Dopo le positive conferme commerciali ottenute lo scorso mese allo “Stonex” di Mosca e lo scorso autunno al “Marmomacc” di Verona e al “The Big 5” di Dubai, la Puglia rivestirà un ruolo da protagonista alla convention promossa all’American Institute of Architect (AIA) che si tiene a New Orleans da oggi, 12 maggio, al 14, evento che nelle ultime edizioni, grazie alla formula esposizione/business convention, è riuscito a riunire circa 20 mila professionisti del settore provenienti da tutti gli States.
Attraverso questa iniziativa, la Puglia intende mettere in evidenza i livelli di innovazione raggiunti recentemente dal sistema lapideo regionale e le peculiarità e la ricchezza dei marmi e delle pietre naturali pugliesi nonché le potenzialità espressive del loro utilizzo nell'architettura e nel design.
La Regione Puglia, con il supporto operativo dello SPRINT Puglia (lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese) e in collaborazione con la sede di Los Angeles dell’ICE e il Distretto produttivo regionale del lapideo, parteciperà all’edizione 2011 dell’AIA Convention con uno stand istituzionale. Posizionato nel cuore del quartiere espositivo e allestito su una superficie di 72 metri quadri, lo stand ospiterà una confortevole area riservata agli incontri d’affari e una “marmoteca”, ossia un’esposizione di una selezione di campioni di materiali lapidei rappresentativi dei principali bacini estrattivi regionali. “Questo evento – ha sottolineato la vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, Loredana Capone – per i nostri imprenditori rappresenta l’occasione imperdibile di avviare nuovi contatti d’affari e di incontrare architetti, progettisti, arredatori, produttori, designer e imprenditori edili americani ai quali far conoscere la qualità eccellente dei marmi pugliesi e la versatilità nelle produzioni. Nel settore dei materiali lapidei, l’Italia è il primo Paese europeo fornitore degli USA ed il terzo mondiale. Il mercato americano rappresenta dunque un’ottima opportunità per risollevare il lapideo pugliese dalla difficile congiuntura”.