LA MEMORIA DEL BELLO. Percorsi museali per i malati di Alzheimer

Mercoledì 23 marzo 2011 si terrà il primo dei percorsi di visite guidate per pazienti affetti da malattia di Alzheimer ideati dalla Galleria nazionale d’arte moderna in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Dipartimento di Scienze Geriatriche, Gerontologiche e Fisatriche, Centro di Medicina dell’Invecchiamento del Policlinico A. Gemelli, nell’ambito del progetto La memoria del bello.
Nell’ultimo decennio studi in materia hanno evidenziato come l’arte e le attività creative svolgano un ruolo terapeutico nei confronti di tali pazienti poiché agiscono sui circuiti emozionali che, rispetto a quelli cognitivi, restano preservati più a lungo nel decorso della malattia.

Obiettivo primario del progetto è quello di valutare sia l’impatto di un intervento terapeutico non farmacologico sui sintomi cognitivi e psico-comportamentali basato sulla visione di opere d’arte in un contesto museale, sia il livello di soddisfazione o di stress di pazienti e caregivers.
Sono stati infatti rilevati effetti positivi sui pazienti con particolari turbe dell’umore e con difficoltà all’interazione sociale, attraverso la stimolazione e il contatto diretto con l’opera, sollecitando lo scambio di idee e il ricordo del proprio vissuto con l’osservazione dei soggetti rappresentati.

La memoria del bello è articolato in due momenti: un percorso di visite guidate in setting museale rivolte a due gruppi di pazienti accompagnati dai caregivers; un secondo momento di valutazione dei dati da effettuarsi presso la struttura ospedaliera del Policlinico A. Gemelli.

La prima struttura museale a sostenere una sperimentazione in tale settore è stato il Museum of Modert Art (MoMA) di New York che nel 2006, con il supporto della MetLife Foundation e in collaborazione con il Psychosocial Research and Support Program of the New York University Centre of Excellence for Brain Aging and Dementia, ha organizzato un programma di visite guidate (Meet at MoMA) all’interno dei propri spazi mirato ad incoraggiare l’espressione e la creatività nei malati di Alzheimer.
L’esperienza è stata ripresa in Italia nel 2007-08 nell’ambito del progetto AD-Arte a cura dell’Unità Valutativa Alzheimer dell’ospedale Cardarelli di Napoli insieme con l’associazione Makè e la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per Napoli e Provincia presso Palazzo Reale.

Con l’obiettivo di favorire la replicabilità del progetto anche in altri contesti, il Dipartimento educativo del MoMA ha contestualmente promosso – in collaborazione con musei e istituzioni culturali – delle giornate di studio finalizzate ad offrire un’occasione di formazione e confronto per gli operatori museali e del settore socio-sanitario, interessati a riproporre specifiche attività rivolte ai malati di Alzheimer. Il 21 ottobre 2010 Amir Parsa e Laurel Humbley, del Dipartimento educativo del Museo americano, hanno illustrato presso la Galleria nazionale d’arte moderna tali attività in una conferenza seguita da un workshop, in seguito ai quali è nata l’idea di riproporre alla Gnam un analogo progetto.

Gruppo di lavoro:
Servizi Educativi Soprintendenza
Martina De Luca
Giuseppina Di Monte
Chiara Stefani

con

Laura Campanelli
Fabiola Di Fabio
Carla Gunnella
Valentina Filamingo
Alessandra Lanzoni
Susanne Meurer
Lilith Zulli

Osservatorio permanente sui pubblici GNAM
Maria Mercede Ligozzi
con Francesca Valentini

Centro di Medicina dell’Invecchiamento del Policlinico A. Gemelli, Università Cattolica del Sacro Cuore
Roberto Bernabei
Rossella Liperoti
Federica Mammarella
Maria Caterina Silveri

Info
Fabiola Di Fabio
fabiladifabio@beniculturali.it
Tel. 06-32298219

Laura Campanelli
s-gnam.comuncazione@beniculturali.it
Tel. 06-32298328

Redattore: RENZO DE SIMONE

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