“Apprezzamento per la iniziativa del ministro di riaprire il confronto con l’avvocatura, riprendendo un dialogo interrotto; iniziativa raccolta responsabilmente dalle istituzioni forensi. Obiettivo condiviso, infatti, è quello di dare risposte ragionate al problema dell’efficienza del servizio giustizia”. Commenta così il Presidente del Cnf Guido Alpa gli esiti della lunga riunione notturna tra il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, i rappresentanti del Cnf (il presidente Guido Alpa e il consigliere segretario Andrea Mascherin) e i Presidenti degli Ordini e delle Unioni forensi, che si è tenuta lo scorso 11 maggio. Riunione che ha consentito innanzitutto di riaprire l’indispensabile confronto diretto con il ministro sui temi essenziali per l’avvocatura e la giustizia e ha permesso il raggiungimento di un accordo sulla necessità di pervenire alla individuazione di una serie di modifiche migliorative della normativa in materia di mediazione e alla definizione di interventi volti allo smaltimento dell’arretrato civile.
In tema di mediazione, i rappresentanti istituzionali dell’Avvocatura hanno espresso al ministro la necessità di intervenire sulla obbligatorietà della mediazione e sull’istituto della annullabilità del contratto tra avvocato e assistito in caso di mancata informazione; di introdurre l’assistenza tecnica obbligatoria, adeguati criteri di competenza territoriale e precisi requisiti di imparzialità e indipendenza per gli organismi e i mediatori; di prevedere il patrocino a spese dello stato anche per quanto riguarda l’assistenza legale al procedimento di mediazione.
La condivisa volontà di giungere a una soluzione dei problemi su cui si è concentrata la discussione è stata declinata in impegni concreti:
1) da parte del Ministro Alfano, come primo segnale di apertura, vi è stata l’adesione alla richiesta di introdurre l’obbligo dell’assistenza tecnica in ogni caso di mediazione. Misura questa diretta prima di tutto alla corretta e imprescindibile tutela dei diritti dei cittadini. “E’ un primo importantissimo risultato- evidenzia il Presidente del Cnf- che risponde alla insopprimibile esigenza di garantire al cittadino il diritto di difesa qualificata anche nelle procedure di mediazione, esigenza da sempre perorata dall’avvocatura nel rispetto del ruolo che la Costituzione le riconosce”.
Per il presidente Alpa, infatti, “nell’amministrazione della giustizia il ruolo dell’ Avvocatura è ineliminabile, in ogni grado del procedimento, ma anche nelle fasi anticipatorie e nei procedimenti che hanno finalità conciliativa; i diritti fondamentali dei cittadini – diritti della persona, diritti patrimoniali – costituiscono la base di un consorzio civile”;
2) è stata, quindi, decisa l’istituzione di una cabina di regia immediatamente operativa tra Avvocatura e Ministro per la predisposizione di testi normativi con i quali saranno affrontate le criticità della disciplina della mediazione – a partire dalla questione dell’obbligatorietà del tentativo di conciliazione – e sarà disciplinato un piano di smaltimento del contenzioso civile arretrato che potrebbe vedere il diretto coinvolgimento degli Ordini e degli avvocati. Per Alpa “il dialogo tra le istituzioni è necessario per potersi avvalere degli strumenti normativi e tecnici per migliorare l’assetto della giustizia”.
“Il CNF, assieme alle altre istituzioni forensi, continuerà nel confronto civile ma fermo con il ministro della Giustizia, per fare valere le ragioni da sempre e in ogni sede sostenute dalla categoria forense nel rispetto che dobbiamo a noi Avvocati per l’alta funzione attribuitaci dalla Costituzione e con l’ambizione di fare finalmente dell’Avvocatura una protagonista responsabile e indispensabile per la crescita del nostro Paese. Una sfida, questa, non più rimandabile e che deve vederci tutti insieme vincitori”, commenta infine Alpa.
Per discutere delle riforme, il Cnf ha convocato per i prossimi giorni alcune riunioni con i presidenti dei Consigli dell’Ordine (sabato 21 maggio) e con i presidenti dell’Organismo unitario dell’avvocatura e delle Associazioni forensi (giovedì 19 maggio) per la valutazione e le proposte in materia di mediazione e sul contenimento dell’arretrato civile e , più in generale, sul contributo dell’avvocatura alla risoluzione dei problemi della giustizia.
Newsletter Consiglio nazionale forense n. 11