di Massimo Donadi
Io credo che ieri abbia vinto la legalità. Credo abbiano vinto i cittadini e abbia perso la Casta. Credo abbia vinto la giustizia, che potrà continuare a fare il suo corso. Credo abbia vinto la costituzione: tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge. La verità sarà stabilita nel processo. Ieri abbiamo fatto rispettare un principio imprescindibile: ci si difende nel processo e non dal processo. In questo senso, siamo ad un passaggio storico e se l’Aula ha potuto esprimersi in tal senso è merito di Idv che, con caparbietà e determinazione, ha portato l’Aula a confrontarsi e a discutere della questione.
Su Papa la Camera ha preso la decisione giusta. La maggioranza dei deputati ha votato per la legalità. Il nostro appello di rendere riconoscibile il voto ha giocato un ruolo determinante, contribuendo ad impedire squallidi accordi sottobanco. La decisione di Idv di votare con l’indice sinistro per palesare il nostro sì è stato seguito da molti, Pd in testa e anche molti della Lega, Maroni compreso.
Montecitorio ha dato un segnale di trasparenza e di coerenza ed ha dimostrato che la Casta non e' imbattibile. Questa mattina, alla ripresa dei lavori dell’Aula, il Pdl ha denunciato una presunta irregolarità del voto di ieri su Papa. Ebbene, sono una colossale sciocchezza, una pretestuosa scusa per tentare di salvare la faccia e rabbonire il padrone, Berlusconi, infuriato. Non c’è stata alcuna violazione, ma la scelta, libera ed autonoma, di una parte dei parlamentari di seguire l’indicazione di Italia dei Valori di rendere riconoscibile il proprio voto. Una scelta di trasparenza che fa onore all’aula di Montecitorio. Quelli della maggioranza sono solo patetici tentativi per nascondere una verità di fondo: la maggioranza non c’è più, l’asse Pdl Lega scricchiola, anzi, è a pezzi. Il Governo Pdl- Lega non esiste più. Esiste, invece, il governo Pdl-Scilipoti che ha i giorni contati.