegue Carlino – chi ha pagato finora, e rischia di pagare anche in futuro, sono come sempre i cittadini che rischiano, dopo aver pagato per anni milioni di euro di rimborsi, di perdere i servizi e le prestazioni di una grande struttura ospedaliera e i vantaggi di un'importante struttura di ricerca. Tra l'altro, anche gli imprenditori e i dipendenti delle aziende fornitrici potrebbero non vedere onorati i propri crediti, per non parlare dei 3700 dipendenti dello stesso San Raffaele che rischiano il proprio posto di lavoro''. ''A questo punto, ci chiediamo se la Regione Lombardia, che in tutti questi anni ha versato con puntualita' assoluta i rimborsi dei medicinali e dei ricoveri in convenzione, e il Ministero della sanita' abbiano vigilato affinche' questo denaro pubblico, cioe' dei cittadini, fosse effettivamente impiegato a favore dei cittadini stessi. Quante strutture o gruppi sanitari privati convenzionati sono oggi nella stessa situazione del San Raffaele? Accertare come sia stato possibile creare una simile voragine finanziaria ed individuare le eventuali responsabilita' e' un compito che spetta alla magistratura, ma alla politica ed alle istituzioni – conclude Carlino – spetta il compito di assicurare la necessaria trasparenza nelle procedure affinche' tali situazioni non abbiano piu' a ripetersi''.

CAMORRA: BARBATO (IDV), AVEVAMO VISTO GIUSTO SU QUESTA P5 SALERNITANA (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Faccio le mie congratulazioni alla DDA di Salerno per l'indagine portata avanti tra politica imprenditoria e criminalità, alla procura di Salerno e ai carabinieri di Pagani che, dopo l'operazione che ha portato in carcere nei giorni scorsi il Consigliere regionale Gambino, ha portato stamane ad emettere altri sette nuovi provvedimenti cautelari tra cui anche un avviso di garanzia a un consigliere provinciale di Salerno, accusato di concussione e scambio elettorale politico mafioso. L'inchiesta, oltre ad Alberico Gambino ha portato infatti in carcere, tra gli altri, l'ex assessore del comune di Pagani massimo Quaratino, Giovanni Pandolfi presidente della municipalizzata Multiservice e Angelandrea Falcone, già dirigente del comune di Pagani Avevamo visto giusto su questo intreccio che intercorre tra una certa politica PDL locale, gli affari e la camorra, e che mi ha visto denunciare più volte, da oltre due anni, in parlamento con IDV questa p5 salernitana: intrecci tra pezzi delle istituzioni, affari e camorra. Anche la prefettura di Salerno sembra rimanere assopita con uno o forse entrambi gli occhi chiusi rispetto a questi intrecci pericolosi che solo grazie alla magistratura e alle forze dell'ordine si è in grado di smascherare”. Così in una nota il deputato Idv, Francesco Barbato.

GIOCHI. BARBATO CONTRO AAMS, TREMONTI E CAPEZZONE (DIRE) Roma, 27 lug. – “E' molto eloquente lo sfogo del direttore dei Monopoli di Stato, Ferrara, che oggi, audito in commissione finanze, ha ammesso l'incompatibilita' della struttura da lui diretta rispetto al lavoro e alle competenze che sono state affidate ad AAMS”. Cosi' Francesco Barbato di Idv. “Solo 6 dirigenti di prima fascia- continua- contro i 1000 dirigenti dell'Agenzia delle Entrate e i 200 dirigenti alle Dogane hanno portato il direttore Ferrara ad ammettere che i Monopoli di Stato oggi non sono in grado di svolgere i ruoli di controllo e organizzazione del mondo dei giochi, un settore che espone nel primo semestre 2011 una crescita notevole rispetto ai pure altissimi livelli dello scorso anno e con una tendenza che portera' a chiudere quest'anno con circa 70 miliardi di Euro di entrate per il settore giochi rispetto ai 61 miliardi di Euro del 2010”. A Barbato “viene il sospetto che una certa politica, tenda a far rimanere una situazione in AAMS di precaria organizzazione, interessata com'e' ad affondare le mani nel grande affare dei giochi. L'esposizione anche del portavoce de PDL Capezzone a difesa dell'apertura di nuove strutture per il gioco a Roma nei giorni scorsi, ha infatti rappresentato un'anomala intrusione della politica in questo settore”. Vista “la gravita' della situazione evidenziata altresi' dal persistente conflitto di interessi che vede i concessionari essere anche gestori in questo settore, se il direttore Ferrara non vuole dimettersi, sia allora il ministro dell'economia a farlo, perche' sta facendo annegare il Titanic Italia nel torbido mare dei giochi”, conclude.

AGRICOLTURA: DI GIUSEPPE(IDV) ISTITUIRE FONDO 15 MLN ANNUI PDL DEFINISCE AGRICOLTURA SOCIALE, PREVEDE OSSERVATORIO (ANSA) – ROMA, 27 LUG -''L'agricoltura e' stata ed e' tra le prime attivita' dell'uomo, un'attivita' che il nostro Paese da sempre svolge impiegando risorse considerevoli ed ottenendo risultati d'eccellenza.''. Lo afferma Anita Di Giuseppe, capogruppo IdV in Commissione Agricoltura alla Camera, annunciando una proposta di legge per garantire un quadro normativo certo, in modo che il riconoscimento dell'agricoltura sociale resti imperniato sulla figura dell'imprenditore agricolo e sulla centralita' della produzione primaria. La proposta di legge – spiega Di Giuseppe – da' finalmente una definizione di agricoltura sociale, ne inquadra la disciplina nella legislazione nazionale, regionale e locale e ne garantisce inoltre il potenziamento attraverso l'istituzione di un Fondo con dotazione di 15 milioni di euro l'anno. Prevede poi l'inserimento di prodotti agrosociali nelle mense scolastiche e ospedaliere, attraverso un regime di priorita' e sgravi per gli operatori che scelgono i prodotti agrosociali, e l'istituzione di un Osservatorio presso il Ministero del Lavoro, per proporre un confronto costruttivo e una trasparente attivita' di monitoraggio.(ANSA).

ANIMALI: DI GIUSEPPE (IDV), NO A DOPPIETTA SELVAGGIA CONTRO I LUPI (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Nessuna caccia libera ai lupi o alle aquile. Italia dei Valori si opporrà in commissione Agricoltura a qualsiasi tentativo di dare il via libera alla ‘doppietta selvaggia'”. E' quanto afferma Anita Di Giuseppe, componente dell'Idv in Commissione Agricoltura dopo l'indagine conoscitiva condotta dalla commissione sui danni causati dagli animali selvatici alle coltivazioni. “Noi dell'Idv staremo con gli occhi ben aperti – spiega – perché non siamo per la liberalizzazione della caccia ma vogliamo trovare un giusto equilibrio tra tutela dell'ambiente, delle persone, delle coltivazioni e delle specie animali”.

ALITALIA. ZIPPONI (IDV), OPERAZIONE CAI COSTATA 4 MLD E NESSUN VANTAGGIO PER PAESE (9Colonne) Roma, 27 lug – “L'operazione Cai – Alitalia è costata agli italiani quattro miliardi di euro e non ha portato nessun vantaggio economico né al Paese né ai cittadini, né tantomeno ai lavoratori”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi che aggiunge: “Nel 2010 il bilancio della nuova Alitalia si è chiuso con un passivo di 168 milioni di euro, mentre per la liquidazione della vecchia società si contano 4,4 miliardi di euro richiesti dai creditori, a fronte di 1,5 miliardi di crediti vantati. A questo, si aggiungono la riduzione dei dipendenti da 21.000 a 14.000 e la crisi dell'indotto, la cui cassa integrazione è a carico dei contribuenti. I quattro miliardi d'investimenti assicurati da Berlusconi non si sono mai visti. Grazie alla 'geniale' operazione voluta dal governo Berlusconi, l'Alitalia, che poteva essere venduta ad Air France con l'acquisito di crediti e debiti e la garanzia dei livelli occupazionali, ora sarà probabilmente regalata ai francesi, che posseggono il 25% del capitale e dal 2013 potrebbero procedere all'acquisto. Ci chiediamo quale ruolo intendano svolgere i 'capitani coraggiosi', a partire dalla Marcegaglia, che hanno partecipato, con proprie quote, alla nascita di CAI. Non vorremmo che, conclusi i tre anni di vincolo, vi sia chi, rivendute le proprie partecipazioni, guadagnerà pure dalla svendita di un altro patrimonio industriale del nostro Paese”.

SOMALIA: ZAZZERA (IDV), GOVERNO INTERVENGA, E' CATASTROFE UMANITARIA (AGENPARL) – Roma, 27 lug – “Non è più tollerabile il silenzio del governo sulla catastrofe umanitaria che sta avvenendo in Somalia. Le istituzioni e la comunità internazionale devono intervenire con urgenza, concretamente, programmando un piano che possa porre freno a questo esodo biblico a causa della siccità e della fame, che stanno dilaniando un Paese già messo a dura prova dalle guerriglie interne” lo dichiara l'on. Pierferlice Zazzera, deputato di Italia dei Valori. “Serve una politica economica compatta che permetta ai paesi più poveri di risollevarsi dal debito e nell'immediato sostegni umanitari che garantisca no alle popolazioni dilaniate dalla fame e dalle malattie di sopravvivere con dignità” spiega Zazzera che aggiunge: “mi auguro che l'Italia ed il governo non si sottragga a questo dovere morale”.

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