Celebrato a Boston, il 18 Marzo 2011 nello State House, un’eclatante evento dedicato al 150mo Anniversario dell’Unita’ d’Italia

Il Console Generale d’Italia, sede consolare di Boston, presidente del Comitato per il 150mo dell’Unita’ d’Italia, coadiugato da detto Comitato formato da un notevole numero di collaboratori in rappresentanza delle loro Associazioni Italiane e Associazioni e Federazioni di Associazioni Italiane ed Italo Americane, hanno organizzato la Cerimonia del 150mo Anniversario dell’Unita’ d’Italia. La partecipazione era pubblica e moltissimi gli italiani ed altrettanto numerosi gli italo-americani ed anche la presenza di americani, nonche’ autorita’ consolari ed il nuovo Console Generale di Boston, ed autorita’ americane, dello Stato del Massachusetts e della municipalita’ rappresentata dal Sindaco di Boston.

Non si puo’ non affermare che l’organizzazione aveva previsto molte cose: la partecipazione di alunni e studenti che frequentano scuole americane e vi si insegna la lingua italiana ed ognuno aveva in mano una bandierina Tricolore, ed altre 20 (venti) bandiere una per ogni singola Regione d’Italia e tre bandiere con l’asta, quella degli Stati Uniti, quella dell’Unione Europea ed il Tricolore d’Italia, disposte in linea lunga la maestosa scalinata ed in fondo al grande salone trasfersalmente rettangolare dello State House, completavano la scenografia con alla sinistra ed alla destra della scalinata centrale,due persone, membri dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in divisa dell’Arma in Alta uniforme.

Tale scenografia capace di fare risaltare l’eccezionale cornice in armonia con la Grande Festa Italiana ed al centro un podio ed uno spazio come fosse un palco, a sinistra vi erano poltroncine predisposte in semicerchio e sedute vi era un certo numero di persone importanti nell’ambito della comunita’ italiana ed italo-americana, la Cerimonia preceduta nell’avere ascoltato gli Inni Nazionali, seguito da un minuto di raccoglimento che provo immaginare mirati a commemorare tutti i deceduti dai disastri della forza della natura, in particolare quella accaduta in Giappone e per altri morti causati dagli errori commessi dall’umanita’ tutt’ora incapace a gestire correttamente la pace, concordia e solidarieta’ nel nostro tormentato piccolo mondo.

Quindi, l’apertura della Cerimonia con l’annuncio della Proclamazione della Giornata dedicata all’Evento Storico e poi seguirono le personalita’ che si alternavano secondo un’ordine cronologico per pronunciare i loro equilibrati interventi legati a temi all’evento del 150mo Anniversario dell’Unita’ d’Italia, il tutto era gestito da un maestro di cerimonia, un italo-americano.

C’era anche un’orchestra formata da studenti, suppongo italo-americani, con l’incarico a suonare i rispettivi Inni Nazionali, c’era d’aspettarsi che avrebbero inziato con l’Inno “Fratelli d’Italia” giustificato da due fondamentali motivi: l’Anniversario del 150mo dell’Unita’ d’Italia, una Cerimonia Italiana, alla presenza di moltissimi italiani ivi comprese le autorita’consolari ed il Console Generale d’Italia, che rappresentava il Governo Italiano, erano i requisiti necessari secondo regole internazionali che lo Stato ospitante conceda la precedenza a suonare l’Inno Nazionale degli ospiti, quindi quello italiano.

Tuttavia, sorvolando questa regola poco osservata, a meno che, ci si imponga a detto rito internazionale che lealmente la nazione ospitante la condivide accettando la richiesta. Nel cerimoniale c’era il picchetto d’onore, formato dall’Associazione della Marina Militare Italiana, con in testa il loro Presidente, poi un’altra formazione della Polizia dello Stato del Massachusetts, con le bandiere d’ordinanza quella Americana ed Italiana.

In quell’occasione furono premiate molte persone che si erano distinte nelle varie attivita’associative e professionali, nell’ambito della comunita’ italiane ed italo-americana, da fonte ben informata emerge una voce fuori dal coro, in quanto mi ha fatto osservare un banale o veniale errore di valutazione, che senza alcun dubbio addebitano a carico degli organizzatori nell’avere premiato alcuni al posto di altri, probabilmente qualificati o meritevoli d’essere menzionati, se veramente ci fossero degli errori e’ auspicabile evitarlo per le prossime volte.

Non si puo’ non citare, la percezione che delle persone, in quella eclatante Cerimonia italiana, sorprendentemente deluse, perche’ tutti cololoro autorizzati a pronunciare brevi e significativi discorsi, inclusi gli italiani, parlavano in lingua inglese e su questo punto non c’e’ da meravigliarsi, come e’ vero che non c’e’ alcuna legge americana che vieta di parlare in italiano ed a nessuno degli organizzatori, venne l’idea di parlare in lingua italiana.

Come e’ vero che la sala era gremita di tante persone e moltissimi erano nostri connazionali, presenti in quella strordinaria Festa tutta dedicata alla nostra nazione in quanto si Celebrava, il 150mo Anniversario dell’Unita’d’Italia e soprattutto la data storica del 17 marzo 2011, non vi e’ alcun dubbio, che certamente, avrebbero gradito che qualcuno si fosse espresso anche in lingua Italiana.

Boston, 4 aprile.2011

On. Michele Frattallone,.presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc. Eletto Consigliere e Tesoriere membro del Comitato Esecutivo e Presidente della Commissione Cultura, Istruzione ed Immagine del Comitato degli Italiani all’Estero (COM.IT.ES.) Circoscrizione condolare di Boston, Massachusetts.

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