Prossima visita del Sottosegretario Mantica in Sudamerica. Merlo e Giai (MAIE): "Un atteggiamento sconcertante"

A margine della sua presentazione della relazione di governo al Comitato di Presidenza del CGIE il sottosegretario Mantica ha rilasciato dichiarazioni che ci lasciano sconcertati. La prima delusione forte è venuta quando nella sua relazione ha tolto ogni speranza di vedere ridimensionati gli aggiustamenti di bilancio ai pesanti tagli ai capitoli riguardanti gli italiani all'estero.
La seconda, non è stata tanto quella di sapere che la sua visita in Sudamerica riguarderà solo Uruguay, Paraguay e Cile (che potrebbe essere una scelta giusta per conoscere realtà meno frequentate dai politici-funzionari italiani), quanto conoscerne le discutibili motivazioni.

Infatti, il Sottosegretario, alla domanda del direttore dell'Italiano, Gianluigi Ferretti, su quali fossero le ragioni di questa scelta, ha risposto che “…In Argentina i rapporti bilaterali non sono buoni perché nessuno pare essersi preoccupato dei 40.000 italiani che hanno perso i loro risparmi a causa del default. E la comunità italiana non sembra essersi attivata per fare lobby allo scopo di contribuire a risolvere questo problema. Mentre in Brasile pesa la vicenda Battisti e anche qui sarebbe stato auspicabile una più forte presa di posizione da parte dei connazionali colà residenti.”(L'Italiano 7 Febbr. 2011).

Cioè, per questo Governo, di cui Mantica è espressione, gli italiani di Argentina e Brasile (stiamo parlando di più di un milione di cittadini alcuni dei quali, forse, neanche informati su queste vicende) devono essere puniti, o quantomeno ignorati, perché colpevoli di non fare lobbysmo, sia per difendere i risparmiatori colpiti dalla crisi dei bond, sia per chiedere l' estradizione di Battisti dal Brasile.
Non visitare Brasile e Argentina, dando la colpa al milione di italiani (e discendenti) residenti di non aver tenuto un determinato atteggiamento ci sembra un ragionamento quanto meno assurdo.Doveva essere compito di un Governo (o di vari governi, includendo i precedenti) risolvere questi problemi, e l’insuccesso nella soluzione di questi problemi è esclusivamente responsabilità loro.
E' veramente difficile, per noi, credere alla giustificazione del Sottosegretario Mantica.
E' invece più ragionevole pensare che teme di doversi confrontare con quelle collettività che hanno subito maggiormente il peso dei tagli di bilancio.

Come potrebbe affrontare quelle famiglie che si sono viste sospendere l'assistenza sociale, o che non hanno potuto far studiare la lingua italiana ai propri figli, perché le scuole non hanno potuto pagare gli insegnanti; o che hanno dovuto ricorrere chi sa dove per le cure agli anziani che sono stati esclusi dall'assistenza sanitaria ?

In ogni caso, giustificare in quel modo la mancanza di attenzione verso le nostre più numerose collettività italiane in Sudamerica, mostra una caduta di stile, se non una mancanza di coraggio.
Ci sembra veramente assurdo affermare che noi italiani all'estero non siamo stati bravi a fare lobbysmo per aiutare un Governo a fare quello che non è stato in grado di fare nelle competenze che gli sono proprie. Questo sembra quasi come voler nascondersi dietro un dito.

On. Ricardo Merlo (Presidente MAIE – Responsabile UDC per gli Italiani all’estero)

Sen. Mirella Giai (Coord. MAIE America Latina)

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