Onorevole Toros, perché è stata costituita l'UNAIE?
Gli italiani all'estero sono milioni, sparsi in tutti i Paesi del mondo. E
il fenomeno dell'emigrazione non accenna a diminuire, se si tiene conto che
solo lo scorso anno i connazionali che hanno lasciato l'Italia sono stati
alcune decine di migliaia di unità in più rispetto all'anno precedente.A
questi milioni di connazionali all'estero vanno poi aggiunti gli altri,
ancor più numerosi, che hanno acquistato la cittadinanza dei Paesi dove
vivono e lavorano, mantenendo però vivi i contatti con la terra d'origine
dei loro padri.
Altri italiani, pur non avendo lasciato la loro Patria, vivono in località
diverse da quelle di provenienza ; anche per loro si pongono determinati
problemi comuni all'emigrazione verso l'estero.
E' appunto per affrontare tali problemi che sono sorte, in Italia e
all'estero, decine di Associazioni che raggruppano i connazionali immigrati
ed emigrati. Era necessaria, però, un'iniziativa di coordinamento permanente
che avesse autorità di grande forza morale, di grande rappresentanza per
grandi azioni nell'affrontare con impegno temi di interesse generale.
A questa concreta esigenza intende venire incontro l'Unione Nazionale delle
Associazioni degli Immigrati e degli Emigrati.
Quali sono le caratteristiche, le finalità e gli obiettivi dell'UNAIE?
Essa – in base al proprio statuto – è una Unione volontaria di Associazioni
liberamente riunite per la tutela e la realizzazione dei programmi autonomi
e dei propri diritti e interessi sul piano nazionale. E' un Atto Federativo.
L'Unione ha sede a Roma, è apartitica.
L'Unione, della quale possono far parte le Associazioni locali esistenti in
Italia aventi scopi analoghi a quelli statutari, si propone i seguenti scopi
: promuovere, coordinare e studiare soluzioni anche con proposte articolate,
di problemi che interessino le Associazioni su richiesta di queste o per
propria iniziativa ; promuovere e incoraggiare le iniziative delle
Associazioni atte a favorire la formazione umana, civile e professionale dei
lavoratori in migrazione ; studiare e proporre adozione di misure per
sollecitare la partecipazione dei lavoratori migranti alla vita
associativa.All'Unione hanno già aderito trenta Associazioni i cui
presidenti hanno preso parte all'assemblea costitutiva. Ho già detto che
l'Unione è sorta con lo scopo di svolgere un'azione di collegamento tra le
Associazioni aderenti e per poterle validamente rappresentare in Italia e
all'estero nel perseguimento coordinato degli obiettivi comuni.
Esso non tocca e non toccherà l'autonomia delle singole Associazioni, alle
quali viene conservata piena libertà di iniziativa. C'era però bisogno,
ripeto, di fronte all'imponenza del fenomeno migratorio di poter usufruire
della ricchezza di esperienze delle varie Associazioni, di poter conseguire
quella “grande rappresentanza” necessaria per affrontare i grandi temi di
interesse generale : il ricongiungimento delle famiglie, la scuola e la
formazione professionale, l'utilizzazione del tempo libero, i diritti
politici e sindacali, la conquista di avanzati traguardi di sicurezza
sociale.
Per gli italiani all'estero esiste in particolare il problema del voto, che
ha già dato luogo a larghi dibattiti tra le collettività italiane sparse nel
mondo.
L'Unione intende svolgere la sua attività affiancandosi a quanti già operano
per questi fini, chiamando a collaborare quanti hanno a cuore la soluzione
dei problemi dell'emigrazione interna e estera, problemi cha vanno
affrontati in termini umani, di giustizia e di civiltà.
Ernesto Milani
Ernesto.milani@gmail.com
www.lombardi nel mondo.org
foto: Sen. Mario Toros