LETTERA APERTA
ai Soci ed a tutti i Cittadini
Care Amiche ed Amici
il 20 febbraio dello scorso anno ” Carta 48 “, pochi giorni prima costituita, rendeva pubblicamente ragione del fine che intendeva perseguire, spiegava alla Città ed alla provincia di Caserta le ragioni che avevano motivato un gruppo di amici a lavorare per “promuovere e tutelare” i principi ed i valori della nostra Carta Costituzionale.
In una affollatissima riunione, qualificata dalla presenza di esponenti istituzionali e politici, rappresentanti del mondo accademico e della cultura, ma soprattutto di tanti cittadini e giovani, ci rendemmo subito conto che se la decisione di dar vita ad una Associazione ispirata, nel nome e nei fini, alla Costituzione era stata, in particolare considerati i tempi, felice ed opportuna, nel contempo avevamo assunto una grande responsabilità.
Comprendemmo infatti sin da quel giorno che l'interesse e l'entusiasmo che l'iniziativa aveva destato derivavano, ovviamente, non dalle nostre modeste capacità di proposta, ma dal diffuso desiderio di ricostruire una società migliore, dei rapporti civili, politici e sociali più giusti e corretti, recuperare un senso di comunità oggi molto compromesso. In una parola la necessità ed il desiderio di “tornare alla Costituzione” ed ai suoi principi, da troppo tempo indeboliti, travisati se non addirittura minacciati da un falso e strumentale “riformismo”.
Per onorare la fiducia accordataci decidemmo così di procedere nel nostro lavoro, nelle iniziative ed attività, approcciando le tematiche con il rispetto che si deve alla materia costituzionale, mai dimenticando che la Carta è patrimonio di tutti, al di là del contingente e di ogni pur legittima posizione.
In questo primo anno di attività i risultati sono stati incoraggianti, sia per le tante adesioni che per le frequenti e riuscite iniziative in campo culturale. Il nostro sito WEB – www.carta48.org è divenuto una realtà molto conosciuta e partecipata e, del pari, anche su Facebook i giovani della Associazione hanno dato vita ad una discussione in rete interessante ed aperta a tante idee e contributi.
Il motivo di maggiore soddisfazione ed incoraggiamento viene comunque dal mondo della scuola e dell'Università, mondo che ha ormai con “Carta 48” un rapporto di collaborazione costante e di fiducia per il nostro modo di operare. Questo rapporto ci ha consentito di rivolgerci ai giovani che, naturalmente, sono i destinatari più importanti del nostro messaggio.
Devo a questo punto parteciparVi con sincerità il mio orgoglio di guidare una Associazione che, in un periodo tanto breve, si è conquistata tanta stima e credibilità, contribuendo a far emergere, in una realtà talvolta a ragione definita indifferente alla cultura ed all'impegno civile, sensibilità ed intelligenze.
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Sono orgoglioso di questi risultati perché li abbiamo conseguiti onorando l'impegno di “trattare con rispetto” la materia costituzionale per non deludere chi aveva guardato alla nascita di “Carta 48” con la speranza di riavviare un dibattito serio su quella grande risorsa che la Costituzione rappresenta per il futuro del nostro paese.
Sento poi il dovere di ringraziare tutti i Soci per l'impegno ed il tempo dedicato, impegno che ha consentito questo primo positivo bilancio. Avrò modo di ringraziare personalmente tutti e di relazionare compiutamente – insieme ai componenti il Comitato Direttivo – in occasione della Assemblea Generale che sarà convocata nel prossimo mese di marzo.
Rivolgo poi il ringraziamento mio personale e della Associazione a tutti, ai tanti esponenti delle Istituzioni che ci hanno onorato con la loro simpatia ed adesione, al mondo della scuola per averci aperto le porte, all'Università per la proficua collaborazione, alla stampa che mai ci ha fatto mancare disponibilità ed attenzione, ai tanti cittadini per l'interesse e l'incoraggiamento.
Il nostro primo anniversario coincide con i 150 anni della nostra unità nazionale, ne siamo felici. Per tale circostanza mi piace chiudere questa lettera ai Soci, che è idealmente rivolta a tutti, citando uno storico famoso, Paul Ginsborg, il quale, in un recente saggio dedicato alla storia del nostro paese afferma …..”è un buon esercizio guardare ai problemi di oggi non solo attraverso i nostri occhi ma anche con quelli degli uomini e delle donne che fecero l'Italia”. Ebbene credo che il nostro intento di rifarci alla Costituzione, e quindi al pensiero ed ai sentimenti degli Italiani che costruirono la Repubblica, costituisca “un buon esercizio”.
Con amicizia.
Il Presidente
Carlo De Michele
Caserta 20 febbraio 2011