Skipe Facebook Rete aiutaci tu siamo scossi! Come mai?

Forse non è chiaro ma buona parte del mondo comunica con Skipe, si avvale di Internet e della Rete. E così si apprendono certe cosette del Terremoto in Giappone: «Qui è pazzesco. Siamo ancora sotto choc». E’ la chat via Skype tra Philip Giordano e Gabriele Rebagliati che hanno raccontato la loro esperienza del terremoto in Giappone. Ma anche Altro passa, come un video dell’Amico Ben che ha un sito Mozica, con cui si esprime in musica e mi ha inviato EFRI’QYA tramite Facebook.
“Da tanti anni, sento tanta gente che dice di voler salvare il MIO continente, mezze lune e croci bianche e rosse alleviano dolori scavando anche le fosse, da tanti anni sento ancora, gente, che dice di aver già fatto tanto ma non è cambiato niente, da tanti anni, io, lo so! e ora so che anche te sai che io…so che due righe dritte non s’incontrano mai, so che quando qui è buio, il sole è dall’altra parte, so che perdo di sicuro se fossi te a mischiare le carte, tante cose ho saputo, che tu, da tempo sai… so che in fondo mi hai voluto, ancora più basso che mai, mangio quello che avanzi e bevo quello che mi dai. So bene come si fanno le carte false che tu fai, per tenere a bada gente che ti chiede…COME MAI?”
E così da una Mailing List: “ Cari, sono a Kyoto, lontana dalle zone sismiche, e incollata alla tv sia per l’ansia e le apprensioni che per voglia di sapere davvero come stanno le cose. Trovo interessante vedere i vari canali che parlano del guasto alle centrali nucleari di Fukushima provocato dai sismi. Vorrei riassumere per voi velocemente e a caldo – perdonate l’italiano disordinatissimo ! – cio’ che possono essere ormai considerati i fatti ma magari non vengono trasmessi correttamente in Italia: I 7 reattori delle centrali nucleari di Fukushima sono stati fermati automaticamente dopo la prima scossa grave. Ma, di alcuni reattori non ha funzionato il sistema del raffreddamento e per trattenete l’aumento vertiginoso della temperatura interna, non sapevano come rimediare la riduzione dell’acqua di raffreddamento. Infine, il governo ha ordinato al gestore di metterci l’acqua del mare per non lasciare scoperto il reattore, che, pero’ secondo vari esperti, significherebbe la rinuncia all’uso futuro del reattore; perche’ e’ dannoso per il cilindro metterci l’acqua non pulita. (Questo fa notare la situazione non era prevista dai progettatori della centrale) Riguardo gli abitanti, le autorita’ hanno prima deciso di evacuare la zona circostante di 3 km, poi con passare del tempo, hanno allargato la distanza da 10 km a 20 km. Stranamente quest’ultima estensione e’ avvenuta contempranea con la dichiarazione delle autorita’ (del governo) di non aver constatatola fusione del cilindro ne’ della registrazione della radioattivita’ anomala. In realta’, prima dello scoppio e il crollo dell’edificio che contiene il reattore n. 1 (piu’ problematico tra i 4) avvenuto nel pomeriggio di oggi, all’ingresso del sito si registrava fino a 1015 dei microsievert/ora, una cifra allarmante, equivalente alla tolleranza massima annua per l’essere umano. Un canale – che dimostra piu’ scettico davanti alle dichiarazione governative e piu’ vicino ai terremotati vista la quantita’ di informazioni maggiori rispetto a molti altri canali – ha trasmesso una notizia non sentita ancora sugli altri canali: da un controllo si e’ registrata l’esposizione alla radiazione dalle persone che stavano aspettando l’arrivo di soccorso all’aperto quando c’e’ stato questo scoppio (a 3 km circa dal sito). Hanno misurato 3 persone su circa 90 e da tutti i 3 hanno rilevato i dati allarmanti (non sievert, 100 mila cpm da uno e 30 o 40 mila dagli altri due), una quantita’ che richiede un lavaggio accurato del corpo per non ammalarsi (ma c’e’ da preoccuparsi anche dell’esposizione interna). Tutto questo e’ successo ai reattori dichiarati “i piu’ sicuri”, superati tutti i collaudi antisismici severissimi del 2009. A voi tirare la valutazione.Yukari.”
Space is the place?
Mi sono avventurata oggi a vedere alcune scelte del film “The Social Network : “è il primo film a riportare senza clamore o sottolineature arroganti un dato di fatto della modernità, ovvero che la vita in rete (ciò che si fa, si legge e che accade online) per una certa fetta dell’umanità ha la medesima importanza della vita reale.” un po’ di tempo fa, mio figlio mi mandò tutta una lunga e “drammatica ” pagina su certo fare e affannarsi su Facebook e una frase che non credo sia di Zadie Smith, ma che era all’ interno di un suo saggio…non so chi l’abbia scritta ma la riporto per ricordarla a me prima che a voi: “Abbiamo vissuto nelle fattorie, poi nelle città, e ora vivremo su Facebook”. E’ molto arduo mantenere equilibrio tra la realtà e l’ingannevole e straordinario luogo di comunicazione che è la Rete.

La primavera, il nostro rinascimento non so quando tornerà e sotto quale nuova forma. Un recente amico, Carlo Maria D’Orazi, in questo pomeriggio piovoso e di vento di marzo, mi ha spiegato una sua recente scoperta su certi nuovi resti monumentali dell’antico castello degli Anguillara, a Capranica , che fu visitata dal Petrarca e che in paese sono stati distrutti beni artistici a partire dal secolo diciannovesimo e la cultura con essi. Quì dove risiedo è piovuto forte e con vento. Stamattina si sentivano gli uccellini che, malgrado tutto, si chiamavano: sono nati molti piccoli da sfamare.
Doriana Goracci

«Qui è pazzesco. Siamo ancora sotto choc»

«Le linee telefoniche sono bloccate ma internet funziona», e così siamo riusciti via Skype a metterci in contatto con Philip Giordano e Gabriele Rebagliati, due ragazzi liguri ora a Shin Koeji, un quartiere di Tokyo, che hanno vissuto quei due lunghissimi minuti di terremoto che ha investito il Giappone. «Stiamo bene, ma la situazione è surreale». Qui di seguito la nostra conversazione via chat.
[13.35.18] pilipo: Eccomi, scusami qui è pazzesco, siamo ancora sotto choc.
[13.35.29] greta: Immagino. state bene? Dove vivete?
[13.35.40] pilipo: Sì, fortunatamente sì. Viviamo a shin koej, un quartiere di Tokyo, vicino a Shinjuko, dalle parti del centro.
[13.35.56] greta: Puoi raccontarmi cosa è successo?
[13.36.30] pilipo: Alle 3 di questo pomeriggio circa ha iniziato tremare tutto
[13.36.49] pilipo: Io stavo disegnado, eravamo in casa. Poi a un certo punto le scosse sono aumentate anche d’intesità.
[13.37.12] greta: E cosa avete fatto?
[13.37.14] pilipo: Ci siamo messi sotto il tavolo. Nei manuali che danno in comune c’è scritto di rifugiarsi sotto un tavolo robusto. I mobili dell’appartamento si sono riversati sul pavimento. Il mio mac è mezzo sfasciato.
[13.38.24] pilipo: Sembrava di essere in un gioco del luna park, per farti capire. come se la casa fosse di carta. Davvero terribile.
[13.39.02] greta: Quanto è durata la scossa?
[13.39.18] pilipo: E’durata circa due minuti credo.
[13.39.07] pilipo: Noi, per fortuna, abitiamo in un quariere satellite dove sono tutte case basse, a un piano. E’ un quartiere dormitorio.
[13.40.19] pilipo: E’stata una cosa surreale, per strada non c’era praticamente nessuno, tutti erano a lavoro.
La gente in centro è rimasta bloccata perchè i mezzi hanno smesso di funzionare. In centro è un macello. Le persone sono ancora imprigionate negli uffici o nelle stazioni
[13.41.39] greta: E nel tuo quartiere ci sono stati grandi danni?
[13.41.56] pilipo: No, qua è pazzesco, non è successo quasi nulla, sono tutte strutture flessibili. un terremoto del genere in italia avrebbe raso al suolo qualsiasi città.
13.43.45] pilipo: Ho sentito che a Chioda Ku, la citta centrale di Tokyo, è crollato un edificio e una studentessa e rimasta uccisa durante una cerimonia di consegna del diploma.
[13.43.58] greta: Nei giorni precedenti c’era stato qualche allarme?
[13.44.35] pilipo: No, ma c’erano state delle scosse che rientrano nella normalità, qua sono quotidiane, non le senti quasi, altre volte sono più forti, ma maiii nulla di simile. abbiamo sentito una signora anziana nostra amica, dice che non era mai successo nulla del genere.
[13.45.57] greta: Dopo i 2 minuti di scossa ce ne sono state altre?
[13.46.24] pilipo: Quando siamo scesi in strada ce ne sono state delle altre. Ma in strada hai una percezione diversa.
[13.46.43] greta: Cioè?
[13.46.46] pilipo: Senti muovere la strada leggermente e vedi edifici che tremano, ma ovviamente non è come stare in casa dove tutto trema terribilmente.
[13.47.10] greta: Da quanto tempo vivi in giappone?
[13.47.25] pilipo: Io mi sono trasferito da due mesi, Gabriele vive qua da circa 2 anni
[13.47.31] greta: E cosa fate?
[13.47.54] pilipo: Io ho ottenuto un visto per attività culturali, faccio l’illlustraore/designer. Gabriele fa il ricercatore universitario.
[13.48.19] pilipo: Scusa se sono sgrammaticato ma sono ancora agitato
[13.48.30] greta: L’idea di vivere in una zona così sismica ti fa paura?
[13.48.41] pilipo: Prima di oggi no.
[13.49.00] greta: Ma rimarrete, giusto?
13.49.13] pilipo: Sì…
[13.49.31] pilipo: In questo momento siamo un po’scioccati, cmq si, rimarremo
[13.49.42] greta: Siete riusciti a chiamare a casa?
[13.49.47] pilipo: Sì, solo tramite Skype. La chat è una salvezza, la tecnologia è incredibile.
[13.50.13] greta: Le linee telefoniche sono bloccate?

[13.50.55] pilipo: Sì, possiamo mandare solo messaggi dal cellulare. Internet, invece, è ok.
[13.51.14] greta: Che ore sono ora?
[13.51.33] pilipo: Sono le 22.
[13.51.57] greta: Che atmosfera c’è fuori? La gente è chiusa in casa?
[13.52.17] pilipo: La cosa allucinante è che la gente qua sembra tranquilla, ma penso sia nel carattere dei giapponesi, questa cosa per me è un po’surreale. Siamo anche andati al supermercato a fare la spesa. Tokyo è immensa credo che in centro sui grattacieli era un caos totale, forse qua nei quartieri a case basse si ha un percezione diversa. Credo che in centro le persone siano ancora bloccate negli uffici. Una cosa è certa: noi abbiamo ancora tanta paura.


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