La prima e seconda parte della nostra Costituzione sono complementari, sono due facce della stessa medaglia. Il suo nucleo, gira intorno ai primi tre articoli, una trilogia che lega il cittadino al legislatore, che possiamo definire il “collante indicativo”:
“L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Indicativo innanzi tutto per il legislatore, una qualsiasi riforma costituzionale e istituzionale che non sia basata sulla suddetta trilogia, sovranita’, egualita’ sociale e diritti inviolabili, tente a peggiorare la Costituzione e il rapporto politico tra i cittadini. ( continua,,).