Gela 20 Apr. “In genere si dice che la mafia faccia affari con gli imprenditori e con la parte deviata della politica. Franco Muncivì, secondo un’inchiesta della DDA di Caltanissetta, è un uomo veramente trend. Rappresenta infatti quella parte di imprenditoria, di politica e di mafia che raccoglie al proprio interno le tre differenti caratteristiche, per i collegamenti noti con la famiglia Emmanuello, di cui sembrerebbe curare diversi affari”. Lo dichiara Rosario Crocetta, eurodeputato del Partito democratico. “L’arresto dunque di Muncivì, rappresenta un’importante tappa nella battaglia per la liberazione di Gela e della Sicilia dal controllo mafioso e per lo scardinamento del sistema di potere che la Mafia ha creato attorno alle proprie attività illecite. La cosa più sorprendete – aggiunge Crocetta – è quella che questi signori possano tranquillamente transitare da un partito all’altro ed essere eletti, a volte anche con gli imbrogli, restando interlocutori di tutti anche se tutti sanno.
Credo che questo debba essere un ulteriore scossone per la politica gelese e siciliana che molto spesso – continua l’eurodeputato del PD – convive, sonnecchia, fa finta di nulla e qualche volta si allea con soggetti che normalmente dovrebbero essere emarginati da tutto il sistema politico. Un interrogativo si pone, ed è quello che molto spesso si dice che la riforma della politica nel nostro Paese, verrebbe sostanzialmente fatta dall’azione delle forze dell’ordine e della magistratura. La vicenda di Moncivì dimostra quanto, una buona parte della politica, sia disinteressata alla battaglia contro la mafia e l’illegalità e che fortunatamente nel nostro Paese, l’azione di forze dell’ordine e della magistratura indipendenti dai poteri politici, riescano a fare giustizia in nome del popolo italiano scardinando privilegi e impunità. La politica – conclude Crocetta – però deve fare la sua parte ed è una vergogna che spesso non la faccia”.
