Fermiamo la chiusura dell’Istituto Italiano di Cultura di Grenoble

La notizia della prossima chiusura dell'Istituto italiano di cultura (IIC) di Grenoble è particolarmente nefasta per la comunità italiana e per il funzionamento del sistema Italia in quella regione della Francia. L'Istituto rappresenta, infatti, un punto di riferimento prestigioso non solo per gli italiani residenti in quella città delle Alpi ma per tutta la cittadinanza a partire dal primo cittadino, Michel Destot, che ha manifestato piena solidarietà al personale dell'Istituto e disponibilità a trovare soluzioni condivise affinché esso possa continuare ad operare.

Grenoble vanta solidi legami con l'Italia: è gemellata con Corato (Puglia) e Catania e una parte importante dei grenoblesi sono di origine italiana, tanto che nella zona dell'Isère vivono circa centomila cittadini di origine italiana di cui circa ventimila iscritti all'Aire.
L'Istituto di cultura italiano a Grenoble è una realtà consolidata, operante sul territorio d'oltralpe dal 1961, ed è da 50 anni l'attore del panorama culturale italiano. Non è da meno la sua valenza culturale sotto svariati aspetti, non da ultimo grazie all'importanza dell'università di Grenoble. Negli ultimi tempi, gli italiani sono costituiti soprattutto da studenti, ricercatori, scienziati, ingegneri, dirigenti, medici e quadri superiori più in generale. Attualmente l'IIC ha 550 iscritti ai corsi di lingua italiana, 416 soci ed organizza eventi culturali prestigiosi, partecipati anche da un numeroso pubblico francese.
L'Istituto, dunque, ha promosso finora nel modo migliore l'immagine dell'Italia in Francia anche attivando importanti collaborazioni come quella con la prestigiosissima “Maison de la Culture di Grenoble”. Tutto ciò potendo contare su un organico ridotto al minimo, cui si sopperisce con un volontariato in grado di curare una biblioteca di 7.265 opere e 800 film. Inoltre, è notevole la collaborazione con il Provveditorato all'Istruzione francese, che per essere chiari ha portato 40.000 allievi delle scuole pubbliche ad interessarsi ai corsi di lingua italiana.
L'Istituto, secondo le teste pensanti del Ministero degli affari esteri, dovrà chiudere e non ci sono dati, riflessioni, o meriti che possono influire su tale decisione. Il tutto per risparmiare il finanziamento ministeriale di 90.000 euro.
Di recente, in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia a Grenoble, ho potuto constatare di persona il lavoro svolto dall'IIC che, tra l'altro, ospita anche uno sportello consolare dotato di macchina per la rilevazione delle impronte, quindi in grado di svolgere un lavoro fondamentale anche per le attività consolari tanto che lo stesso Consolato generale di Lione è disponibile a valutare soluzioni improntate al risparmio per mantenere in vita l'Istituto di cultura.
Il 18 marzo scorso a Grenoble, davanti ai bersaglieri che sfilavano per festeggiare i 150 anni dell'unità d'Italia, la comunità italiana emigrata ha dato prova, con una partecipazione foltissima ed entusiastica, di quanto grande sia l'amore e l'affetto per il nostro Paese. Ma anche le testimonianze rese dalla folta delegazione delle autorità francesi, con il sindaco in testa, hanno evidenziato quanto sia importante conservare una struttura come l'IIC in un contesto dove gli italiani sono la seconda presenza più importante di Francia situata in un territorio strategico, sede di industrie come ST, Caterpillar, HP, Schnider e di importanti università.
Se il Governo intende portare avanti scelte non razionali, credo vi debba essere una mobilitazione generale di tutti i cittadini interessati per difendere quanto è stato faticosamente costruito. Come parlamentare eletto all'estero mi sono battuto in commissione esteri per avviare una indagine conoscitiva sulla “riorganizzazione della rete diplomatico-consolare e sull'adeguatezza e sull'utilizzo delle dotazioni organiche e di bilancio del Ministero degli affari esteri”. Spero che possa essere utile anche al Governo per compiere scelte più oculate e lungimiranti oltre le chiusure indiscriminate che sta operando.

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