Nasce la prima edizione del premio per la drammaturgia “teatro e disabilita’”

“Vi è dell’altro che non è altro di noi stessi? In ogni caso non un altro che non sia un uomo. In verità è un compito
gigantesco quello posto in ogni momento ad ogni uomo. Si tratta di tenere sotto controllo la sua prevenzione, la
pienezza dei suoi desideri, dei suoi istinti, delle sue speranze, dei suoi interessi, sì che l’altro non divenga o rimanga invisibile” (GADAMER H.G.)

Ritengo un’iniziativa importante quella ideata da AVI onlus – Agenzia per la Vita Indipendente e dall’Associazione ECAD – Ebraismo Cultura Arte Drammaturgia, pensata e realizzata quest’anno durante le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, ispiratosi agli ultimi anni di vita di Giuseppe Garibaldi, che forse in pochi ricordano, trascorsi su di una sedia a rotelle.

Questo collegamento volutamente storico del premio Teatro e Disabilità, ha come obiettivo la riflessione sul concetto della dignità umana, valore della persona, che non dovrebbe venire mai meno, che partendo da un esempio storico come G. Garibaldi inviti a soffermarsi ad una profonda riflessione sullo stato d’animo che pervade un uomo, privato della propria indipendenza motoria, di come cambia la visione e la prospettiva del mondo che ci circonda.

L’immobilità fisica spesse volte rischia di diventare mentale, si spengono i sogni, i desideri, subentra la morte dell’anima. Per provare queste sensazioni è ovvio che non serve essere un eroe storico, perché tutte le persone sono Eroi, soprattutto oggi, nel vivere quotidianamente le loro esperienze. Credo che questo premio volga anche alla sensibilizzazione del prossimo caratterizzato dal concetto d’Alterità: l’altro, il problema dell’altro, il rapporto con l’altro, una sfida umana, etica ed antropologica che investe la nostra epoca, spostando l’accento dall’Individuo alla Persona, dall’In sé al Per altri, dalla Soggettività all’Intersoggettività.

Quale spazio maggiormente idoneo per far emergere e far provare le emozioni se non il teatro, che per sua natura è portatore di una comunicazione diretta, attraverso la fisicità e la corporeità? Sebbene sempre ritenuto arte della finzione, qui diventa arte di simulazione, non nasconde sulla scena né la mente né il corpo.

Chi volesse partecipare al premio, può inviare un testo teatrale, di massimo 30 cartelle, che abbia come tema la disabilità, i suoi protagonisti e la loro vita in tutti i suoi aspetti. I testi dovranno essere inviati entro e non oltre il 10 ottobre 2011.
La giuria, presieduta da Pamela Villoresi, è composta da: Dino Barlaam, direttore Avi onlus – Roma; Silvia Cutrera, presidente Avi onlus – Roma; Lorella De Luca, giornalista; Angela Guarino, docente universitaria in Psicologia – Università La Sapienza, Roma; Claudio Imprudente, scrittore e giornalista; Donatella Orecchia, docente universitaria Storia del teatro – Università Tor Vergata, Roma; Vittorio Pavoncello, regista e scrittore; Matteo Schianchi, scrittore.
La premiazione dei vincitori si terrà il 28 novembre a Roma presso il teatro Sala Umberto.

Per informazioni:
AVI Onlus – Agenzia per la Vita Indipendente – Via degli Anemoni n.19, 00172 Roma
Tel. [+39] 06 98184861 – www.vitaindipendente.net – E-mail: agvitaindipendente@libero.it

Ufficio stampa
Caterina Falomo, Sulleali Comunicazione Responsabile – Cell. 346 8513723 –

E-mail: caterina.falomo@sulleali.it
www.sulleali.it

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