Anche questa Giornata sta finendo, Usa e Getta: ci siamo abituati alle Giornate, sottoposti anche a quelle più tragiche o grottesche, e si profila l’Almanacco del giorno dopo. Le ultime della Nano press: “Un uomo si è suicidato lanciandosi dalla terrazza del Vittoriano dove, poco tempo prima, si erano svolte le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Si tratta di un uomo di nazionalità romena, di 51 anni, che si è gettato dalla caffetteria Italia, il bar che si trova sull’Altare della Patria, in via dei Fori Imperiali a Roma. Non si conoscono i motivi del folle gesto. Sul posto sono arrivate le forze dell’ordine per le indagini del caso”.
Sono andata allora a vedere l’Ansa alle 19 del 17 marzo 2011 e leggo: Libia: “Tripoli minaccia Mediterraneo ‘Navi e aerei a rischio in caso di intervento militare’” . E dire che proprio oggi ho letto un articolo di ieri: ” Il radar ANTI-MIGRANTI Batte bandiera israeliana il primo radar antimigranti prodotto nella terra di mezzo e direttamente installato in Sicilia, all’interno di una riserva naturale, il Plemmirio, 25 mila metri quadrati di vegetazione marina in zona protetta nel siracusano…”
Poi un salto più indietro: “Gli Usa a Fukushima. Aumentano radiazioni. Nuova forte scossa 5.8″. Nel mentre l’esimio scienzamedica nonchè Presidente Agenzia per la Sicurezza Nucleare, Veronesi, afferma: ” Resto convinto di necessità uso atomo”. Sviluppa Romani: “Riflessione sul nucleare…”all’ordine del giorno c’è il problema della sicurezza. A Bruxelles parleremo di questo, per l’Italia il problema sono le centrali nucleari vicine al confine”. Il ministro aveva confermato però di essere un ”convinto nuclearista”, anche alla luce di quanto sta avvenendo nel Maghreb perché, “non possiamo essere dipendenti da paesi instabili per l’energia”.
Campeggia “Napolitano: ‘Federalismo sia per l’unita” Cerimonia alla Camera, solo 5 leghisti.” Ce n’è da chiacchierare per giorni, sulle camice garibaldine quelle verdi e magari le nere.
Piazza Affari ha lavorato. E’ non è O la borsa o la vita? L’immagine che ho allegato è una borsa tricolore di Roberta di Camerino, spero che la Ditta non si risenta se riporto paro paro: “Anche la moda celebra i 150 anni dell’unità d’Italia e si prepara al 17 marzo 2011 con una serie di proposte arricchite dai colori della bandiera italiana. Roberta Di Camerino, per esempio propone una versione speciale e in serie limitata della sua celebre borsa Bagonghi: ideata negli anni ’50 il bauletto richiama quello dei medici dell’ottocento ma viene rivoluzionato alla luce delle mode e delle tendenze. L’edizione limitata della collezione primavera estate 2011 realizzata per i 150 anni dell’Unità d’Italia è realizzata in lino e in velluto di seta con sofisticato disegno trompe l’oil centrale che riproduce piccole cinghie e chiusure realizzate nei toni accesi e patriottici del tricolore. La classica borsa di Roberta di Camerino appare in questo modo contemporanea, pratica e in qualche modo anche elegantemente solenne, qualcosa di più di un semplice accessorio. Bauletto Bagorghi di Roberta di Camerino. Prezzo 1.095 euro.”
Io avrei finito, sfinita da questi Festeggiamenti e non nutro speranze perchè come disse Monicelli, non credo allo Stato dello “state zitti e boni” nell’Aldilà e rammento ancora Pasolini e gli Italiani. Non credo neanche alla Rivoluzione, nè rendo grazie a Dio, che non ho avuto il piacere di conoscere, ma chè è di casa al Vaticano, anche per i 150: ”Nè retorica nè nostalgia” nel dire ”grazie a Dio” per l’Italia, ”ma consapevolezza che la Patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme una esigente responsabilità ”. Li ha espressi il cardinale Angelo Bagnasco nell’omelia della messa in Santa Maria degli Angeli voluta dalla Chiesa italiana per commemorare i 150 anni dell’unità del Paese.”
Mentre stavo per finire di scrivere questo “pezzo”, ho dato anche uno sguardo a Facebook e ho visto che mi è stata mandata una nota di marzo da un’ amica Maria…: “NUCLEAR CAKE: la foto ritrae l’ammiraglio ‘Spike’ Blandy e sua moglie mentre festeggiano il test termonucleare statunitense sull’atollo di Bikini (I marzo 1946) con una torta all’uopo…”
Da Capranica dove piove a dirotto e forse varrebbe la pena , se la pioggia non è acida, riempire bacinelle. Vedo il depuratore per l’arsenico nell’acqua, molto lontano…e in compenso vicine le Fontanelle.
Non datecela a bere.
Doriana Goracci.