La Galileo Legacy Foundation in Collaborazione con l’Ordine Figli d’Italia, lo scorso 4 maggio, a Brockton nel Massachusetts, hanno onorato il 150° dell’unita’d’Italia, organizzando la 4°conferenza
“L’Italia dal Risorgimento” nell’ambito del ciclo conferenze Marzo-Dicembre 2011.
L’evento culturale, per onorare il 150° dell’Unita’ d’Italia, la Galileo in collaborazione con l’Ordine d’Italia Lodge di Brockton, presso un noto Ristorante Italiano, nella medesima localita’, la sala era gremita di persone, di origine italo-americana e non pochi erono gli italiani. La Confernza, iniziata con una preghiera al Signore, secondo il rito tradizionale dell’Ordine Figli d’ Italia, anche in questa circostanza l’On. Michele Frattallone, presidente della Galileo Legacy Foundation, annunciato dal Dr. Patrizio Moreno, dirigente di detto Ordine. L’intervento dell’On. Frattallone, in lingua italiana, a differenza delle persone convenute a tre eventi precedenti, legate alle prime 3 conferenze, coloro che erano presenti non in grado a dialogare in lingua italiana, capirono il contenuto del discorso.
La IV Confernza l’Italia dal Risorgimento “concludeva positivamente la prima parte del ciclo di conferenze e lo riprendera’ nei prossimi mesi Settembre-Dicembre 2011, il presidente della Galileo con il suo intervento una sintesi non solo della storia d’Italia, ma le cause dell’origine della emigrazione italiana, che furono negativi nei confronti della parte piu’ debole del popolo italiano che non risparmio’ ne l’area del nord, ne quella del sud Italia. I pesanti sacrifici lo sopportarono il popolo ed in particolare le famiglie italiane, quelle piu’ povere.
Ma lo spirito di italianita’ con forza e determinazione sostenne l’epopea del Risorgimento ed in particolare dal 1848 al 1861, le masse popolari ebbero l’impeto di cambiare le cose ed accettarono senza condizioni le nuove idee innovatrici per la costruzione della nuova Italia, ed i primi furono Giuseppe Mazzini, pensatore e Giuseppe Garibaldi con le sue gesta eroiche e combattente per conquistare la liberta’ e gloria da donare all’Italia, molto amato e seguito dal popolo. L’obiettivo prioritario fu nel 1848 con la Proclamazione della Repubblica Romana e nel 1849 la fine della Repubblica, causato dall’intervento militare francese, che difese il Papa e restitui’ il territorio ed autorita’ alla Stato della Chiesa.
E’ vero che tra i primi fautori a volere una nuova Italia furono Mazzini e Garibaldi, ma in egual misura, collaborarono all’unificazione dell’Italia altri eccellenti personaggi storici e determinanti furono i Savoia, che governarono il Regno di Sardegna, protagonista di primo piano fu Re Vittorio Emanuele II di Savoia e Benso Conte di Cabvour, allora Primo Ministro, intelligente, prudente, creativo ed abile, ottenne coperture diplomatiche e militari da altre nazioni in particolare la Francia e non ultima l’Inghilterra, comunque l’impresa dei Mille alla guida del Generale Giuseppe Garibaldi fu determinante per la dissoluzione del Regno delle Due Sicilie e finalmente realizzata l’Italia del Nord unita con quella del Sud.
Nonostante il desiderio di Giuseppe Garibaldi nel volere conquistare Roma, poi divenne la capitale d’Italia, Per prudenza diplomatica, Re Vittorio Emanuele II, di Savoia, persuase Garibaldi a desistere dall’azione militare, ma da decidere nel periodo opportuno, quindi attesero quasi 10 anni dalla Proclamazione del Regno d’Italia avvenuta nell’anno 1861.
All’epoca, ovvero agli inizi del Regno, i problemi accumolatosi e parzialmente risolti, ed in altri casi non trovarono nell’immediato facili soluzioni, quindi il percorso dell’unificazione dell’Italia, lento ma proiettata nel futuro con il proposito di realizzare una migliore formazione accademica ed intellettuale mirata a sconfiggere l’analfabetismo imperante nell’aree montane e rurali, progetti utili ed ambiziosai, e la pianificazione nazionale prematura e di dubbia fattibilita’ in quanto all’epoca non si erano creati i presupposti tali da potere realizzare le riforme necessarie per fare tutto e subito. Il governo dello Stato unitario, riconosciuto come Regno d’Italia, si trovo’ a gestire una Nazione piu’ grande con le problematiche dei cittadini italiani e di carattere sociale, molto piu’ complessa da quello, che anni prima, rappresento’ il Regno di Sardegna.
L’Italia, finalmente unita ed indipendente, non miglioro’ per incanto, la vita del popolo italiano. Trascorsero anni e molti sacrifici prima che migliorasse il tenore di vita ed un maggiore reddito procapite. Le famiglie italiane, quelle piu’ povere e prive di ogni risorsa, rinunciarono consapevol- mente a proteste e rivoluzioni ed optarono per imbarcarsi a cercare fortuna nel nuovo Continente americano ed in altre Nazioni del Mondo. Gli emigrati dall’Italia che approdarono negli Stati Uniti d’America, che di generazione in generazione, successivamente divennero cittadini americani di orgine italiana, non solo contribuirono a costruire gli Stati Uniti, ed in generale migliorarono le loro condizioni di vita e quelle che integratesi rapidamente nel loro tessuto sociale, conquistarono posizioni di prestigio nella societa’ americana. L’intervento si era concluso con Viva l’Italia! Viva l’America! Poi, la condivisione del tema trattato accompagnato da un prolungato applauso.
Il breve intervento del Dr. Patrizio Moreno, dirigente dell’Ordine Figli d’Italia, che annunciava ai convenuti in sala, la presenza del Dr. Ubaldo Panitti, addetto culturale del Consolato Generale d’Italia, sede diplomatica di Boston, invitandolo a un intervento che in quella circostanza delegato a rappresentare il Dr. Giuseppe Pastorelli, Console Generale d’Italia, che tra le cose dette, citava anche l’iniziativa culturale della Galileo e soprattutto complimentatosi con i dirigenti dell’Ordine Figli d’Italia, Lodge di Brokton, riunitosi per celebrare il 150° dell’ Unita’ d’Italia ed al tempo stesso salutava tutti a nome del Console che rappresentava.
Seguendo il programma della conferenza, la lezione della Storia d’Italia, supportata con l’ausilio di diapositive e arricchito dalla documentazione storica condotta dal Dr. Mattteo Casini alternandosi con la Dr.ssa Maria Grazia Lolla, che ampliava il panorama storico nel descrivere altri patrioti illustri personaggi all’epoca del Risorgimento citando eccellenti maestri compositori di musica e l’alto contenuto culturale che esprimeva l’opera lirica, che contribuirono notevomente alla causa mirata all’unita’della nazione Italia. In particolare menzionati gli eccelsi maestri e compositori Gioachino Rossini e Giuseppe Veridi, il primo nacque a Pesaro il 29febbr. 1792, la sua scomparsa il 13 novembre 1868; il secondo nacque a Le Rancole, Frazione di Busseto (Parma) il 10 ottobre1813, la sua socomparsa il 27 gennaio 1901
Credo sia opportuno sviluppare seppur in sintesi menzionare su questo articolo, uno dei patrioti italiani: Forse non tutti sono a conoscenza che a quell’epoca i punti di riferimento e di aggregazione furono le belle e maestose piazze d’Italia, in quel periodo, il punto vitale della societa’ italiana, ove s’incontravano e discutevano in tutti i campi, da quello del lavoro di tutti i giorni, e nei vari settori dell’agricoltura all’artigianato, dal commercio all’economia e alla politica ed ognuno sognava il suo futuro individuale o collettivo, quindi da questi argomenti non si poteva escludere la proepettiva come creare la nuova nazione Italia. Determinati argomenti allora, proibiti, e tutto procedette con cautela e prudenza tant’e’ che i membri piu’ accreditati a quelle tematiche, gestite segretamente da persone riconosciute intellettuali, dalla societa’ aristocratica e da persone benestanti, infatti costoro furono le menti ed attivisti della “carboneria”.
Detto questo, un’altro luogo e punto di riferimento, quando il Teatro, effettivamente espressione diretta, immediata, dei sentimenti, delle passioni, e soprattutto nella logica delle intelligenze, punto d’incontro di grande interesse sociale, inizialmente riservata alla categoria di privilegiati, successi- vimente si estesero in ogni citta’ dotate da uno o piu Teatri, punto essenziale d’intrattenimento mu- cale e di rappresentazione di opere liriche, grazie ai molti maestri compositori che prolificarono non solo quantitivamente, ma ad altissimo livello artistico e canoro, grazie ai tenori e soprani nei ruoli di protagonisti di primo piano.
A Giuseppe Verdi, non soddisfava solo la trasformazione de I Lombardi in Jerusalem rappresentata all’Opera in Parigi il 26 novembre 1847, che costitui’ il primo incontro con le esigenze della grand opera francese e vi sono evidenti, le tracce nell’altra rappresentazione de “La battaglia di Legnano” nel Teatro Argentina in Roma il 27 Gennaio 1849, in cui conflitti individuali ed aspirazioni, patriot- tiche sollecitate dall’esplodere dei motivi risorgimentali poi, con soggetti di cui regia domina i conflitti smistati ad altri diversi, livelli sociali, con l’epilogo dell’innocenza condannata sempre a soccombere. Ed a La Fenice in Venezia il 12 marzo 1857, Giuseppe Verdi, si esibi’ con nuove tematiche e opposizioni politiche, Queste sue adesioni volontarie come patriota del Risorgimento lo conferma il tangibile appellativo di W. V.E.R.D.I.dall’inequivocabile significato indirizzato a Viva Vittorio Emanuele Re D’Italia.
Ed affiora nella seconda citazione, quando Giuseppe Verdi, fu eletto deputato al Primo Parlamento Italiano, su richiesta di Camillo Benso Conte di Caovur, compose l’Inno delle Nazioni per l’inaugu- razione dell’Esposizione Universale di Londra del 1862, gia’ allora percepi’e con preoccupazione l’assenza di sentimenti di appartenenza nella nazione appena creatasi. Dalle due semplici citazioni, si evince che Verdi, non solo eccelso compositore, un patriota che contribui’ con la superlativa espressione di sentimenti, accarezzata dalla magistrale musica, armoniosamente corale, un patriota che amo’ l’Italia,
La Galileo Legacy Foundation, ringrazia il Sig.Todd Pett, Consigliere Municipale di Brockton e dirigente dell’Ordine Figli d’Italia, entusiasta della nostra iniziativa, gioioso e simpatico animatore anche dopo la chiusura della IV Conferenza.Un’estimatore (di Rocky Marciano boxer che il 23 settembre 1952 conquisto’ il Titolo di Campione del Mondo, pesi massimi, nella sua carriera pugilistica colleziono’ 49 vittorie su 49 combattimenti, di cui 43 con k.o.) e detto Sig. Todd, decise di scattare alcune fotografie al nostro gruppo, ospite, ed ognuno di noi si alternava a sollevare come gesto di gioia il trofeo, scultura a immagine del Grande Campione Mondiale, figlio di genitori italiani, nato a Brockton nel Massachusetts. il 1° settembre 1923 e deceduto il 31 agosto 1969.
Altri ringraziamenti per la collaborazione e partecipazione indirizzati al Dr.Matteo Casini, Dr.ssa. Maria Grazia Lolla, Dr. Vincent Cannato, Dr.ssa. Serenella Sferza, Dr. Patrizio Moreno, Dr. Ubaldo Panitti, Sig. James DiStefano, Sig. Maurizio Pasquale ed in particolare al Dr. Giuspeppe Pastorelli per la sponsorizzazione con i loghi del Consolato Generale d’Italia, dal COM.IT.ES. e dall’ OSIAMA.org. L’evento culturale “l’Italia dal Risorgimento”- ciclo conferenze Marzo Dicembre 2011- patrocinato da Roma con il logo ufficiale per le celebrazioni del 150° dell’unita d’Italia.
Boston, 12 maggio 2011
On. Michele Frattalllone,
presidente della Galileo Legacy Foundation, Inc., e Consigliere eletto, presidente della Commissione Cultura, Istruzione ed Immagine del Comitato degli Italiani all’ Estero, COM.IT.ES.