Prosegue il lavoro incessante di rivalutazione e riscoperta del patrimonio musicale abruzzese: Pierluigi Mencattini e Giovanni Rota (violini barocchi), Giovanni La Marca (viola da gamba), Maurizio Ria (violone), Michele Carreca e Dimitri Goldobine (tiorbe) e Walter D’Arcangelo (organo e cembalo) presentano un cd di brani inediti di compositori seicenteschi abruzzesi, con due sonate di Michele Mascitti, quattro toccate a cembalo solo di Carlo Cotumacci, una sinfonia di Pietro Marchitelli e soprattutto, in prima esecuzione assoluta, cinque mottetti di Giuseppe Corsi da Celano.
“Caro mea”, “Ego sum pastor bonus”, “Isti sunt qui venerunt”, “Lumen pacis”, ”Omnes sancti” sono cinque mottetti per soprano solo, 3 o 4 voci, interpretati dal soprano Claire Decaux, dal mezzo-soprano Laurraine Huet, dal contralto Matthieu Peyregne, dal tenore Paolo Riccucci e dal basso Riccardo Ristori, e trascritti e realizzati strumentalmente da Dimitri Goldobine nel pieno rispetto della prassi esecutiva del tempo.
«I Mottetti erano custoditi dall’Accademia nazionale dei Lincei, che ci ha permesso di eseguirli e di inciderli – spiega Pierluigi Mencattini, presidente dell’associazione – Non è la prima volta che ci dedichiamo a prime esecuzioni assolute di abruzzesi: solo negli ultimi cinque anni abbiamo riportato alla luce brani dei villesi Michele Mascitti e Pietro Marchitelli».
«Nelle sonate di Michele Mascitti – spiega il musicologo Emiliano Giannetti – possiamo cogliere il gusto raffinato del musicista che assimila nelle sue composizioni il modello corelliano che tanto aveva condizionato il gusto del pubblico di tutta Europa. La fervida fantasia strumentale di Carlo Cotumacci trovò negli strumenti a tastiera (più del repertorio sacro) la sua destinazione ideale. La Sinfonia a due violini e basso è probabilmente uno dei lavori più interessanti di Pietro Marchitelli, che riesce a liberarsi dalle convenzioni della sua epoca grazie anche ad una scrittura strumentale sempre viva e spontanea. La produzione musicale di Giuseppe Corsi è rivolta quasi esclusivamente al repertorio sacro: i Mottetti presentati in questo concerto escono da secoli di oblio. Negli ultimi due in particolare – Lumen pacis e Isti sunt qui venerunt – sono stati inseriti due violini accanto al basso continuo prescritto dall’autore».
I compositori abruzzesi
Carlo Cotumacci nacque a Villa Santa Maria probabilmente nel 1709. Raggiunse il fratello maggiore Michele a Napoli, dov’era compositore allievo del Provenzale al Conservatorio della Pietà dei Turchini, diplomandosi al Conservatorio dei Poveri di Gesù Cristo e conoscendo, tra gli altri, Durante, Porpora e, pare, anche Alessandro Scarlatti. Dal 1737 fece parte della Congregazione dei Musici di Napoli: apprezzato organista in diverse chiese napoletane, nel 1749 fu assunto in tale ruolo presso la Santa Casa dell’Annunziata, incarico che mantenne, per volere dei governatori, anche dopo l’incendio che distrusse la chiesa. Nel 1755 ricoprì l’incarico che fu del suo maestro Durante nell’insegnamento al Conservatorio di Sant’Onofrio e lo mantenne fino alla morte. Fra i numerosi allievi ricordiamo Giovanni Paisiello. Morì a Napoli il 29 luglio 1785.
Nella sua produzione musicale troviamo molta musica sacra (5 Messe, un Requiem, un Te Deum, Responsori per la Settimana Santa a 4 voci), composizioni dedicate al clavicembalo (14 Toccate e diverse Sonate) e molte opere didattiche che circolarono sia manoscritte che a stampa nei secoli XVIII e XIX.
Il violinista Pietro Marchitelli nacque a Villa Santa Maria nel 1643. Apprezzato per la sua straordinaria tecnica violinistica si trasferì a Napoli, dove fu violinista presso la Regia Cappella di Napoli e primo violino dell’orchestra del Teatro San Bartolomeo. Conquistò una particolare fama nel 1702 quando, si racconta, umiliò Arcangelo Corelli arrivato a Napoli per una serie di concerti. Insieme al nipote Michele Mascitti e colleghi come Gian Carlo Cailò, Nicola Matteis, Nicola Fiorenza ed Emanuele Barella può essere considerato il fondatore della scuola violinistica napoletana. Morì a Napoli nel 1729.
Fra le suo composizioni ricordiamo le quattordici Sonate a quattro per archi e basso continuo ed una Sinfonia a due violini e basso d’organo.
Il violinista e compositore Michele Mascitti nacque a Villa Santa Maria intorno al 1664. Nella cittadina abruzzese studiò il violino con lo zio Pietro Marchitelli, seguendolo poi nella città partenopea in qualità di “violino soprannumerario” nell’orchestra della Regia Cappella. Successivamente si trasferì in diverse città italiane, in Germania e in Olanda, ma nel 1704 quando si stabilì definitivamente a Parigi. Nella capitale francese pubblicò almeno nove volumi di Sonate che ebbero all’epoca molto successo con conseguenti ristampe anche in Inghilterra e Olanda. Nel 1739 acquisì anche la cittadinanza francese modificando il proprio nome in Michel Masciti. Durante la sua lunga esistenza godette della protezione del Duca d’Orléans, dell’Elettore di Baviera e del cardinale Ottoboni. Morì a Parigi il 24 aprile 1760.
Giuseppe Corsi, come riportava nel 1937 lo Schmidl, fu detto il Celano dal nome della città in provincia de L’Aquila dove si ritiene fosse nato probabilmente nel maggio del 1630. Ricerche effettuate negli archivi della Curia Vescovile della diocesi dei Marsi e della città si sono però rivelate infruttuose poiché mancano i registri e i documenti di quel periodo. Fu maestro di cappella a Santa Maria Maggiore in Roma dal 1659 per poi ricoprire il medesimo incarico nella basilica di San Giovanni in Laterano (1661-65), Sant’Apollinare e in Santa Maria in Vallicella. Dopo un periodo trascorso alla Santa Casa di Loreto (1668-75) e poi ad Ancona tornò a Roma (1677), dove ricoprì l’incarico di maestro di cappella nell’Oratorio di San Marcello e nella Chiesa Nuova. Per il suo tenore di vita non del tutto consono con il suo ruolo ecclesiastico fu bandito da Roma da Papa Innocenzo XI. Relegato a Narni venne successivamente nominato maestro di cappella dal duca di Parma (1681-1688). Morì, verosimilmente, a Modena, dove era al servizio del duca della città sicuramente dopo il 1690. Fra le sue composizioni ricordiamo diversi Mottetti, 2 messe a 8 voci, 20 cantate e diverse arie.
Con preghiera di diffusione.
L’ufficio stampa Cristina Mosca –
Musica antica per la Fondazione Negri Sud
Tornano in Abruzzo gli appuntamenti con il Festival estivo Seicentonovecento
Pescara, 7 giugno – Che legame c’è tra la musica seicentesca e la ricerca farmacologica? Senza dubbio aiutano a vivere meglio. Ma grazie al rapporto maturato tra l’associazione Ensemble ‘900 e la Fondazione Negri Sud Onlus di Santa Maria Imbaro, da tre anni c’è di più: una collaborazione che coinvolge attivamente anche il pubblico dei concerti di musica antica promossi nell’ambito del Festival internazionale di musica antica “Seicentonovecento”. I diciassette appuntamenti con la 13esima edizione del Festival sono stati presentati alla stampa abruzzese questa mattina e saranno occasione di raccolta fondi per la borsa di studio di un ricercatore scientifico della Fondazione. Dal 30 luglio al 28 agosto i borghi e i centri storici delle quattro province ospiteranno nei loro luoghi più suggestivi, musicisti professionisti provenienti dall’Italia e dall’Europa.
In occasione della conferenza stampa, alla quale hanno preso parte il presidente di Ensemble '900 Pierluigi Mencattini e la Segretaria della Fondazione Negri Sud Onlus, il vice presidente della Provincia di Pescara Fabrizio Rapposelli, ricordando che il il festival si fregia di quattro onoreficenze della Presidenza della Repubblica,ha messo in risalto che la manifestazione racchiude in sé «grande musica, altissima cultura e un aspetto sociale che non va sottovalutato», considerata la finalità di sostegno alla Fondazione Negri Sud Onlus.
Anche quest’anno l’apertura del Festival avverrà a Vasto, dove a Palazzo D’Avalos il 30 luglio l’ensemble teatina Fairy Consort proporrà un programma basato sulla Chanson Parisienne nella performance “La Chanson du Roi”. Si resterà nella provincia di Chieti con i concerti nella Cantina Tollo (31 luglio, “La canzone napoletana” con l’ensemble “Le musiche da camera”) e nella chiesa di S. Chiara a Chieti (2 agosto, con il duo violino barocco e organo Coluccio-Bougat). Si passerà poi nelle province di Teramo, con l’appuntamento di Castiglione Messer Raimondo (Te) (9 agosto, chiesa di S. Donato, cantate d’amore del Barocco italiano con il soprano Danila Aita e il cembalista Valentino Ermacora) e di L’Aquila, ad Ortona dei Marsi (Aq) (10 agosto, chiesa di S. Giovanni Battista, con il Barocco europeo raccontato da Roland Muhr, organista della cattedrale di Monaco, e dal soprano Susanne Winter). L’ensemble Labirinto Armonico, branca seicentesca dell’associazione Ensemble ‘900, proporrà brani di Antonio Vivaldi, Telemann, Schmelzer e Fasch nelle date di Pineto (Te) (13 agosto, Chiesa di S. Agnese), Atessa (Ch) (14 agosto, chiesa di S. Leucio), Palena (Aq) (15 agosto, chiesa Madonna del Rosario), Pescara (16 agosto, chiesa Cristo Re), a Rocca di Mezzo (Aq) (17 agosto, oratorio) e a Luco dei Marsi (Aq) (18 agosto, chiesa di S. Giovanni Battista). L’ensemble L’Usignolo proporrà “La serva padrona” di Giovanni Battista Pergolesi il 19 agosto presso l’incantevole cornice della chiesa del castello di Roccascalegna (Ch), e il 20 nella chiesa Sacro cuore a Piano d’Orta di Bolognano (Pe). Bach, Biber e Vivaldi saranno i protagonisti del programma dei solisti della Cappella altoliventina il 26 agosto nella villa comunale di Roseto (Te). L’ensemble Labirinto armonico chiuderà la rassegna il 27 agosto nella chiesa di S. Lucia a Magliano dei Marsi (Aq), con la prima esecuzione assoluta di brani commissionati dai D'Avalos in Abruzzo, e il 28 nella chiesa dei Ss. Damiano e Valentino a San Valentino in Abruzzo Citeriore (Pe).
Tutti i concerti inizieranno alle 21.15 e prevedono un ingresso simbolico di 1 euro, che sarà devoluto alla Fondazione Negri Sud Onlus di Santa Maria Imbaro (Ch). In caso di sottoscrizione di abbonamento (15 €) sarà dato in omaggio anche il cd di inediti dei compositori seicenteschi abruzzesi Michele Mascitti, Pietro Marchitelli e Carlo Cotumacci, tutti e tre di Villa Santa Maria, e di Giuseppe Corsi, di Celano, da pochi mesi raccolti in un disco registrato lo scorso ottobre a Lanciano per la collana “Tesori musicali abruzzesi”. Il cd sarà messo in vendita anche in occasione dei concerti, al prezzo di 10 €.
L’ufficio stampa Ensemble ‘900 – Cristina Mosca