Il successo fallimentare di Grillo e del M5S (Movimento 5 Stelle)

Il risultato elettorale dice che il Movimento 5 Stelle promosso da Grillo ha ottenuto importanti successi: 3,4% a Milano, 2,4% a Napoli, 5,2% a Torino, 9,4% a Bologna, 11,7% a Rimini, e così via. Gli osservatori sostengono che i voti di M5S siano in larga parte tolti a Italia dei Valori. Il leader del movimento, Beppe Grillo, ha rilasciato oggi un’intervista al Fatto Quotidiano, che vale la pena di commentare per alcune affermazioni ivi contenute.

  1. “Al ballottaggio i nostri elettori possono fare quello che vogliono: restare a casa oppure portare i crisantemi al capezzale della politica”.

Commento. E’ la conferma che non intendono schierarsi . Anzi “portare i crisantemi” fa persino pensare che possa essere un invito a votare contro il centro sinistra

  1. “… la rivoluzione è cominciata, ci sono grandi comuni dove siamo al 15%. Siamo come la peste nera nel Medioevo: …..Intanto ci copiano i programmi……ripetono le nostre parole d’ordine..

Commento. Evidentemente già Grillo, come i vecchi politici, racconta balle, poiché il massimo che ha ottenuto è l’11,7% di Rimini. Dica chi ha copiato i programmi e chi ha usato le sue parole d’ordine?

  1. “…vi ricordate la Lega prima maniera, quando Bossi andava nelle piazze piene di gente e urlava che Berlusconi era mafioso….Ma poi si è perso per strada, con i compromessi, le poltrone, i soldi….

Commento. Dunque Grillo è come la “prima” Lega? Ma la Lega avrebbe mai raggiunto il suo obiettivo, cioè il federalismo (discutibile per come è stato fatto) se non fosse entrata nelle istituzioni, condizionando in modo decisivo una coalizione?

  1. Noi chiediamo due cose: che i candidati abbiano il certificato penale pulito e che abitino dove si candidano. E’ già una rivoluzione. Qualcuno lo perderemo per strada, entrerà anche qualche furbo. Ma stiamo attenti a chi si imbarca con noi, perché adesso tutti vogliono salire sul carro. Vedo gente che fa tripli salti mortali.”

Commento. Non mi sembra molto originale. Mi pare che nel panorama politico italiano ci sia un partito come l’Italia dei Valori che da anni chiede il certificato penale pulito e la residenza. Grillo sembra già mettere le mani avanti e dire: “anche noi avremo qualche Scilipoti di turno….”.

  1. Togliere i soldi dalla politica . Addio a paghe stratosferiche, bonus, viaggi gratis…La politica si fa per passione…Ogni sei mesi si ripresenteranno a chi li ha votati per farsi dare un voto. Una lettera di dimissioni in bianco, nessuno ha il posto garantito.”

Commento. Ancora una volta c’è un partito, Italia dei Valori, che si batte per questi principi ma in modo realistico. Ma cosa vorrebbe Grillo: persone che non siano in conflitto d’interessi o persone che vivono di rendita? La politica fatta solo dagli aristocratici o da chi come lui guadagna 5 milioni di euro all’anno? Le elezioni si fanno ogni cinque anni ed è giusto che gli elettori possano scegliere, attraverso la preferenza, i loro rappresentanti e giudicarli per una eventuale nuova elezione. Ma Grillo cosa propone? Rifare le elezioni ogni sei mesi? Mi pare semplicemente folle! O è il partito che decide ogni sei mesi? Ma non è il partito che ti ha eletto, bensì gli elettori e non è la stessa cosa!

  1. Noi abbiamo proposte e programmi. Mettiamo un tetto ai grandi patrimoni. Pretendiamo che una quota delle società sia riservato all’azionariato diffuso. Affrontiamo il conflitto d’interessi…facciamo una legge sulla class action..noi siamo per i referendum propositivi validi anche senza quorum…aboliamo le province…… faremo il prossimo passo: governare”

Commento. Questa è la parte più esilarante dell’intervista di Grillo. Italia dei Valori è assolutamente contro una eventuale imposta patrimoniale, poiché gli unici a pagarla sarebbero coloro che oggi già pagano le tasse! I grandi evasori i patrimoni li tengono all’estero e non pagherebbero mai un centesimo! Per le società che fa Grillo? Una legge incostituzionale e vietata dall’Unione Europea? E poi quale sarebbe la quota? 1% o 5% o 10% , cioè senza alcun peso reale sulla società? E chi acquisterebbe? Lui che ha i soldi ed il patrimonio per farlo? Una cordata come quella di Alitalia? Il Ministro Tremonti attraverso la Cassa Depositi e Prestiti? E queste leggi, così come quelle sul conflitto di interessi, sulla class action, sull’abolizione delle province come pensa di farle? Da solo? Pensa davvero che arriverà al 51% dei voti? Se così fosse, attenzione perché il leader di M5S è già affetto da demenza senile! Italia dei Valori che alcune di queste leggi (come l’abolizione delle province) le ha già portate in aula, sa quanto sia difficile, ma è anche consapevole che ci si può arrivare solo stando dentro le istituzioni e cercando di ottenere il consenso necessario confrontandosi con le altre forze politiche. Forse che qualcuno ha già dimenticato che, al tempo del governo Prodi, Italia dei Valori è riuscita a far passare il dimezzamento delle Comunità Montane, delle Circoscrizioni comunali e dei Consorzi di bonifica ed è riuscito a bloccare l’automatismo di crescita delle indennità parlamentari?

Conclusioni. Se il Movimento5Stelle è quello che Grillo propone nell’intervista si può già dire che il suo è un “successo fallimentare”. Mettere i suoi voti in frigorifero significa in realtà rischiare di consegnare al Centro destra i ballottaggi nelle grandi città. Può anche darsi che a Grillo ciò non interessi nulla però ripete la stessa azione che, mutatis mutandis, fece la Lega nel 1996 (Prodi vinse le elezioni) ed Italia dei Valori nel 2001 (Berlusconi vinse le elezioni). Se è così dobbiamo solo aspettare qualche tempo: anche Grillo, ma soprattutto i suoi elettori, capiranno che l’isolazionismo farà prendere qualche voto in più, ma non porterà nessun vantaggio agli Italiani. Nel frattempo lascerà alla banda piduista la gestione del potere. Noi di Italia dei Valori continueremo sulla nostra strada in attesa che Grillo venga ad unirsi a noi, per le giuste battaglie di legalità e di cambiamento che stiamo facendo dentro le istituzioni. Neanche Grillo, gli piaccia o no, potrà fare a meno, se vuole davvero cambiare le cose, di confrontarsi con noi, ma anche con il Pd e con Sel. La verità è che la storia mostra sempre “corsi e ricorsi” ai quali non possono sfuggire neppure le formazioni politiche “originali”, si chiamino esse Lega Nord, Italia dei Valori o Movimento 5 Stelle.

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