ROMA – Il Frascati vede a portata di mano la Docg (Denominazione di origine controllata e garantita), il massimo riconoscimento per una etichetta enologica in Italia.
“Da parecchi anni il Consorzio di tutela Frascati si batte per l’ottenimento di questo riconoscimento di qualità e, ora, tramite il lavoro dei tecnici del progetto ‘Agricoltura Qualità’ di ARSIAL, a cui è andato, nel corso dell’audizione, anche il plauso del Presidente del Consorzio, siamo in dirittura d’arrivo. Uno step importante che premia la nostra attività di assistenza sul territorio e, in prospettiva, un ottimo risultato per la regione che ci fa essere orgogliosi del ‘made in Lazio’ lanciato dalla Presidente Polverini”, il commento di Erder Mazzocchi, Commissario straordinario ARSIAL, all’indomani dell’audizione pubblica svoltasi alle Scuderie Aldobrandini di Frascati per la concessione della Docg al vino Frascati Superiore e alla qualità Cannellino.
Ieri, alla presenza dei rappresentanti del Comitato Tutela Vini del Ministero delle Politiche Agricole e dei rappresentanti della Regione Lazio, sono stati letti gli articoli dei singoli disciplinari di produzione, apportando integrazioni e miglioramenti. Un momento di confronto che ha rappresentato per il Frascati un passo significativo verso l’agognata certificazione.
La realtà produttiva legata al Frascati consta di 1750 ettari di superficie vitata, 2600 aziende agricole, 38 cantine. Parliamo di varietà di vini di estrema qualità vitivinicola, fortemente radicati al territorio di produzione.
Il 20 ed il 21 Aprile prossimi, discussione al Comitato di Tutela IGP per l’approvazione definitiva. Poi, la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
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Valentina Conti
UFFICIO STAMPA AVV. ERDER MAZZOCCHI
COMMISSARIO STRAORDINARIO ARSIAL
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