Associazione Mantovani nel mondo
Mantova, città del mondo
Il presidente Daniele Marconcini illustra storia e attività del sodalizio.
di Luigi Rossi
Chi conosce Daniele Marconcini, specie se coinvolto nelle attività che
nascono e crescono grazie all'Associazione Mantovani nel mondo e riflesse
nei portali www.mantovaninelmondo.org e www.lombardinelmondo.org, non può
non constatare che Daniele, pur con un lavoro e una famiglia, riesce a fare
in una sola giornata una miriade di attività. Anche le ferie, per fare un
esempio, vengono messe a disposizione delle attività di associazionismo e di
volontariato. Nei fine settimana Marconcini prepara progetti, partecipa a
incontri e, sia in viaggio che in sede, trova il tempo per ascoltare tutti,
come ha osservato Patrizia Marcheselli dal Sud America.
Attorno a questo mantovano doc pulsa un'associazione sorprendente per
attivismo e idealismo, per i progetti realizzati e la mole di volontariato
attivo in diversi continenti. Uno straordinario sodalizio germogliato nella
città di Virgilio, dei Gonzaga e di Andrea Mantegna.
Msa. Chi è Daniele Marconcini?
Marconcini. Sono un appassionato di ricerche storiche da sempre impegnato
nel volontariato e nel sociale, con una solida esperienza amministrativa
nelle istituzioni locali, messa al servizio della causa dell'emigrazione e
degli italiani all'estero.
Tutto ha avuto inizio con l'Associazione Mantovani nel mondo. Quando nacque
e perché?
L'Associazione nasce alla fine del 1997 su richiesta dei mantovani emigrati
in Brasile, rappresentati dalla compianta Wally Cremaschi Miglioretti, che
incontrai alla Festa dell'Emigrante del 1995 a Magnacavallo (MN), «capitale»
dell'emigrazione mantovana. L'Associazione si è sviluppata grazie al
sostegno istituzionale dei sindaci mantovani, della Provincia di Mantova,
della Regione Lombardia e al forte appoggio avuto dalla Gazzetta di Mantova.
Senza dimenticare il mondo culturale e associazionistico virgiliano e la
presenza di un socio onorario prestigioso come Steno Marcegaglia, simbolo
del successo dell'imprenditoria mantovana e lombarda nel mondo.
In quest'ultimo decennio l'associazionismo sembra in crisi. Eppure l'AMM può
dimostrare un sorprendente sviluppo. Quali le cause?
L'Associazione dei Mantovani nel mondo onlus si è sempre ispirata ai
principi della Carta dei valori del volontariato italiano, aderendo sin
dalla nascita al Centro servizio del volontariato mantovano (Csvm). Essa si
è sempre mossa con una logica di servizio pubblico e con una forte
motivazione culturale e sociale. L'Amm onlus affonda le proprie radici nella
solidarietà, nel sociale e nel volontariato tipico delle nostre terre padane
intrise di storia, lavoro ed emigrazione, sempre aperte al nuovo e al
diverso.
La crescita deriva anche dalla partecipazione a un selettivo bando annuale
regionale che, seppur regolato da una legge datata, ha sempre premiato i
progetti più coerenti e innovativi. Inoltre c'è sempre stato un forte
impegno a sviluppare rapporti con le comunità lombarde all'estero, stimate
in otto milioni di discendenti. Senza dimenticare i 300 mila che
rappresentano un terzo dell'imprenditoria italiana nel mondo e la cosiddetta
«nuova mobilità lombarda» fatta di professionisti, ricercatori e studenti.
Come funziona nel concreto?
È strutturata per funzionare in rete e con una serie di collaboratori in
grado di seguire e sviluppare autonomamente i vari progetti con processi
decisionali condivisi. Esistono un'informazione interna ed esterna
giornaliera e deleghe assai precise.
Il mio compito è di portare a sintesi tutta l'attività e rappresentare il
sodalizio presso le istituzioni nazionali, regionali e locali grazie anche
alla mia esperienza amministrativa.
Il portale www.lombardinelmondo.org è uno dei più seguiti e aggiornati tra
gli italiani nel mondo.
Qual è il segreto?
Il portale dei Lombardi nel mondo è stato ideato a Mantova sei anni fa con
il concorso e la collaborazione dei principali circoli e associazioni
lombarde all'estero, coordinati dal sottoscritto e dal direttore
responsabile Luciano Ghelfi, giornalista parlamentare del TG2. È l'unico
esempio in Italia in cui un'associazione gestisce per nome e per conto di
una Regione il rapporto con i propri emigranti. Il portale, oltre a essere
veicolo informativo e strumento di networking, ha al proprio interno un
settore di informazioni e notizie gestito direttamente dall'area
comunicazione del Consiglio regionale. È per questo che è stato dichiarato
tra i siti «di interesse regionale». A esso collaborano corrispondenti da
tutto il mondo, giovani lombardi e non, residenti all'estero, accademici e
storici dell'emigrazione e circoli lombardi. Esso è arricchito dalla
presenza di una banca dati per le ricerche familiari, in collaborazione con
gli archivi di Stato lombardi, da un circolo storico della stampa lombarda
che contiene documenti dell'emigrazione digitalizzati, da un'area delle
eccellenze lombarde nel mondo e da una documentazione sulla storia antica e
recente dell'emigrazione lombarda. Il sito ha circa 600 mila visitatori
all'anno.
L'Amm cura molto i rapporti con le istituzioni, regionali e locali, senza
trascurare le istituzioni straniere. Quali sono i risultati?
La collaborazione rappresenta uno degli elementi essenziali della strategia
del sodalizio. Per noi è fondamentale il rapporto delle comunità lombarde
all'estero con il territorio regionale e il suo tessuto sociale ed
economico, attraverso la rappresentanza democratica presente negli enti
pubblici locali e regionali. Un rapporto aperto al contributo di tutti
coloro che, pur non essendo lombardi, amano o sono interessati per tanti
motivi alla Lombardia. Dall'altro, essendo una Regione da sempre al centro
di una forte immigrazione, è importante stabilire dei rapporti con le
istituzioni dei vari Paesi, compresi quelli a forte presenza italiana.
A quali progetti sta attualmente collaborando l'associazione?
Ci stiamo muovendo su quattro linee di indirizzo. L'informazione con il
portale dei Lombardi nel mondo, lo sviluppo del Centro documentazione
dell'emigrazione lombarda (recentemente associato al Polo archivistico
regionale), la formazione con borse di studio di giovani corrispondenti
lombardi all'estero allo scopo di sviluppare attività promozionali della
Regione Lombardia a cominciare dall'Expo 2015 e il mantenimento di progetti
socio-assistenziali a favore degli indigenti di origine lombarda che, grazie
a progetti dell'Amm, hanno avuto in cinque anni stanziamenti economici per
oltre 500 mila euro.
I recenti tagli alle associazioni limiteranno interventi e impegno?
Siamo nati e siamo cresciuti su base volontaria con un forte radicamento
territoriale. Una caratteristica mantenuta anche in presenza di
finanziamenti pubblici al sodalizio. È evidente che avendo l'Amm sviluppato
quasi tutta la sua attività all'estero e a favore delle comunità lombarde
nel mondo, eventuali tagli economici più che su di noi avrebbero pesanti
conseguenze sui cittadini lombardi all'estero. In questo modo verrebbe
annullata la straordinaria rete di relazioni pubbliche e private che, in
questi anni, sono state sviluppate verso la Regione e i territori
provinciali, attraverso l'associazionismo dei Lombardi nel mondo.
FOTO: Daniele Marconcini,Davide Boni Presidente del Consiglio Regionale
Lombardo e Luigi Cisana Presidented ei Lombardi in Costa Rica
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