Stamattina mi sono svegliata e ho aperto la posta. Ho trovato una mail, in cui è scritto: “Questo è il link della web-cam attiva sulla Piazza del Sol di Madrid
Giuseppe Galzerano“
Vado a vedere e trovo: “Directo desde La Puerta del Sol. Más de 6 millones de visitas a esta web. In diretta dalla Spagna: Puerta del Sol Madrid.
Leggo i commenti che scorrono ogni secondo, mi colpisce uno: EL SOL SALE PARA TODO EL MUNDO. Leggo la notizia sull’Ansa: “Indignados spagnoli, migliaia sfidano divieto del sabato Alla Puerta del Sol di Madrid, cuore della protesta dei giovani spagnoli, 25 mila persone hanno accolto a mezzanotte l’inizio della prima giornata del divieto con un ‘grido silenzioso’…”
Su wikipedia si legge: “La Puerta del Sol è indubbiamente la piazza e il luogo d’incontro, commercio, vita culturale e notturna più rappresentativo di Madrid, nonché il km 0 della rete stradale della Spagna. Puerta del Sol, con il famoso orologio che batte i 12 rintocchi della mezzanotte di San Silvestro in uno dei riti più sentiti in Spagna, è infatti il centro delle celebrazioni nazionali di tale notte. Sin dalla nascita della capitale spagnola, fu il salotto di città e la culla prima di ogni attività commerciale, culturale, amministrativa di Madrid, di cui oggi rappresenta un simbolo noto agli occhi del mondo anche per aspetti più profani come la grande insegna luminosa di Tio Pepe che domina l’intera piazza….Un suggestivo rito scandisce l’arrivo del nuovo anno a Puerta del Sol. Poco prima della mezzanotte, un enorme carillon scende nell’orologio, successivamente vengono scanditi prima i cuartos (4 doppi rintocchi), poi le campanadas, cioè un rintocco ogni 3 secondi nel quale va mangiato un chicco d’uva, alla fine di esse, si accende l’insegna luminosa Feliz XXXX che dà il via al nuovo anno. Dal 1962 tale rito è trasmesso in diretta tv prima da TVE poi dalle altre reti, ma solo dagli anni ’90 esso prevede anche dei conduttori; nel 1997 è stato condotto per TVE da Raffaella Carrà, chiamata all’ultimo minuto ad affiancare il conduttore storico dell’evento Ramón García.”
Ieri su Reset Italia.net, l’ isoladeicassintegrati.com, aveva redatto un articolo con il seguente titolo: Perchè gli spagnoli protestano? Io che sono abbastanza ignorante, l’ho letto e mi ha chiarito alcune cose.
Poi continuo a leggere anche altre notizie dall’Ansa, come questa: “Torino-Lione:in migliaia contro cantiere Leader no Tav, se lo aprono blocchiamo turismo Torino”
(ANSA) – TORINO, 21 MAG – Migliaia di persone – 15 mila secondo gli organizzatori, 4 mila secondo le forze dell’ordine – hanno sfilato nel Torinese contro l’imminente apertura dei cantieri del tunnel propedeutico alla realizzazione della Tav Torino-Lione. La manifestazione è partita da Rivalta e si è conclusa a Rivoli: due comuni i cui sindaci del Pd si sono sempre detti favorevoli alla realizzazione dell’opera. ‘Se si apriranno i cantieri – ha detto il leader dei no Tav- bloccheremo il turismo a Torino.
Mi è tornata alla mente una canzone : le vent nous portera. “Non ho paura della strada Da vedere, assaggiare…Anche se nessun punto (va) Il vento prevarrà Tutto scompare, ma Il vento ci porterà Il palazzo di tutti i giorni Ieri e domani Il vento porterà Genetica spalla Cromosomi in atmosfera I taxi per le galassie E il mio tappeto volante, eh? Il vento prevarrà Tutto scompare, ma Il vento ci porterà Questo profumo dei nostri anni morti Che cosa può venire a bussare alla tua porta Infinito destino Ve ne proponiamo uno e quello che hai lasciato? Il vento prevarrà Mentre la marea sale Prendo il palmo della mia ombra Polvere tu Il vento porterà…”
Di giorno e di notte, faccio mio quel commento spagnolo iniziale: EL SOL SALE PARA TODO EL MUNDO.
Su Wikipedia… alla voce Eduardo Galeano, sono riportate anche certe sue frasi. Io ne copio due: “Sul muro di un locale di Madrid c’è un cartello che dice: È PROIBITO IL CANTO FLAMENCO. Sul muro dell’aeroporto di Rio de Janeiro c’è un cartello che dice: È PROIBITO GIOCARE CON I CARRELLI PORTAVALIGIE. Il che vuol dire che c’è ancora gente che canta e c’è ancora gente che gioca.
(Finestra sulle proibizioni)Lei è all’orizzonte. […] Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare. (Finestra sull’utopia)
Credo che rimarrà una traccia di queste Giornate, su Wikipedia. Claro?
Doriana Goracci
Dall’album “Des Visages des figures” (2001)
Canzoni contro la guerra: Le vent nous portera Noir Désir
Una bella canzone pop, assolutamente anomala nella produzione del gruppo rock francese che, grazie anche alla riconoscibilissima chitarra di Manu Chao, ha portato il gruppo al successo internazionale. E anche una canzone da leggere assolutamente “tra le righe”, cosa che ben pochi hanno fatto…
Je n’ai pas peur de la route
Faudra voir, faut qu’on y goûte
Des méandres au creux des reins
Et tout ira bien (là)
Le vent nous portera
Ton message à la Grande Ourse
Et la trajectoire de la course
Un instantané de velours
Même s’il ne sert à rien (va)
Le vent l’emportera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera
La caresse et la mitraille
Cette plaie qui nous tiraille
Le palais des autres jours
D’hier et demain
Le vent les portera
Génétique en bandoulière
Des chromosomes dans l’atmosphère
Des taxis pour les galaxies
Et mon tapis volant, dis ?
Le vent l’emportera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera
Ce parfum de nos années mortes
Ce qui peut frapper à ta porte
Infinité de destins
On en pose un et qu’est-ce qu’on en retient ?
Le vent l’emportera
Pendant que la marée monte
Que chacun refait ses comptes
J’emmène au creux de mon ombre
Des poussières de toi
Le vent les portera
Tout disparaîtra mais
Le vent nous portera.
