Clandestini a chi? Primavera Permanente

Arrivi sbarchi e pedalate dall’Italia in Tunisia e viceversa…ricordo il giro di Mounir Romdhani che Reset Italia sta seguendo con chiunque ami la Libera Informazione e con i suoi Goodbike, dell’amico Mohamed Ben Hammouda, che è anche un raccontastorie in musica: Mozica01. Quella che vi propongo oggi è una sua storia da vedere e ascoltare: su You Tube , si chiama Clandestini a chi?

“Faouzi Rtibi è arrivato da Kasserine (Tunisia), ha fatto un lungo viaggio e voleva salutare casa sua… Ha ottenuto il permesso di soggiorno “Umanitario” e ora sta cercando un lavoro e una scuola per imparare la lingua italiana…”

Di stamattina, 13 maggio 2011, la notizia che ho letto sull’Ansa: ‘Rom, gay e migranti discriminati’ Da Amnesty duro j’accuse all’Italia. Le rivolte in Nord Africa e in Medio Oriente sono un segnale della crescente richiesta di libertà e giustizia, che va sostenuta dalle grandi potenze. Il Rapporto 2011 di Amnesty International, lanciato alla vigilia del suo 50.mo “compleanno”, avverte: questo cambiamento storico è sul filo di rasoio. E per quanto riguarda l’Italia, punta il dito contro le troppe discriminazioni nei confronti di rom, migranti e omosessuali.SOSTENERE LE “PRIMAVERE” – “La gente sfida la paura – ha dichiarato Christine Weise, presidente della Sezione Italiana di Amnesty – scende in strada e prende la parola nonostante le pallottole, le percosse, i gas lacrimogeni e i carri armati. Questo coraggio, insieme alle nuove tecnologie che aiutano gli attivisti ad aggirare e denunciare la violenta repressione delle proteste pacifiche, sta dicendo ai governi repressivi che i loro giorni sono contati”. “Tuttavia – ha ammonito – è in corso una dura rappresaglia da parte delle forze della repressione. La comunità internazionale deve assicurare che il 2011 non sarà una falsa alba per i diritti umani. I governi potenti, che hanno sottovalutato il profondo desiderio di libertà e giustizia, ora devono stare dalla parte delle riforme anziché ritornare al cinico appoggio politico alla repressione”. “Le grandi potenze hanno chiuso gli occhi per anni” ha accusato, prendendo come esempio “la vicinanza degli Usa con il regime di Mubarak in Egitto” o gli accordi italiani con Gheddafi in Libia. IL CONTROLLO DELL’INFORMAZIONE – Il Rapporto – che riguarda la situazione in 157 Paesi – sottolinea come sia in corso una battaglia cruciale per il controllo dell’accesso all’informazione, dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie della rete, proprio mentre i social network alimentano nuove forme di attivismo che i governi cercano di irreggimentare, come si è visto in Tunisia ed Egitto con i tentativi di bloccare l’accesso a Internet e ai servizi di telefonia mobile. O in Cina e Iran, dove “i governi assoldano blogger filogovernativi per reprimere gli attivisti”…continua.”

Questa è una delle nostre risposte, perchè domani 14 maggio 2011, Reset Italia compie 4 anni, malgrado Tutto. Faouzi Rtibi voleva salutare casa sua e rassicurarli, abbiamo tentato come sempre di farlo sapere. Grazie a voi e a noi, in Primavera Permanente.
Doriana Goracci

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