La data del 18 aprile 2011, in pieno centocinquantenario dell’Unità d’Italia potrebbe essere ricordata anche come la data di inizio della Terza Repubblica, ovvero del rilancio della sovranità popolare o dell’esordio italiano della democrazia partecipativa.
Per la prima volta in assoluto, infatti, è stata oggi riconosciuta e applicata la par condicio anche per gli astensionisti politici, permettendo loro di poter intervenire in piena campagna elettorale politica e non solo referendaria.
E’ crollato quel muro di censura e discriminazione che impediva agli astensionisti politici italiani di poter accedere ai mass media, quanto meno per replicare alle più svariate e pretestuose accuse che esponenti politici di ogni ordine e grado rivolgevano loro senza alcuna possibilità di contraddittorio, facendo sì che la nostra democrazia, privata di un’importante fetta di pluralismo, assumesse sempre più i contorni di un vero e proprio regime partitocratico.
Ai diretti protagonisti di questa svolta epocale, primi fra tutti gli astensionisti politici italiani, va l’augurio che questo importante risultato possa generare quel salto di qualità divenuto ormai imprescindibile per le sorti dell’intera Repubblica italiana, e per la sua stessa democrazia.
E in questo giorno per noi così importante non poteva non essere volto un saluto e un ringraziamento particolare al Presidente della Repubblica, alle più alte Cariche dello Stato, alle Istituzioni e Autorità tutte, ma anche all’Onorevole Vincenzo Piso e ai Giornalisti della testata “Affaritaliani.it” che, se pur inconsapevolmente, hanno contribuito in maniera determinante a questa svolta.
Ai Signori giornalisti e agli Organi di Stampa che sicuramente sapranno cogliere il senso evolutivo di questo nuovo capitolo, si trasmette l’invito per stasera, a partire dalle ore 18,00 in Corso Umberto angolo via Maffei in Bernalda (MT), proprio sotto il gazebo che il 12 dicembre 2007 ha dato i natali al movimento, per una pubblica conferenza stampa di festeggiamento per l’evento accaduto.
Roma, 18 aprile 2011
La Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa
(movimento astensionista per il rilancio della sovranità popolare)
In allegato la documentazione all’origine della svolta, pubblicata sul seguente link di “Affaritaliani.it”.
Cordialmente, Antonio Forcillo – portavoce
cell. 338-5867165
mail: forcillotoni@alice.it
Commissione di Vigilanza
Per la Democrazia Partecipativa
(movimento astensionista per il rilancio della sovranità popolare)
Nota di risposta degli astensionisti all’On. Vincenzo Piso
A seguito dell’intervista rilasciata l’11 aprile 2011 all’inviato Fabio Carosi della testata “AFFARITALIANI.IT” dal coordinatore PDL del Lazio On. Vincenzo Piso, riportata sui siti internet della testata giornalistica e dello stesso On. Piso, in riferimento alle dichiarazioni rese che testè si riportano:
domanda di Fabio Carosi:
Nelle ultime elezioni il vero avversario è stato l'astensionismo. Come pensate di convincere i cittadini ad andare a votare?
risposta dell’On. Vincenzo Piso
“In realtà, a mio modesto parere, tutti i cittadini degni di questo nome dovrebbero sempre esercitare il loro diritto di voto tanto più in un momento di grande crisi come quello attuale, nel quale è chiaro che una serie di potentati, dotati di forti agganci internazionali, stanno tentando l’assalto al sistema Italia”
la Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa – movimento astensionista politico riconosciuto dalle più alte Cariche dello Stato, precisa quanto segue:
“Gli astensionisti politici italiani sono cittadini ugualmente sovrani, che nell’esercizio di tale pratica non possono continuare a essere denigrati o attaccati da chicchessia.
Trattasi di elettori che in genere non votano o per impedimenti personali vari come malattie, convalescenze o altre circostanze che impediscono il raggiungimento dei seggi oppure, come sta avvenendo sempre più diffusamente in queste ultimissime tornate elettorali, di soggetti che nel recepire l’inadeguatezza dell’attuale classe politica dédita prevalentemente alla propria autoreferenzialità, non votano di conseguenza, oppure esprimono scheda bianca o nulla per una disaffezione giustificata o una disillusione nutrita verso tutto il sistema della politica italiana.
Nel condannare inoltre le pretestuosità addotte dall’On. Piso circa non meglio definiti potentati che stanno tentando l’assalto al sistema Italia, che sottindendono eventuali complicità degli astensionisti in tali oscure trame, all’importante esponente del PDL si ricorda che le elezioni politiche in Italia di ogni ordine e grado non richiedono quorum, e pertanto, se anche per assurdo dalle urne venissero fuori i voti dei soli diretti candidati, le elezioni sarebbero comunque valide a tutti gli effetti.
Nell’affermare inoltre che questo movimento si stà battendo civilmente in difesa di diritti negati come la dignità, la sovranità o gli effetti giuridici previsti dalla legge e dalla Costituzione anche per gli astensionisti, (come l’ appropriazione dei fondi astensionistici di rimborso elettorale operata dai partiti maggioritari o il diritto pluralistico di poter esprimere anche in sede politica le proprie opinioni, negato solo agli astensionisti), si invita l’esponente del PDL a prendere visione e adoperarsi in funzione delle numerose segnalazioni in tal senso già inviate da diverso tempo al Parlamento, e volutamente fatte giacere in fondo ai cassetti.
Questi sì sarebbero apprezzati e degni atti di “civiltà politica”, di cui potersi pregiare e vantare prima di pretendere il voto degli elettori!
Si ribadisce infine, per gli esiti della circostanza, che questo movimento ha già dato mandato ai propri legali affinchè, se dovessero essere colti elementi specifici perseguibili dalla legge, non esitino a rivolgersi alle sedi giudiziarie competenti e dell’Autorità Garante per la Par Condicio in merito alle affermazioni diffamatorie e discriminanti rese sin’ora dall’Onorevole Piso”.
Roma, 15 aprile 2011
Antonio Forcillo, portavoce