del Coordinamento Notti contro le mafie
Prendi un libro, scegli una piazza, chiama la gente e rivolgiti a tutti, pubblicamente, a voce alta. Scandisci bene le parole, i nomi, i luoghi, le date e i fatti, conosciuti e quelli colpevolmente ignoti ai più, sulla criminalità organizzata. “Parlatene in piazza, in Tv, alla radio e sui giornali” diceva Paolo Borsellino, e noi con questo spirito abbiamo deciso di dare vita all’iniziativa “Notti contro le mafie, parola ai giovani”.
Un’idea partita da tre ragazzi fra Milano e Roma che, a Ottobre 2010 proponevano una lettura di Gomorra, in simultanea, costituendo un asse che unisse l’Italia nelle parole di Roberto Saviano. Unire l’Italia nell’antimafia, dando così il contributo dei giovani a questa importante e difficile battaglia. La proposta è piaciuta a varie realtà e associazioni che hanno deciso di aderirvi dando il loro massimo sostegno. Speriamo di ricordarle tutte nel seguente elenco: Libera, Movimento Agende Rosse di S.Borsellino, la Rete Viola, l’associazione tra i familiari delle Vittime della strage di Via dei Georgofili, quella dei ragazzi “daSud”, Gioventù Attiva, il collettivo ‘A ‘ramigna di Barcellona Pozzo di Gotto, la Rete della Conoscenza, Rete 100 Passi, Associazione Antimafia Rete Atria, Articolo 21, il comitato aquilano 3:32, la fondazione Caponnetto, la Locanda Atlantide.
Ne è venuto fuori un appuntamento al mese portato avanti da gruppi di ragazzi in tutto il Paese. Si è dunque partiti parlando di Camorra e leggendo Gomorra a Ottobre 2010, passando poi alla ‘Ndrangheta a Novembre e concludendo il primo ciclo con una serata dedicata alla lotta a Cosa Nostra, nel 71° anniversario della nascita del giudice Borsellino, il 19 Gennaio scorso.
Serata durante la quale Salvatore Borsellino ha contribuito con un caloroso e appassionato discorso dal palco di Milano, ricordando appunto il fratello. Tante altre personalità tra scrittori, giornalisti e intellettuali ci hanno accompagnato sin dal principio durante le varie “notti” di lettura: Giulio Cavalli, Antonio Mazzeo, Elio Veltri, Nando dalla Chiesa, Francesco Forgione, Gioacchino Genchi, Emiliano Morrone, Lucio Musolino, Giovanni Impastato, Pino Maniaci, Gaetano Alessi, Enrico Bini, Paolo Biondani e Tony Troja che sono solo alcuni degli illustri ospiti delle serate.
Con l’appuntamento del 19 Gennaio (a Barcellona Pozzo di Gotto il 27 Dicembre e a Palermo il 27 Gennaio) si è concluso, dunque, il primo ciclo di letture e approfondimenti.
L’appuntamento del 29 Gennaio ad Agrigento, al quale avrebbero dovuto partecipare Enzo Alessi, attore, autore e regista teatrale, e Franco Castaldo giornalista e scrittore, è stato annullato per gravi motivi personali degli ospiti. Ci scusiamo con tutti coloro che hanno creduto nell’iniziativa, faremo il possibile per recuperare la serata. Riprenderemo a Marzo tornando a parlare di criminalità organizzata, focalizzandoci sugli impatti che essa ha sulla nostra quotidianità. Il grande potere delle associazioni criminali incrina ogni giorno anche l’esistenza di quanti credono di potersi ritenere estranei ai fenomeni mafiosi. Riteniamo che sia dovere del buon cittadino interrogarsi sulle cause che ancora oggi tengono in vita i sistemi mafiosi, cercando di battersi giorno per giorno affinché si riesca tutti insieme ad estirpare questo male profondo dal nostro Paese. Male che purtroppo ci connota negativamente anche a livello mondiale.
Occorre quindi costruire un’identità comune, senza bandiere politiche, che ci porti a lottare per un Paese migliore. Occorre contribuire quotidianamente alla lotta alle mafie, cercando di trarre insegnamento dal lavoro di grandi uomini come Falcone, Borsellino e tutto il Pool Antimafia, Padre Pino Puglisi, Peppino Impastato, Rita Atria ma non dimenticando le persone che oggi continuano a portare avanti il loro lavoro, come i giudici Antonino Di Matteo, Nicola Gratteri, Antonio Ingroia, Luca Tescaroli, Ilda Boccassini, Roberto Scarpinato, Raffaele Cantone, Ferdinando Imposimato, Sergio Lai così come persone della società civile quali Don Luigi Ciotti, Don Giacomo Panizza, Don Paolo Farinella e lo stesso Salvatore Borsellino, per citarne alcuni.
Ecco, riscoprire il valore dell’antimafia dev’essere l’impegno di tutti noi buoni cittadini.
“Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c’e’ nel giro dei tuoi amici. La mafia siamo noi e il nostro modo sbagliato di comportarci”. Erano queste le parole di Rita Atria e l’esempio che noi giovani vogliamo seguire per emanciparci dall’atteggiamento mafioso e clientelare che inconsapevolmente subiamo. Prima ancora della lotta alla mafia è importante sconfiggere la “mafiosità” che è in noi, che ci porta a cedere al compromesso delle raccomandazioni e del voto di scambio, e che costituisce il giusto habitat per il proliferare indisturbato degli affari mafiosi.
Per continuare in questo percorso, abbiamo bisogno del contributo di tutti coloro che vorranno condividerlo con noi e speriamo, inoltre, che la rete che si è creata attorno a questa iniziativa possa col tempo crescere e produrre un continuo scambio di idee. Ringraziamo dunque tutti quelli finora hanno deciso di supportarci mettendoci la faccia e il loro impegno, ricordando che le “Notti contro le mafie” riprenderanno a partire da Marzo. Auspichiamo per questo una partecipazione sempre più attiva. “Anche se voi vi credete assolti, siete lo stesso coivolti” (Fabrizio De Andrè)
Coordinamento Notti contro le mafie.
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