“Per la prima volta ho visto e sentito un altro Di Pietro di fronte a Berlusconi: non lo ha insultato, ha preso atto del fallimento del suo Governo ma ha raccolto la sfida di una maggioranza alternativa chiamando in causa soprattutto il PD invitandolo a superare le sue incertezze e le sue contraddizioni”. Lo nota l'On.Ciccanti dell'udc che si domanda: “e' il frutto di una annunciata svolta di Italia dei Valori che abbandona le posizioni radicali della sinistra italiana, definendosi orgogliosamente liberale e non di sinistra, oppure Berlusconi non e' più' un uomo da combattere visto che e' ormai alla deriva? Qualunque siano le motivazioni – sottolinea – Di Pietro deve pensare che il peso dei problemi che lascia chi ha (non) governato in questi 18 anni deve fare i conti con un sistema che ha visto vincere le elezioni sempre a chi stava all'opposizione perche' chiunque le ha vinte poi non ha governato”. “Adesso – conclude – credo che Di Pietro debba fare una ulteriore riflessione per fare un passo avanti: cambiare la legge elettorale per rimettere al centro il ceto medio e un polo liberale e moderato che condizioni le posizioni radicali verso la moderazione”.