Cari connazionali,
sono passati 150 anni dalla prima seduta del Parlamento italiano, quando il Regno di Sardegna, dando origine all'unificazione politica della gran parte degli stati esistenti nella penisola italiana, assunse il nome di Regno d'Italia.
Anche il MAIE si prepara a festeggiare il 150° Anniversario dell'Unità d'Italia con una serie di iniziative e congressi che si snoderanno lungo tutto l'anno celebrativo e che coinvolgeranno il Brasile, l'Argentina e il Venezuela.
Noi italiani che viviamo all'estero sappiamo bene quanto costa ed è costata questa unità.
Lo sapevano bene i nostri nonni e i nostri padri che, costretti all'emigrazione lontani dalla patria, sparsi in ogni angolo del pianeta, non aiutati come noi – figli e nipoti – dalle nuove tecnologie che
“accorciano” le distanze, hanno sofferto e lottato per mantenere l'identità, la tradizione, la cultura, la lingua e hanno trasmesso alle nuove generazioni il sentimento di essere parte di un unico grande popolo: il popolo italiano.
Vorrei celebrare questo anniversario incoraggiando tutti a fare sempre di più per costruire il dialogo tra le diverse realtà geografiche, sociali, politiche e culturali che compongono la nostra Nazione. Perciò, nel 150° dell'Unità d'Italia, il MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero raccoglie l'invito del nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a “lavorare per la soluzione dei problemi oggi aperti dinanzi a noi: perché quest'impegno si nutre di un più forte senso dell'Italia e dell'essere italiani, di un rinnovato senso della missione per il futuro della nazione” e, nella traccia della sua missione politica e culturale, il MAIE conferma il proprio impegno a favorire la coesione sociale, fonte di ogni progresso dei popoli, in Italia e nel sempre più complesso contesto mondiale.
Viva l'Italia
Viva gli Italiani
On. Ricardo A. Merlo