Processo breve, ovvero come impedire che si processi Berlusconi

Nella Repubblica del “Bunga Bunga” per salvare dalla galera il capo del governo si salveranno dalla galera migliaia di ladri, corrotti, corruttori, ricettatori, violentatori carnali, ecc.

Pericle 2500 anni fa parlando agli Ateniesi diceva:

“Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.”
Qui a Roma invece si fa in altro modo. Ho cercato di dire come nell'intervento svolto ieri alla Camera durante la discussione del disegno di legge sul cosiddetto “processo breve”, ovvero come non fare i processi a Berlusconi.

Ecco il testo del mio intervento:

Signor Presidente, vorrei iniziare questo intervento partendo da una frase che fa parte di un discorso che Pericle tenne agli ateniesi circa 2.500 anni fa, un tempo che mi pare abbastanza rilevante; questo per dimostrare come, dopo 2.500 anni, da noi le cose vadano esattamente al contrario. Sarebbe
interessante leggerlo tutto, ma leggo semplicemente questo passaggio: « Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private. Qui ad Atene noi facciamo così », questo diceva Pericle. Qui a Roma, invece, facciamo in un altro modo. Un imprenditore che è gravato da indagini da parte della procura, di più procure italiane, per fatti che riguardano la sua attività imprenditoriale, decide di scendere in politica esattamente per fare il contrario di quello che Pericle chiedeva agli ateniesi, cioè di interessarsi di affari pubblici per risolvere i suoi problemi privati (Commenti dei deputati del gruppo popolo della Libertà). Questo è il principio che era chiaro a chi credeva nella democrazia 2.500 anni fa; invece, chi crede nella democrazia del « bunga bunga » fa altre attività e la prima di queste attività è quella di farsi fare un certo numero di leggi ad personam per evitare di andare a rispondere a quei giudici che per le sue attività private lo stanno indagando, non certo per le attività pubbliche. Allora, noi ricordiamo che ne sono state fatte ben sette di queste leggi ad personam: limitazione delle rogatorie internazionali, depenalizzazione del falso in bilancio, legittimo sospetto, dimezzamento dei termini di prescrizione del reato, lodo Schifani, lodo Alfano, e questa è la settima legge. Per raggiungere quell’obiettivo, di evitare cioè il giudizio dei magistrati, vi sarà un effetto probabilmente di piccolo conto per questa maggioranza: migliaia di delinquenti – e dopo parleremo di cosa significa la parola « incensurati » – saranno graziati, mentre una grande quantità di persone, che sono vittime di quegli atti,
vengono beffate dallo Stato. Stiamo parlando di corruttori e corrotti, malversatori, autori di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, autori di turbativa d’asta, calunniatori, favoreggiatori, istigatori, contraffattori e diffusori di sostanze nocive, falsificatori, sequestratori, omicidi, autori di violenza carnale, intercettatori abusivi, ladri d’appartamento, ma anche truffatori e ricettatori. Tutte queste persone, se incensurate, potranno evitare il carcere grazie alla riduzione della prescrizione. Attenzione, perché forse ci dimentichiamo di un fatto: risultano apparentemente incensurati, e quindi fruiranno di questa agevolazione, anche coloro che, grazie all’amnistia, hanno potuto ripulire il loro certificato penale. Vorrei ricordare che tra costoro vi è anche il Presidente del Consiglio, Berlusconi, che il tribunale di
Venezia ha ritenuto colpevole di aver reso false dichiarazioni ai giudici e ai magistrati che lo interrogavano, e che ha potuto usufruire dell’amnistia. Quindi, ci troviamo proprio di fronte ad un caso che citava il collega Contento, il quale diceva due cose: la prima è che in quest’Aula la maggioranza
non può parlare di certe leggi perché riguardano il Presidente del Consiglio, e non può parlare di leggi contro i magistrati. Collega, il problema è che proprio questa maggioranza ha ridotto quest’Aula a parlare solo di queste cose, invece di parlare dei veri problemi del Paese. Signor Presidente, per questo motivo è evidente che noi abbiamo proposto delle modifiche a questo provvedimento e vi saranno delle nostre proposte emendative, delle quali discuteremo una per una, ma è evidente che questa è una nuova legge ad personam che porta il nome del Presidente del Consiglio Berlusconi (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori

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