Il palo della banda dell’ortica

Il palo della banda dell'ortica – Marco Travaglio

Testo:

Buongiorno a tutti, oggi parliamo di Puglia ma parlare di Puglia vuole dire di Italia, visto che la Puglia è stata governata per anni dal centro-destra, ultimo governatore mandato a casa nel 2005 da Vendola e oggi Ministro dei Rapporti con le Regioni e dal 2005 la Puglia è governata da Nichi Vendola, leader di Sinistra, ecologia e libertà che si propone come premier del centro-sinistra tutto nelle primarie che si dovrebbero tenere, PD permettendo se e quando si avrà la certezza che si andrà a votare.

Vendola e la sanità della Puglia (espandi | comprimi)
Quindi parlare di Puglia vuole dire parlare del futuro, soprattutto nel centro-sinistra e quindi del paese e significa andare a vedere se nelle prove su strada fatte in questi 6 anni, Vendola ha dimostrato di essere la persona giusta e come leader politico e come pubblico amministratore.
Come politico lo conosciamo da 30 anni perché sono almeno 30 anni che è in politica dal PC in avanti, come amministratore la sua esperienza è questa, è un governo di una regione prospera, la regione più prospera del sud, più avanzata del sud e è un governo interessante perché è il governo di una Giunta Comunale presieduta da un personaggio che si dichiara senza esitazioni comunista, gay, cattolico, non è stato facile per Vendola farsi accettare in una regione del sud, eppure ci è riuscito vincendo prima le elezioni primarie nel centro-sinistra, avendo contro potentati molto importanti e poi riuscendo a vincere la partita più difficile che era quella contro il candidato del centro-destra, la prima volta Raffaele Fitto, la seconda volta Rocco Palese e tutte e due le volte ha vinto le primarie e ha vinto le elezioni regionali.
Bisogna vedere se quello che ha fatto in questi 6 anni, dà indicazioni positive o negative su quello che potrebbe fare nel caso in cui vincesse anche le primarie nazionali e quindi le elezioni nazionali e prendesse in mano un governo, il governo dell’Italia.
Dico subito che in questa chiacchierata di oggi non mi interessano i reati, anche perché Vendola, i giudici hanno stabilito che non ne ha commessi, l’hanno archiviato, si parla anche di D’Alema in quello che diremo dopo, non è stato neanche indagato questa volta e quindi i reati non ci interessano, ci interessano le capacità politiche e amministrative di questi due leader che sono la figura più importante della sinistra radicale. Vendola e la figura più importante, l’azionista di maggioranza del Partito Democratico, D’Alema, entrambi razzolano nel pollaio pugliese e lì hanno il loro collegio elettorale e il loro bacino di voti, interessano quindi i comportamenti, neanche tanto dal punto di vista morale e etico, dal punto di vista dell’efficienza e della convenienza per i cittadini a proposito del loro modo di governare e di intendere la politica e l’amministrazione, che sono due cose diverse, la politica e l’amministrazione, e quindi è su questi due binari che vanno giudicati i politici in un paese dove non si riesce mai a distinguere la politica dall’amministrazione.
Non ci interessano i reati però ci sono delle indagini che sono arrivate alla conclusione provvisoria, archiviazione per alcuni, arresti per altri, richieste di autorizzazioni all’arresto per altre persone ancora, divulgazione quindi degli elementi raccolti dai magistrati che ovviamente, indagando per 3 anni sulla sanità in Puglia, hanno potuto raccogliere materiale molto più penetrante di quello che possono raccogliere i giornalisti anche se basta e avanza quello che hanno raccolto i giornalisti secondo me per farsi un’idea. Cosa hanno deciso alla fine di queste indagini i magistrati che indagavano da 3 anni sulla sanità? Hanno deciso che il sistema è un sistema clientelare ai confini della malavita e hanno anche deciso che non è cambiato nulla da quando governava il centro-destra a quando ha cominciato a governare il centro-sinistra con Vendola.
Mi spiego: l’ultimo governatore della Puglia è rimasto in carica soltanto una legislatura, quindi soltanto 5 anni, era Raffaele Fitto. Il bilancio di Fitto sono due processi nei quali è stato già rinviato a giudizio, quindi sono già in corso davanti al Tribunale di Bari, per varie storie di tangenti, falsi e credo che esista addirittura un’accusa di associazione a delinquere, ma potrei sbagliarmi, in ogni caso sono storie di mazzette, le più importanti sono quelle che riguardano finanziamenti illeciti che i giudici gli contestano, provenienti da Giampaolo Angelucci, romano, membro della famosa famiglia Angelucci che pubblica Libero e Il Riformista e che è soprattutto un costruttore, un immobiliarista e uno dei re delle cliniche private, convenzionate con la sanità pubblica, il quale cosa voleva fare in Puglia? Voleva mettere in piedi e ha messo in piedi 11 residenze sanitarie assistite dalla Regione, ha ottenuto l’appalto, l’appalto era da 198 milioni di Euro, 400 miliardi di lire e poi secondo l’accusa si è sdebitato con Fitto pagandogli un pezzo della campagna elettorale con un versamento di 500 mila Euro passato addirittura attraverso la società degli Angelucci che edita Libero.
Fitto ha detto di avere messo regolarmente in registro quel finanziamento, i giudici hanno obiettato che non basta mettere a bilancio le tangenti, se sono tangenti, soldi in cambio di atti non dovuti, addirittura di atti dovuti, la corruzione non si può mettere a bilancio e sbiancare, la corruzione è sempre corruzione anche se viene messa a bilancio, vedremo il processo. In ogni caso Fitto doveva essere arrestato secondo il G.I.P. che aveva emesso il mandato di cattura, ma aveva avuto il tempismo di rifugiarsi in Parlamento e quindi la sua richiesta di arresto è stata respinta dall’aula e prima dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere, nel 2006 finisce l’era Fitto. Fitto va in Parlamento e di lì a poco diventa Ministro.
Arriva Vendola, la sanità pugliese è devastata per questioni etiche, penali e finanziarie, perché è ovvio che la mala gestione della sanità che è la prima voce di bilancio di una Regione, significa buchi, quei tanti buchi nella sanità regionale, credo ci siano soltanto 3 regioni in Italia che non sono in rosso, che creano il grande debito della sanità nazionale, quindi se c’è una cosa importante da fare nell’allestire la nuova Giunta di centro-sinistra, per giunta capeggiata da Vendola che è l’uomo che si propone come rinnovatore della politica, della sinistra, il nuovo linguaggio, la narrazione, la poesia e tutto quello che volete voi, è proprio la scelta dell’Assessore alla sanità. Chi viene nominato assessore alla sanità? Alberto Tedesco, ex socialista craxiano che in quel momento è leader di un piccolo movimento detto dei socialisti riformisti, cosa fa Tedesco? Perché diventa Assessore alla sanità? Diventa assessore regionale alla sanità perché, spiega oggi Vendola, gli fu indicato dal Partito Democratico, in particolare dai dalemiani ai quali Tedesco era molto vicino, come la massima eccellenza in fatto di esperienza in tema sanitario, come direbbero a Roma “te credo” nel senso che la famiglia di Tedesco, i figli, hanno in quel periodo e credo ancora oggi, 3 aziende nel settore delle protesi ortopediche. Chi ha una società che produce protesi ortopediche ha un unico cliente, la Regione, le A.S.L., infatti il mercato della fornitura delle protesi ortopediche in Puglia se lo dividevano grossomodo la famiglia Tedesco e la famiglia Tarantini. Tarantini insieme al fratello ha un’altra società di protesi e chi è Tarantini? Giampaolo Tarantini, detto Giampi, arrestato poi perché portava le mignotte a Palazzo Grazioli e anche a alcuni politici pugliesi.
Era un puttaniere, era un pappone di professione? No, la sua professione è imprenditore del ramo protesi che poi voleva allargarsi nel ramo costruzioni e forniture alla Protezione civile e che per ingraziarsi i politici regionali e nazionali di destra, di sinistra, usava allettarli non soltanto con regali, ma anche con tangenti in natura, mignotte!
Quindi il capo della famiglia Tedesco, la persona più importante della famiglia Tedesco, famiglia che ha tramite i suoi figli 3 aziende nel settore protesi, sanitarie e affini, cliente di enti, queste società, della Regione senza gli appalti della Regione le protesi ovviamente te le puoi infilare da solo dove preferisci, viene nominato assessore alla sanità regionale, a questo punto uno dice: “Sarebbe questa la novità della politica di Vendola etc.? Prendere un vecchio craxiano riciclato nei dalemiani e metterlo all’assessorato più importante e più dispendioso come voce di bilancio della Regione? E’ questa la ventata di rinnovamento?” I fatti dicono che le cose sono andate così, naturalmente cosa succede? Che questo Tedesco impiega poco a farsi valere all’assessorato e già 3 anni dopo viene indagato dalla Procura di Bari per vari reati, in quel momento si sapeva che era indagato per tangenti, allora Vendola dice di averlo cacciato, Tedesco dice di essersi dimesso, anzi di avere offerto le dimissioni che all’inizio Vendola non voleva accettare, ma cambia poco. Tedesco appena giunge notizia che è indagato per la mala gestione della sanità regionale, due anni fa smette di fare l’Assessore, cosa fa? Attende pazientemente il processo per dimostrare la sua estraneità alle accuse? No, passa direttamente dalla Giunta Regionale al Senato della Repubblica con un bell’escamotage. Lui si era presentato alle elezioni del 2008, ma non era stato eletto, era risultato il primo dei non eletti nella lista del PD, quindi solo se un parlamentare del PD eletto in Puglia al Senato, sapete che lì il collegio è regionale o muore o si dimette, lui può subentrare e è proprio quello che succede, quando alle elezioni europee i dalemiani hanno la bella idea di candidare un loro senatore che è l’ex Ministro dell’agricoltura De Castro. De Castro viene eletto anche perché si fa eleggere chi si vuole nei grandi partiti, lo sapete benissimo, De Castro viene eletto parlamentare europeo, lascia il Senato, il posto vuote viene automaticamente occupato da Tedesco che da quel momento è corazzato con l’immunità parlamentare, esattamente quello che aveva fatto Fitto la volta precedente.
L’altro giorno, al termine di tre anni di indagine, la Procura ha consegnato le sue richieste al G.I.P., c’erano 18 richieste di arresto, il G.I.P. ne ha accettate otto e tra queste ha disposto la cattura di Tedesco, soltanto che per catturare Tedesco bisogna chiedere l’autorizzazione al Senato, domani, martedì, la Giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato risponderà sull’arresto di Tedesco, dopodiché si pronuncerà l’aula.

Il conflitto di interessi che Vendola conosceva (espandi | comprimi)
La domanda è sapere che Tedesco avrebbe commesso reati o sarebbe stato accusato di commettere reati come assessore. Vendola non lo poteva sapere prima di nominarlo assessore, che Tedesco avesse un conflitto di interessi familiari microscopico, lo poteva sapere o no?Certo che lo poteva sapere, l’hanno scritto tutti i giornali, l’hanno detto alcune forze politiche, peraltro neanche il centro-destra perché il centro-destra non può accusare di conflitto di interessi il centro-sinistra, quindi il centro-destra stava zitto, ma c’era per esempio un parlamentare, Pierfelice Zazzera dell’Italia dei Valori che sul conflitto di interessi di Tedesco ha fatto una grande battaglia, quando stava per essere nominato e quando è stato nominato, cosa dice Vendola intervistato da Ferruccio Sansa su Il Fatto Quotidiano? “Tedesco mi era stato rappresentato come l’unico profilo di alta competenza sull’intricata sanità pugliese, la mia parola e il mio sguardo mi parevano un deterrente sufficiente per chi avesse intendi meno che leciti”. Vendola ti guarda in faccia, ti parla e da quel momento tu diventi immune da tentazioni, questa è la presuntuosa visione della politica che ha Vendola, quindi potrebbe nominare anche Al Capone perché poi basta guardarlo e parlargli e quello diventa buono. E' come San Francesco con il lupo di Gubbio, il problema è che qua il lupo perde il pelo, ma non il vizio, infatti Vendola dice: magari sono stato presuntuoso, ma penso che chi lavora con me, non possa essere sfiorato da dubbi disonesti, invece è quello che è esattamente successo, quindi non funziona lo sguardo!
All’inizio del mandato Tedesco… perché poi Sansa gli dice “Il conflitto di interessi di Tedesco che aveva figli con società che operano nella sanità, era noto” risposta di Vendola “All’inizio del mandato Tedesco mi diede garanzia che avrebbe sciolto il conflitto, comunque l’ho sostituito alle prime voci di un coinvolgimento nell’inchiesta”, il problema non è che l’hai sostituito dopo, perché dopo il danno è già fatto, c’è già un’inchiesta, una sanità inquinata per due anni, hai sbagliato gravemente, l’Assessore più importante della tua Giunta e potevi evitare di sbagliare, perché? Perché lo sapevi che se c’era una persona, anzi due persone in Puglia che non potevano fare l’Assessore regionale alla sanità, erano proprio Tedesco e Tarantini perché si spartivano il mercato delle forniture alle A.S.L. Due persone su milioni di persone non potevano fare da assessori e proprio una di queste due persone vai a prendere, perché? Adesso ovviamente dice che gliel’ha segnalato D’Alema. Vendola esagera e dice che Tedesco era l’uomo forte del PD. Si dimentica che nel 2005 – 2006 non c’era il PD. Si dimentica che Tedesco era leader di una piccola formazione, i Socialisti riformisti, si dimentica che il Presidente della Regione è eletto direttamente dal popolo, lui, può tranquillamente, nel rispetto del manuale Cencelli che ogni alleato deve essere rappresentato numericamente, la scelta degli assessori spetta a lui, al governatore e se ti propongono una persona che non ti convince, non dal punto di vista penale perché Tedesco ancora era insospettato, ma dal punto di vista del conflitto di interessi, tu punti i piedi e dici: quel posto spetta a voi, benissimo mettetemi uno che non abbia società in affari con la Regione.
Ma mettiamo che lui si convinca che il suo sguardo miracolerà Tedesco e lo libererà seduta stante da tutti i conflitti di interesse, benissimo, “All’inizio del mandato Tedesco mi diede garanzia che avrebbe sciolto il conflitto di interessi“. Vendola lo guarda, l’altro garantisce e da quel momento si scioglie il conflitto di interessi. Un mese dopo che l’hai nominato, vuoi verificare? Non ci vuole la Cia per verificare se le società della famiglia Tedesco sono ancora della famiglia Tedesco, oppure se sono passate di mano perché o le ha vendute e allora ha risolto il conflitto di interessi, o non le ha vendute e allora il conflitto di interessi c’è ancora e devi aspettare la Magistratura per scoprire che non le ha vendute due o tre anni dopo? O lo potevi fare semplicemente con una visura camerale o chiedendoglielo “Le hai vendute o non le hai vendute?“. Qui c’è da domandarsi se Nichi c’è o ci fa, ho l’impressione che ci faccia perché l’uomo è tutt’altro che stupido, penso che stia facendo il furbo su questa questione di Tedesco e che non se la possa cavare con così poco, fermo restando che Vendola è onesto, che non prende soldi, onesto nel senso che non prende i soldi, ma intellettualmente onesto è un’altra cosa, credo che qui non ce la racconti giusta, infatti Michele Migliano, il Sindaco di Bari sul suo blog gliel’ha fatto notare, dice “Guarda che Tedesco l’hai voluto tu, guarda che Tedesco lo potevi respingere tu, guarda che non è vero che te l’ha imposto il PD, perché il PD non c’era, magari te l’ha chiesto D’Alema e tu potevi fare una pubblica denuncia se non volevi Tedesco, se hai preso Tedesco adesso non trincerarti dietro D’Alema perché sei tu il governatore della Regione Puglia, eletto direttamente dal popolo, non nominato dai partiti, a differenza di Berlusconi che dice di essere eletto dal popolo mentre invece è stato regolarmente nominato dal Capo dello Stato su indicazione del Parlamento, Vendola è eletto direttamente dal popolo, gli risponde lui della Giunta“.
Poi gli hanno anche arrestato il Vicepresidente, Nicola Frisullo, perché? Perché Tarantini sentendosi emarginato dal mercato degli appalti in quanto c’era Tedesco, il capo della famiglia concorrente a quella di Tarantini, cosa fa? Cerca di arruffianarsi D’Alema pure lui, nella speranza che ce ne sia ancora anche per lui e cosa fa? Tre cose: si avvicina a Roberto De Santis, imprenditore pugliese che è il migliore amico di D’Alema e era socio nella prima barca che aveva D’Alema, Icarus, tramite De Santis aggancia D’Alema con il quale, in barca, fa un weekend, racconta almeno Tarantini nei verbali a Ponza, un altro weekend in Salento e poi c’è un viaggio a New York di cui nel verbale non si capisce bene una cosa se c’è solo De Santis o se c’è anche D’Alema, ma in Puglia De Santis è la pupilla dell’occhio di D’Alema; si arruffiana il Vicepresidente della Regione Puglia Nicola Frisullo dalemiano di ferro, la figura più importante politicamente dei dalemiani in Puglia, che diventa cliente di, dice Tarantini e accertano i magistrati, due prostitute dell’harem di Tarantini, che guarda caso erano le stesse che ogni tanto prestavano servizio anche a Palazzo Grazioli, giorni pari Berlusconi, giorni dispari Frisullo, Frisullo finisce in galera perché in cambio Tarantini voleva favori nel ramo della sanità, vedete che effetto a catena ha la nomina di Tedesco all’inizio, il peccato originale della prima Giunta, il primo atto importante di Vendola.
Questi sono i risultati penali, i risultati finanziari sono che la Puglia in questi sei anni ha accumulato un deficit sanitario spaventoso, molto peggiore di quello che era riuscito a accumulare Raffaele Fitto, sapete che il governo deve approvare o bocciare i piani di rientro dal debito sanitario delle regioni, Tremonti ha bocciato il piano di rientro presentato dalla Giunta Vendola e Tremonti ha tanti difetti, ma secondo me in questo caso non ha tutti i torti, ha torto quando paragona la Puglia alla Grecia, a uno stato praticamente fallito, la Puglia non è fallita, ma quando critica la mala gestione della sanità pugliese dal punto di vista finanziario, non può evidentemente avere torto. Nel dicembre, non di quest’anno, dell’anno passato, del 2009, quindi poco più di un anno fa, la perdita di esercizio della sanità pugliese era di 1 miliardo, sapete quanto è ogni anno il bilancio della sanità a livello nazionale? E’ poco più di 100 miliardi, l’1 % del bilancio della sanità nazionale è il buco della sanità pugliese, quindi le dimensioni sono enormi di questo buco e 1/3 di questo buco, 350 milioni la Giunta Vendola li ha accumulati soltanto nel 2009, soltanto in un anno 350 milioni di buco, qui la politica c’entra poco, Tremonti destra, Vendola sinistra c’entra poco, questi sono numeri.
Sono numeri che dipendono forse anche dal fatto che l’anno scorso, quando è stato eletto il governatore della Regione Puglia, poco prima delle elezioni Vendola cosa ha fatto? Ha assunto a tempo indeterminato 8 mila precari tra dirigenti, medici e infermieri di società esterne che lavoravano per le A.S.L. e che sono stati di botto tutti internalizzati nelle A.S.L., naturalmente è un’ottima cosa combattere il precariato, è un’ottima cosa cercare di stabilizzare i lavoratori, ma se li fai tutti stabili in blocco la settimana prima delle elezioni, 10 febbraio ultima seduta del Consiglio regionale prima delle elezioni, beh, se l’avesse fatto un democristiano socialista qualcuno avrebbe detto “Questo puzza tanto di compravendita di voti, tu in campagna elettorale assumi 8 mila persone, perché? Se era giusto perché non l’hai fatto prima? Se lo fai adesso c’è il sospetto che ti stai comprando un po’ di voti a spese dei contribuenti, in una Regione che è dissestata dal punto di vista del bilancio della finanza sanitaria“.

Governatori diversi, stesso sistema (espandi | comprimi)
Questo è il profilo politico, amministrativo e finanziario, poi c’è il profilo penale che per Vendola è stato escluso e infatti Vendola dopo che è stata archiviata la sua posizione, si lamenta perché dice: ma come, il mio processo era stralciato davanti al G.I.P. Di Paola…Mi pare si chiami Di Paola, mentre tutte le carte naturalmente le trovate sul sito de Il Fatto Quotidiano per leggere bene di cosa si tratta, ma la vicenda Tedesco invece sta davanti a un altro G.I.P. perché si chiama Di Benedictis e quindi Di Benedictis non ha potuto fare a meno, ovviamente, dovendo scrivere com’è organizzato il sistema criminale che lo ha portato a disporre l’arresto di 8 persone, tra le quali anche del Senatore Tedesco, è ovvio che Di Benedictis deve descrivere qual è il sistema e il sistema ovviamente è una piramide al cui vertice c’è Vendola e quindi ha fatto delle osservazioni che riguardano anche Vendola e il sistema di cui è responsabile il governatore eletto dal popolo. Un sistema clientelare, una lottizzazione sistematica, un collaudato sistema criminale, costituisce un dato irrecusabile la consapevolezza dei responsabili politici, di tutti i responsabili politici di operare per fini di spartizione politica e correntizia, non risulta circoscritto questo sistema a singoli esponenti della maggioranza di centro-sinistra, ma assurge a logica di strategia politica, al fine di acquisire consenso e rendere stabile la maggioranza di governo.
Tedesco curava i suoi interessi personali e economici e Vendola aderiva alle richieste del suo assessore per criteri di spoil system del tutto avulsi da esigenze di corretta gestione amministrativa dell’A.S.L. di Lecce. Cosa vuole dire spoil system? Lo spoil system è una buona cosa, arriva il governatore, con il suo assessore nomina i dirigenti delle A.S.L., li sceglie di sua fiducia, così quelli rispondono a lui e così risponde lui alla fine per l’operato di questi signori, se hanno fatto bene avrà di che vantarsene con gli elettori e avrà fatto un buon servizio ai cittadini, se hanno fatto male non potrà dire “Li ha scelti il mio predecessore“. Quindi lo spoil system responsabilizza, fai pure piazza pulita, nomina pure tutti quelli che decidi che sono bravi, se poi si vede che sono delle ciofeche però non puoi dare la colpa ai predecessori, come fa sempre Berlusconi che, qualunque cosa è sempre colpa di Prodi, se li hai scelti tu con lo spoil system, poi ne rispondi tu del loro operato e li devi controllare tu, tramite il suo assessore.
Invece lo spoil system, scrive il giudice legittimo, non obbediva a criteri di corretta gestione amministrativa, ma a criteri di interessi personali e economici dell’assessore e di interessi clientelari del governatore Vendola e dei suoi alleati del centro-sinistra in Giunta, per acquisire consenso e stabilizzare la maggioranza. Poi ci sono i dettagli, sapete i giornali hanno parlato molto del fatto che Vendola voleva confermare un commissario straordinario in un’A.S.L. come direttore generale, una norma regionale vietava di fare il direttore generale nello stesso posto uno che era già stato commissario straordinario, allora lui chiama l’Assessore e dice “Ma non si può togliere questa norma e cambiare questa norma?“. Hanno subito detto che voleva fare la legge ad personam come Berlusconi, naturalmente sono stronzate, Berlusconi leggi ad personam le fa per cancellare i suoi reati e i suoi processi, qui Vendola stava semplicemente cercando di adeguare una norma per poter mettere una persona di sua fiducia, il problema non è quello, non è il fatto che uno vuole cambiare una Legge Regionale, è il Presidente della Regione è ovvio che se la maggioranza la cambia è suo compito, cambiare le leggi regionali, l’importante è che poi risponda lui delle nomine e dei risultati. I risultati sono un miliardo e passa di buco, i risultati sono l’Assessore N. 1 alla sanità che latita in Parlamento, altrimenti sarebbe in galera, i suoi principali collaboratori già in galera perché non sono andati in Parlamento, il Vicepresidente Frisullo finito in galera e una sanità che viene così descritta dai magistrati con migliaia di elementi e di prove alla mano, in tutto questo c’è anche D’Alema che naturalmente ha segnalato sia Tedesco, sia Frisullo, ne sbagliasse uno D’Alema, due ne ha segnalati, uno è finito in galera, l’altro ci sarebbe se non fosse in Parlamento.
E che gironzolava in barca con Tarantini e uno può dire “Va beh“, ma Tarantini racconta di avere organizzato una cena elettorale per D’Alema e D’Alema c’era. Il Sindaco Michele Migliano dice che appena vide chi organizzava la cena suggerì a D’Alema di allontanarsi, perché? Perché basta leggere quello che racconta Tarantini e cioè che lui si era dato da fare per organizzare la cena, perché la finalità era per noi quella di invitare i primi dirigenti delle A.S.L., i primari e fare bella figura facendo vedere che c’era il Presidente D’Alema, volevo sponsorizzare il PD per essere accreditato a lavorare nella sanità e già dopo che gli avevano messo Tedesco che era considerato il suo rivale, il suo concorrente insieme alla sua famiglia, è ovvio che lui cercasse… allora cosa fa? Invita una grande tavolata in un bel ristorante fuori Bari, direttori generali della sanità, manager, primari, vice primari, amministrativi, gli fa trovare D’Alema, paga lui per tutti e dice “Guardate con chi mi accompagno, quindi ricordatevi di me quando dovete affidare certe gare, certe forniture“. Credo che chi partecipa a certe cene, chi ha certe frequentazioni non può dire “Non sapevo“. Se stai in Puglia da una vita, se vieni eletto in Puglia da una vita e partecipi a una cena elettorale di Tarantini non puoi dire “Non so chi è Tarantini“, non puoi dire “L'ho incontrato per caso“, perché certe persone, a certe persone non va stretta neanche la mano se hai il sospetto non solo che siano dei poco di buono, ma anche che vogliano usare la tua vicinanza per ottenere dalla Regione dei favori o delle cose che non dovrebbero ottenere altrimenti, ma anche lì tutto era partito dal peccato capitale. D’Alema che indica Tedesco Assessore alla sanità e Vendola che obbedisce senza esercitare le sue prerogative di scelta in ultima analisi della sua squadra di assessori e poi per i rami dei dirigenti, il peccato originale è quello da cui discendono tutti gli altri e oggi abbiamo azzoppato da questa vicenda quello che per molti costitutiva una speranza, non dico di rinnovamento perché fa politica da 30 anni, ma almeno di aggiornamento della classe dirigente del centro-sinistra, era un po’ meno vecchio di quelli che hanno rappresentato il centro-sinistra in questi ultimi 20 anni. Oggi è azzoppato da questa vicenda e non mi può dire “Mi ha azzoppato D’Alema o mi hanno azzoppato i magistrati“, si è azzoppato anche da solo, ma D’Alema diciamo che gli ha dato una buona mano, la domanda è “Cosa debbano ancora fare i D’Alema boys perché D’Alema sia accompagnato alla porta del PD?

E la domanda è “Ma è possibile che per andare allo scontro finale con l’uomo dei conflitti di interessi, con Berlusconi, il centro-sinistra possa presentarsi con la faccia di Vendola? Uno che dovendo nominare l’assessore alla sanità all’insegna del rinnovamento, mette proprio quello che era il simbolo del conflitto di interessi della sanità pugliese?“. La risposta la lascio a voi, continuate a leggerci su Il Fatto Quotidiano, grazie a quelli che ci hanno dato fiducia venerdì acquistandolo credo in 20 mila copie in più del solito per l’inserto culturale “Saturno” che è stato molto apprezzato e passate parola!

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