“In una Sicilia dominata dalla protervia dell’aristocrazia agraria, che in combutta con la mafia schiavizzava la povera gente, il giovane Salvatore Carnevale si battè in difesa dei diritti di braccianti e contadini. Per questo fu eliminato da Cosa nostra”. Così il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione antimafia, ricorda Salvatore Carnevale, ucciso dalla mafia a Sciara (Palermo) il 16 maggio del 1955.
“Il suo impegno – aggiunge Lumia – metteva in discussione un sistema sociale, economico e culturale che per secoli aveva garantito il benessere e i privilegi di pochi, a costo della povertà e degli stenti di tanti lavoratori sfruttati e maltrattati. A Sciara Carnevale aveva fondato la sezione del Partito socialista e la Camera del lavoro; organizzato e condotto l’occupazione simbolica delle terre e, pochi giorni prima di essere assassinato, era riuscito ad ottenere il pagamento degli arretrati per i suoi compagni e la giornata lavorativa di otto ore”.
“La sua – conclude l’esponente antimafia del Pd – rappresenta un’eredità preziosa che deve diventare patrimonio comune da tenere vivo con la memoria e l’impegno quotidiano per i diritti e la giustizia sociale”.
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Matteo Scirè
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