Giuseppe Pisacane ha dato una splendida prova d’attore nella sacra rappresentazione “ Crucifixus”, che vuole portare lo spettatore a riflettere sul sacrificio della croce, interpretato non come strumento di tortura ma di redenzione.
Partendo da questa riflessione, il testo ne è l’espressione concreta: la sua strutturazione teatrale è basata su due parametri letterari, la lettura del messaggio di Cristo e le testimonianze di chi “ vive la croce” nel nostro quotidiano, tra gli emarginati e i sofferenti, tra grida inascoltate dall’ottusità umana.
Ma tra questi cosidetti “ ultimi” troviamo chi ha deciso di abbracciare la sua Croce e vedere nel sorriso di un nostro fratello più debole, la certezza della presenza del Crucifixus che si è immolato e si è rivestito di luce, illuminando i nostri occhi di vita eterna.
Il giovane attore si sente onorato di rappresentare la figura di Cristo , in questo spettacolo Una prova che lo mette di fronte all’immensità della fede e al miracolo della Resurrezione.
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