Berlusconi non sarà  “lampedusano”

Il responsabile per la Casa e l’Edilizia privata dell’Italia dei Diritti: “Le dichiarazioni di Berlusconi a Lampedusa rappresentano l’ennesimo caso di vaneggiamenti e promesse illusorie fatte dal premier a persone che vivono in condizioni disagiate”

Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non potrà essere, per il momento, un cittadino di Lampedusa. Ieri, infatti, il premier, durante l’incontro tra Governo e Regioni sull’emergenza immigrazione, ha riferito di dover rinunciare all’acquisto della villa ‘Due Palme’, acquisizione data per certa poche ore prima dal suo avvocato Niccolò Ghedini, poiché si trova su terreno demaniale. Maurizio Ferraioli, responsabile per la Casa e l’Edilizia privata dell’Italia dei Diritti, disapprova senza remore l’atteggiamento del capo di Governo e commenta la notizia in questo modo: “Siamo di fronte all’ennesima bufala del nostro premier che, ad ogni evento catastrofico, risulta apparire più adatto nel ruolo di imbonitore da televendita che in quello di primo ministro della Repubblica italiana. Lo show di Berlusconi a Lampedusa, in cui ha parlato dell’acquisto della villa, dell’istituzione della zona franca e della candidatura dell’isola al premio nobel per la pace è soltanto l’ennesimo caso di vaneggiamenti e promesse illusorie fatte dal presidente del Consiglio a persone che vivono in condizioni disagiate. E con ciò mi riferisco sia ai lampedusani sia agli immigrati”.

Ferraioli, successivamente, riflette su alcune affermazioni del capo di Governo: “Berlusconi è andato a Lampedusa e si è rivolto alle donne del posto dichiarando ‘quando andate a casa, fate una carezza ai vostri figli’, parole che ricordano una frase detta precedentemente dalla figura illustre del nostro Papa. In un’altra occasione, il premier ha raccontato, ancora una volta di fronte al pubblico femminile, l’ennesima barzelletta offensiva nei confronti del gentil sesso che risulta trattato sempre, o comunque frequentemente, dal Cavaliere alla stregua delle escort che pare abbiano frequentato la sua villa di Arcore. Le donne italiane sono tutt’altra cosa e credo che questa ennesima battuta, anzi ne sono sicuro, ha sicuramente offeso la stragrande maggioranza di loro che non si identifica in quelle rappresentate dal presidente del Consiglio. Inoltre, esprimo estremo rammarico ed una certa tristezza nel continuare a vedere il nostro Paese, che in questi giorni festeggia i 150 anni dell’unità nazionale, isolato nelle grandi trattative internazionali e sottoposto a una gogna mediatica per atteggiamenti che non riassumono il comportamento della maggior parte degli italiani, ma soltanto di pochi suoi rappresentanti”.

L’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro, infine, si dimostra solidale con quanti sono costretti a soffrire per la cattiva gestione dell’emergenza immigrazione da parte del Governo: “L’Italia dei Diritti esprime totale solidarietà ai cittadini di Lampedusa che, pur confermando la loro vocazione di accoglienza e di rispetto dei diritti civili, devono subire un disagio inimmaginabile ed un danno economico smisurato. Il nostro movimento è, inoltre, solidale e vicino a quella massa enorme di persone che, fuggendo dal proprio Paese e da un contesto di guerra civile, intravede nell’Italia un rifugio sicuro per sé e per i propri famigliari e che, purtroppo, trova nell’accoglienza una carenza indescrivibile, anche delle minime norme igienico-sanitarie, che un Paese civile come il nostro dovrebbe loro garantire”.

In ultimo, Ferraioli rivolge un appello all’intera classe dirigente: “Alle forze politiche, tutte insieme, chiediamo un grande atto di responsabilità volto ad eliminare gli aspetti meramente propagandistici e mediatici, che lasciano intravedere un solo scopo di raccolta di consenso, e che, al contrario, si uniscano per risolvere una situazione che, ultimamente, oltre all’aspetto tragico, riassume anche un aspetto tristemente comico”.

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