PER FAR SI’ CHE L’ ITALIA DIVENTI REALMENTE UNA DEMOCRAZIA COMPIUTA, BISOGNA TOGLIERE ALCUNI POTERI AL PRIMO MINISTRO

In primis ( caro primo ministro) il veto antidemocratico dei voti di fiducia, (le) ricordo che per Costituzione. “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.” Ergo dopo che il governo designato dai consensi popolari e dal Capo dello Stato ( meglio se quest’ ultimo venisse eletto a suffragio universale e diretto) ha ottenuto la fiducia dei due rami del parlamento, lasciare che sia il parlamento a legiferare, per 5 anni. Se il primo ministro non sa tenere la sua maggioranza coesa e coerente con il programma di governo, meglio che vada a casa e si faccia un nuovo governo della stessa maggioranza, e’ ancora previsto dalla Costituzione e lo scioglimento del parlamento e’ una prerogativa del Capo dello Stato e i presidenti di Camera e Senato. (2) Occorre innalzare il quorum a due terzi del parlamento per le autorizzazioni a non procedere nei confronti dei parlamentari accusati di reati. (3) Abolire il quorum che sta all’ articolo 75, per far si’ che tra il legislatore e il cittadino, si istituisca un rapporto diretto, evitando ai parlamentari il vergognoso ricorso al non voto e prima di farlo ci pensera’ due o tre volte (4) Che i decreti ministeriali, vengano sottoposti in tempi reali per verificarne l’ urgenza e la comune necessita’, agli organi di garanzie istituzionali e costituzionali. Questi a mio modesto avviso sono i veri tagli che bisognerebbe apportare alla politica. ( scusatemi se e’ poco)

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