“E' certamente vero che il sistema delle preferenze accelera e amplifica la corruzione elettorale, consente un forte inquinamento mafioso, provoca una folle corsa ai costi elettorali. Noi a livello nazionale abbiamo proposto da tempo di abrogare la legge 'porcata' di Calderoli.
Ma prima di arrivare alle liste bloccate in Regione, Scopelliti avrebbe potuto verificare che vi sono altre possibili leggi elettorali, altri sistemi. Vedi, per esempio, il modello provinciale dei collegi, ma non solo.
Ma quello che sfugge a Scopelliti è che il massimo dell'inquinamento mafioso si può avere proprio con l'elezione diretta del Presidente di una Regione! Come la mettiamo in questo caso?
Come si fa a garantire che il presidente della Regione viene eletto senza il concorso determinante dei clan mafiosi? E nel frattempo gli consentiamo di scegliere i candidati certi delle liste bloccate? Visto che alla fine sarà il candidato Presidente che avrà l'ultimo potere di scelta. In ogni caso, oggi le preferenze per eleggere i Consiglieri Regionali fanno meno paura dopo l’approvazione della ‘Legge Lazzati’ che prevede la decadenza degli eletti a tutti i livelli per il voto dei clan mafiosi”.