“ A quanto pare la scelta del 2008 è servita allo scopo. Pier Ferdinando Casini e i pochi coraggiosi che alle elezioni dell'epoca hanno sfidato il bipolarismo hanno dato un'opportunità al paese. Si è creato uno spazio credibile dove sono arrivati e continuano ad arrivare tutti i delusi dei due blocchi. Il bipolarismo è in agonia e il Nuovo Polo dice chiaramente di non essere disponibile a dare ossigeno ad esperienze che per il bene del Paese devono concludersi il prima possibile.” – lo scrive in una nota il consigliere regionale dell’Udc in regione Lazio, Pietro Sbardella –
“La sfida è lanciata e dobbiamo dimostrare di essere qualcosa di diverso non solo attraverso i proclami: selezione della classe dirigente dal basso e non calata dall'alto, radicamento sul territorio, merito, capacità di ascolto e di risposta, spazi di partecipazione e di condivisione. Il Paese è stanco della politica perché la politica dei raccomandati ha aumentato il divario sociale e ha dimenticato la rappresentanza. I cittadini hanno bisogno di essere rappresentati e di poter chiedere conto ai propri rappresentanti. L'UDC del Lazio è pronto a fare la sua parte. Dopo i congressi locali, l'UDC dovrà dar vita a coordinamenti politici aperti alle altre forze del Nuovo Polo e a tutte quelle che sicuramente continueranno ad arrivare. Dobbiamo ricomporre le differenti posizioni politiche sul piano locale ed affrontare insieme le sfide importanti che ci attendono, prima fra tutte raccontare ai cittadini una storia nuova.”