Il Presidente dell’Assemblea generale dell’Onu, Joseph Deiss, ha incontrato oggi 17 maggio le Commissioni Affari esteri del Senato e della Camera riunite in seduta congiunta. Il Presidente Deiss, nato a Friburgo in Svizzera, è stato Ministro degli Affari esteri e Ministro dell’Economia durante i sette anni (1999-2006) in cui ha ricoperto la carica di Consigliere federale nell’esecutivo svizzero, nonché Presidente della Confederazione. Nei due giorni di permanenza a Roma il Presidente dell’Assemblea dell’Onu ha partecipato ai lavori del “Global governance and security council reform” aperto dal Ministro Franco Frattini, ha avuto un colloquio con lo stesso Ministro e ha incontrato in visita ufficiale il Presidente del Consiglio dei Ministri, on. Silvio Berlusconi.
Prima dell’incontro con le Commissioni il Presidente dell’Assemblea generale dell’Onu si è intrattenuto con il sen. Claudio Micheloni e con l’on. Franco Narducci, entrambi residenti in Svizzera, che insieme ai Presidenti Lamberto Dini e Stefano Stefani si sono adoperati molto affinché la visita di Joseph Deiss a Roma si realizzasse. I due parlamentari eletti all’estero – che conoscono il Presidente Deiss dalla sua attività politica e istituzionale in Svizzera – hanno sottolineato la necessità di dare un forte impulso al processo di riforma dell'ONU, per assicurare maggiore efficacia dell'organizzazione e permetterle di affrontare con successo le nuove sfide che si presentano all'orizzonte. La riforma deve interessare il complesso dell'organizzazione a cominciare dai due organi principali: l'Assemblea generale e il Consiglio di sicurezza. Micheloni e Narducci hanno colto l’occasione anche per rappresentare al Presidente Dini e ai colleghi parlamentari le difficoltà che da tempo hanno raffreddato i rapporti diplomatici tra l’Italia e la Svizzera a causa delle note controversie di natura fiscale, auspicando che il Governo italiano decida di sedersi attorno a un tavolo con quello svizzero perché se ci si parla soltanto attraverso i giornali difficilmente si può trovare un’intesa e ristabilire rapporti amichevoli come è sempre avvenuto tra i due Paesi, considerando inoltre che nella Confederazione risiedono 530 mila italiani uniti ad essa da legami molto intensi.
L’on Franco Narducci intervenendo in sede di Commissioni riunite ha evidenziato l’importanza di una riforma dell’ONU che vada nel senso di una “maggiore rappresentatività e democraticità valorizzando il ruolo dell’Ue e dell’Unione africana”. In sostanza Narducci ha auspicato “un ruolo più incisivo dell’ONU nella governance delle grandi sfide globali del nostro tempo attraverso un suo rilancio sul piano diplomatico allargando i criteri di democraticità in modo da conferire maggiore valore ed efficacia alle risoluzioni, senza però che questo determini un rallentamento delle decisioni” .
Durante l’incontro tra il Presidente Deiss e le due Commissioni sono stati affrontati temi di altissima attualità come la Dichiarazione Onu per l’intervento in Libia, i problemi della fame nel mondo, delle truppe Onu e dei movimenti migratori, un problema cruciale per il futuro, quest’ultimo, per il quale l’Onu, se togliamo le già note agenzie, non è molto attrezzato e su cui bisognerà investire.
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Franco Narducci
Vicepresidente
Commissione Affari esteri
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