On. Antonio Razzi (IR). La targa di “OTTIMO- RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’”

Il decreto che istituisce la targa di “OTTIMO- RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’” firmata dal ministro Galan, può definirsi una tappa veramente importante e concreta per il riordino di tutta la ristorazione italiana nel mondo. La nostra cucina, le nostre tradizioni sono assai apprezzate all’estero sia per la qualità dei prodotti made in Italy sia per la variegata gamma delle nostre ricette. Il decreto è praticamente a costo zero non grava, cioè, sulle casse dello Stato. La stessa creazione del Comitato di studio sarà composta da esperti e componenti delle istituzioni senza previsione di spesa alcuna che lavoreranno per spirito di liberalità. Rappresenta una prima tappa per instaurare un regime nuovo ufficiale, trasparente ed efficace che chiarisca la differenza tra una semplice associazione di ristoratori italiana all’estero con la certificazione di marchio e qualità. Troppo spesso, infatti, ci si è arrogati, e ci si arroga, questo merito senza averne né le competenze, né l’autorizzazione istituzionale a fregiarsene. Ho toccato con mano cosa avviene perché sono stato fuori dall’Itala per 40 anni ma anche perché appassionato di cucina attività che ho posto in essere innumerevoli volte preparando personalmente i menu nelle feste delle nostre associazioni di italiani in Svizzera. La contraffazione e la cattiva qualità di molti dei nostri esercizi di ristorazione all’estero ha fortemente danneggiato la nomea della tradizione nostrana nel mondo e lo si vede attraverso la preparazione di piatti che tutto sono tranne che “italiani”. Non di meno il decreto ha messo in evidenza l’esistenza nel settore di interessi che proprio spassionati non sono ragion per cui non era più conveniente ritardare l’intervento istituzionale. Oltre che l’esportazione dei prodotti made in Italy, oltre la sicurezza di una ricetta e di menu conformi alla nostra tradizione culinaria con l’uso di prodotti di qualità italiana rispettosa dei protocolli della dieta mediterranea, oltre il giusto riconoscimento a quanti si sono sempre sforzati di mantenere altissimo il livello dell’offerta, il decreto vede nel prossimo futuro il realizzarsi anche di agevolazioni di significativo impatto economico e commerciale per le imprese dotate di targa. I nostri uffici, della mia segreteria particolare e quella del ministro Galan, hanno fatto indagini capillari prima della stesura del documento. Nelle vesti di addetti del settore ci siamo informati telefonicamente presso le loro sedi di quali fossero le attività delle associazioni di ristorazione italiana all’estero attualmente costituite . L’indagine ha dato dei risultati per certi versi prevedibili cioè nulla più che la richiesta di una quota a titolo di iscrizione e basta. Il provvedimento firmato dal ministro Galan da me suggerito, è un primo passo sul quale sono aperte delle prospettive di largo respiro e sul quale sono disposto a lavorare sodo compatibilmente con le esigenze del governo. Mi rendo conto che sul territorio si siano consolidati degli equilibri che non vogliono essere destabilizzati dal decreto, ma nessuno vuole impedire il proliferare di associazioni in tal senso senza contare che associarsi è una libera e lecita attività. La concessione della targa è un’altra cosa da una semplice associazione: è né più e né meno la certificazione acquisita ufficialmente a seguito del decreto di un ministro del nostro essere “italiani” nelle cose che si vendono e si cucinano all’estero. Non è neanche detto che tutti gli esercizi avranno le carte in regola per ottenere la targa pur restando comunque esercizi di ristorazione. Era talmente importante intervenire che anche la forma del decreto e non quella dei tempi biblici dell’iter legislativo dimostra come e quanto sia l’interesse per la materia che necessita di un forte riordino. Dal decreto in poi ci sarà una sola targa che attesterà la qualità e questa sarà la targa di “OTTIMO- RISTORANTE ITALIANO DI QUALITA’”. Nessun altro simbolo, scudetto, logo o vessillo avrà lo stesso significato e nessuno di questi sarà idoneo ad attestare la qualità della ristorazione per dirsi “italiana”.

In calce il testo del decreto

On. Antonio Razzi
Via del Pozzetto, 105
00187 Roma
Tel. 06/67608166 Fax 06/67608750
E-mail: razzi_a@camera.it
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