Il vice responsabile per l’immigrazione dell’Italia dei Diritti: “Sentenza importante in un momento storico come questo”
La sentenza 6879/2011 della Cassazione amplia la protezione agli extracomunitari provenienti da paesi dove sono presenti dei conflitti. Se i soggetti sono in grado di provare un reale rischio di essere sottoposti a pena di morte, torture o trattamenti inumani e degradanti scatta il cosiddetto regime della “protezione sussidiaria”, consistente in un permesso di soggiorno triennale e alla “fruizione di un complesso quadro di diritti e facoltà”.
Antonino Lo Verde, vice responsabile per l’immigrazione dell’Italia dei Diritti, ha così commentato la sentenza: “La notizia è confortante perché le Istituzioni, invece di martellare sulle questioni che riguardano la tutela europea in materia, guardano finalmente da vicino i singoli casi di immigrazione internazionale.
Ciò permette ai profughi che vengono da zone di guerra o che nel proprio Paese sono perseguitati, per esempio, per motivi personali o conflitti tribali, di avere una tutela dalle vessazioni loro inflitte. Con tale sentenza il legislatore dà, quindi, a tali soggetti maggior tutela, in quanto è giusto che venga loro garantito l’accesso ai diritti umani”.
L’esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro continua: “E’ una sentenza importante in un momento storico come questo, soprattutto per i fatti che stanno avvenendo in questi giorni. E’ giusto che le istituzioni si pronuncino sul fenomeno: la cosa è vista di buon occhio”.
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