On. Franco Laratta: "Escludere le imprese calabresi dagli appalti per Expo 2015 di Milano? Sarebbe una ‘legge razziale’!"

La proposta del leghista Roberto Castelli di escludere le imprese calabresi dalla partecipazione alle gare di appalto per i lavori legati ad Expo 2015 è una gravissima provocazione di stampo razziale!
Pericolosossima quanto inutile e sciocca. Prima di tutto perchè la penetrazione della ndrangheta in gran parte delle regioni italiane e in alcune aree dell'Europa non ferma chiudendo il mercato dell'edilizia e riservandolo alle sole imprese del posto. La mafia avrebbe comunque altri sistemi per controllare gli appalti.
La proposta, poi, finirebbe per penalizzare soprattutto le imprese calabresi sane, e ce ne sono tante, che operano nel Nord da anni e non hanno contatti con la criminalità.
Castelli, in realtà, conferma l'anima razzista della Lega, che prima ha chiesto dipendenti pubblici e docenti solo padani per le loro scuole, ed ora vuole esportare questo metodo anche nell'economia e nelle imprese.
Ma attenzione, perchè di questo passo si arriva alla richiesta di espulsione dei calabresi che da decenni vivono al nord e hanno fortemente contribuito alla ricchezza del nord. Una qualcosa che somiglia tanto alle legge razziali del periodo fascista!

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