“L’ Italia da quanto e’ Stato di Diritto, non ha mai avuto delle politiche migratorie coese e di civilta’ come in altri paesi”. Il motto “Migra e Arrangiati” e’ stato sempre al nostro ordine del giorno, sopratutto nell’ ultimo ventennio. Noi Italiani nel Mondo del sudetto motto se ne sappiamo qualcosa. Il problema odierno delle “rivoluzioni” nel Mare Nostrum, non e’ la democratizzazione dei paesi in tumulto, ivi incluso la Libia, ma il trattamento della marea dei “migranti politici”, che si spostano per forza maggiore nei paesi limitrofi a statuto “democratico”. Il vergognoso trattamento dei rifugiati ( tutti) a Lampedusa fa della nostra Patria, un paese poco civile e umanitario. Ammassarli come bestiame da respingere o selezionare tra buoni dai cattivi, ripeto e’ poco umanitario. I migranti ( ripeto) politici, vanno assistiti a prescindere, in atttesa che la sistuazione nei loro paesi di provenienza si vada ristabilizzando, solo allora si potra’ riparlare di respingimenti.Respingerli dove? In Libia sotto i bomdardamenti? Nei loro paesi, ove la situazione economica e’ ancora precaria? Se il nostro paese non e’ in grado finanziariamente di assisterli e integrarli, vada dai comissari europei e metta le carte sul tavolo, ma non metta la testa sotto la sabbia.