Il Movimento denuncia con forza come siano strumentali e pretestuose tutte
quelle dichiarazioni che riducono il contenzioso sulle graduatorie ad uno
scontro nord sud senza rendere noto che il 70% dei docenti presenti al
…centro nord sono proprio del sud. Semplice dimenticanza o mero
tornaconto?
Il Movimento denuncia l’attacco continuo ai diritti quesiti di tutti
quei docenti che, confidando in una legge dello stato, la 296/06, hanno
già pagato e continuano a pagare sia in termini di sacrifici umani e
professionali. Allora però chi fece una determinata scelta non aveva la
minima idea di quale posizione avrebbe occupato in graduatoria. Oggi,
invece, a tutti è concesso far due conti e poi scegliere dove andare.
Il movimento chiede venga approvato l’emendamento sul bonus presentato
dalla Lega e sostenuto anche da esponenti del PD non solo perché i
quaranta punti verranno assegnati a tutti coloro che resteranno nella
provincia dove sono inseriti, senza distinzione da Lampedusa a Trieste e
non può quindi dirsi anti costituzionale ma anche perché per la prima
volta introduce una parificazione di trattamento tra docenti precari e di
ruolo i quali godono di un bonus di punteggio aggiuntivo qualora non
cambino sede di servizio. Si fornisce una visione distorta e tendenziosa
della proposta effettuata dalla Lega. Sono migliaia i docenti precari, del
Nord e del Sud, che chiedono che venga sostenuto l’emendamento proposto
…della Lega Nord di attribuire un Bonus di punteggio aggiuntivo a chi
permane nella provincia lavorativa scelta nel 2007. Questi insegnanti
verranno profondamente ed ingiustamente danneggiati dalla riapertura delle
graduatorie. Le graduatorie sono state dichiarate “ad esaurimento”
dalla legge 296/2006, tuttora vigente, che obbligava ciascun docente a
scegliere, nel 2007, una provincia definitiva in cui lavorare, in attesa
dell’immissione in ruolo. Il DM 44/2011, emanato dal Ministro Gelmini,
riapre le graduatorie, consentendo i trasferimenti di provincia e, di
fatto, gettando nella disperazione migliaia di docenti che, nel 2007,
scegliendo una provincia per l’insegnamento, compirono una vera e
propria scelta di vita. L’emendamento serve a tutelare quanti da anni
lavorano in una specifica provincia, tanto del nord quanto del sud, in
attesa dell’agognato ruolo. La proposta del bonus di certo non allevia
l’entità del problema, ma quanto meno permette di difendere in parte
tutte quelle famiglie che nel 2007 hanno fatto una scelta, convinte che
fosse l’ultimo, definitivo spostamento di pacchi e figli in attesa del
definitivo ruolo. È doveroso precisare che l’assegnazione del Bonus
prescinde dall’essere o meno residenti in una data provincia lavorativa,
qualsiasi essa sia, in quanto tale requisito non è mai stato richiesto al
momento dell’inserimento nelle Graduatorie Ad Esaurimento. Il Bonus
sarà pertanto valido ed usufruibile da tutti i docenti italiani che
decideranno di non trasferirsi dalla provincia lavorativa e domiciliare
scelta nell’anno 2007, continuando così a rispettare una legge dello
Stato ancor oggi vigente.” Stanchi dei diritti calpestati, arrabbiati per
tutte le aspettative legittime non rispettate, i docenti precari del
Movimento invitano tutta la classe politica e le cariche istituzionali che
continuano a parlare di diritti e Costituzione a non usare più due pesi e
due misure comunicando che già sono pronte migliaia di azioni per la
tutela di quanto quesito in questi anni e che ora per interessi
particolari pare non debba sussistere ma semplicemente cancellato.
Grazie della cortese attenzione.
Distinti Saluti
Maurizio Nastasi