I sacrifici degli altri

I sacrifici degli altri

Famiglia Cristiana, il pericoloso giornale dei black bloc cattolici, ha definito questa classe politica “la più bassa di tutti i tempi”. L'Italia è vicina al default ufficiale, quello reale è già avvenuto. Siamo ultimi nelle classifiche degli stipendi, tra gli ultimi per libertà di informazione, tra gli ultimi per connettività, superati persino dalla Libia di Gheddafi che stiamo bombardando mentre il Presidente della Repubblica dorme sonni beati, tra gli ultimi per investimenti in ricerca e nell'innovazione, tra gli ultimi come livello di occupazione giovanile, migliaia di aziende chiudono ogni mese. ULTIMI. Dovremo abituarci per anni a questa condizione. Ci vorrà almeno una generazione per uscirne. I 47 miliardi della manovra di Tremorti sono appena sufficienti per pagare le caramelle. In un solo mese il nostro debito pubblico è aumentato di 22 miliardi. Nel 2012 gli interessi sul debito potrebbero arrivare a 100 miliardi e forse superarli. In questo Paese sciroccato si è perso ogni senso della misura. L'esempio non è più una virtù. Nella casa di Giuseppe Verdi, nella tenuta di Sant'Agata, tra i suoi ricordi c'è un pacchetto di biglietti del treno gratuiti che lasciò intatti. Era senatore del Regno, riceveva per questo uno stipendio, e trovava vergognoso utilizzarli. Il treno per Roma lo pagò sempre di tasca sua. Tremorti ha proposto un taglio degli stipendi per i parlamentari, ma solo dalla prossima legislatura. I sacrifici agli italiani sono invece richiesti da subito. Perchè Tremorti non rimanda anche questi al 2013? Perchè non abolisce le pensioni ai parlamentari in modo retroattivo, perché sono possibili i doppi stipendi? Perché, perché, perché… Ieri è andata in onda l'ennesima miserabile puntata sul taglio delle Province proposto dall'IDV. Il Pdl ha votato contro e il Pdmenoelle si è astenuto, chi ha gli stessi interessi adotta lo stesso comportamento. “Il numero degli amministratori delle Province è di 4.000 addetti con 2.900 consiglieri, 50 tra Presidenti e vicepresidenti, 100 presidenti della Giunta, 900 assessori. Il costo annuale dei soli compensi di questo “esercito” supera i 50 milioni di euro mentre le spese correnti delle oltre 100 Province italiane si aggirano attorno ai 10 miliardi di euro l’anno.” Per coerenza chi chiede l'abolizione delle province non avrebbe dovuto presentarsi alle ultime elezioni provinciali come il MoVimento 5 Stelle, invece lo ha fatto. Non è necessaria una legge per dare l'esempio. La truffa dei finanziamenti elettorali spacciati per “rimborsi” porta nelle casse dei partiti un miliardo di euro. Qualche partito li ha rifiutati? Il MoVimento 5 Stelle lo ha fatto. “Tu devi essere il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”. Lo disse Gandhi, noi abbiamo al suo posto Bersani e Berlusconi. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

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