Per l’ estero oggi scade il termine per spedire ed essere sicuri che i plichi arrivino in tempo ai Consolati. Detto cio’, oggi la Corte Costituzionale, con il nuovo eletto presidente Alfonso Quaranta, dovrebbe pronunciarsi sui ricorsi fatti dall’ Avvocatura di stato, sulla sentenza gia’ espessa dalla Cassazione, riguardo al decreto aggiunto Onmibus. Decreto che tra l’ altro non abroga il decreto originale n. 112, de’ 25 giugno 2008:” il ritorno al nucleare”, ma lo posticiperebbe solo di un anno. Ribadendo ancora una volta che le sentenze emesse dalle Corte Supreme di garanzie democratiche e costituzionali, non andrebbero impugnate, la Corte Costituzionale, per quel che riguarda il voto all’ estero, sul nucleare ha una bella gatta da pelare. A mio modesto parere se la Consulta riconfermasse la decisione della Cassazione di annettere al terzo quesito ( scheda grigia) il descreto Omnibus e di ristampare le schede ( ammessso che non l’ abbiano gia’ fatto) violerebbe il secondo comma dell’ articolo 138:” Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Per questo motivo credo che la Consulta dovrebbe capovolgere la decisione della Cassazione e permettere ai cittadini residenti in Italia di votare equiparatamente al voto gia’ espesso all’ estero, in accordo con l’ egualita’ di voto, sancito dalla articolo 48:” Il voto e’ eguale” Adesso ammessso ( e non concesso) che la Consulta vada verso l’ appena detta direzione, ricordo a coloro che vorrebbero impugnare la decisione:” Contro le decisioni della Corte costituzionale non è ammessa alcuna impugnazione. Anche davanti alla Corte Europea di Giustizia per i diritti umani. O no!!!!!!!!!!
