Pontida, un palco carico di simboli

Ammesso l’esistenza della Padania, ammesso che questo popolo venuto dal nord non sia italiano, una domanda è lecita ed obbligatoria: cosa ci fa nel parlamento italiano?
La secessione, la via più logica per queste popolazioni, è stata abbandonata per motivi di codici penali. In sostituzione è stato adottato il sistema democratico della partecipazione alle istituzioni per meglio gestire il cambiamento dall’interno. Praticamente noi italiani ci troviamo ad avere a che fare con stranieri che, per essere eletti, si sono detti italiani e governano un paese che non è loro e, per di più, senza permesso di soggiorno. I Padani sarebbero degli extracomunitari senza diritto di libera circolazione e quindi fuori dal trattato di schengen.
E’ divertente il paradosso. Se portato alle estreme conseguenze potrebbe avere tutti gli elementi del melodramma con qualche punta di grottesco. E tutto se resta nel sarcasmo dei fatti, se tutto resta lì fermo. Ma il pericolo è che si possa passare dal faceto al serio ed allora in questo caso non ci sarebbe nulla di divertente. Quelli che si sentono italiani e, nel bene e nel male ne sono fieri nonostante tutte le peripezie sociali ed economiche che l’affliggono, non si sentono affatto bene a sapere che orde di stranieri gestiscono la loro patria ed impongono loro un volere, leggi ed interessi che non li riguardano al solo scopo di avvantaggiare la Padania.
Insomma, ognuno a casa propria come dice la lega quando sente parlare di immigrazione e di integrazione degli extracomunitari.
Pontida, come la Padania è una illusione che non si sa oramai sino a che punto sia ben congegnata. Si sa però che da quel palco si lanciano non i contenuti classici della politica anche se aspri, ma segnali e simbologie che il popolo padano sa leggere e decifrare.
Le rivendicazioni del popolo padano, ammessa la sua esistenza, potrebbero persino essere legittime. Ciò che non appare legittimo è dichiararsi padano ed italiano allo stesso tempo.
Per essere credibile l’esistenza della Padania, per volersi ammettere l’acquisizione del diritto di cittadinanza di questo popolo straniero in terra italica, l’unica strada sarebbe quella della secessione. Ma questo paese non la permetterebbe e spegnerebbe tempestivamente ogni tentativo della Lega Nord a dispetto delle minacce, delle bombarde e dei tre milioni di fucili a sua disposizione.
Questo gli abitanti della pianura padana lo sanno molto bene.

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