"Le imprese balneari, soprattutto, quelle a conduzione familiare, hanno diritto a vivere ed operare e il Governo ha il dovere di dare una prospettiva di regole certe sulle concessioni demaniali per le attivita’ balneari"

“Le imprese balneari, soprattutto, quelle a conduzione familiare, hanno diritto a vivere ed operare e il Governo ha il dovere di dare una prospettiva di regole certe sulle concessioni demaniali per le attivita' balneari”. Lo afferma l'On.Amedeo Ciccanti che segue la vicenda della procedura di infrazione della Commissione europea in merito alla cancellazione da parte della 'legge comunitaria' del rinnovo automatico delle stesse concessioni. “Questa mattina – prosegue – si sono incontrati con il Presidente Casini le delegazioni delle maggiori organizzazioni delle imprese balneari che partecipavano alla manifestazione nazionale contro il Governo. Rispetto alle gare previste nel 2015 che mette sul lastrico tutte le imprese che hanno reso attraenti le nostre spiagge, l'udc ha condiviso la preoccupazione di circa 30.000 imprese che reclamano una norma transitoria che accompagni il rinnovo delle concessioni in corso in rapporto al recupero degli investimenti”. “La legge quadro – conclude Ciccanti – e' un'occasione per concordare una comune soluzione tra Stato, regioni e organizzazioni di settore, ma il Parlamento si deve far carico di definire dei criteri informativi che riconoscano il valore delle attivita' in corso, anche alla luce della Raccomandazione della Commissione europea sulle 'small business act' fatta propria dal Governo nel 2010”.

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