“Quando un cittadino si sente minacciato, ha il diritto di rivolgersi alle autorità competenti. Quindi la questione potrebbe essere portata anche davanti alla corte di Strasburgo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, riguardo alla violazione della privacy e al caso giudiziario che riguarda il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.”Si tenta un ribaltone per via giudiziaria” – Secondo il capo della Farnesina è in corso il “tentativo di un cambiamento del governo democraticamente eletto per via giudiziaria. Questa è una questione politica, non legale”, ha spiegato Frattini, a margine di un evento sui 'bambini contesi' a Villa Madama, a Roma. “E' un tentativo grave, bisogna ritornare alla normalità; il governo deve governare, la magistratura fare le proprie indagini rispettando le regole, innanzitutto quelle di competenza. Mi auguro un clima di normalità istituzionale”, ha dichiarato Frattini. “Le foto osé di qualche ragazza non interessano a nessuno”, ha concluso il ministro.Intercettazioni: nessun decreto in arrivo – Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, smentisce intanto l'ipotesi di un provvedimento d'urgenza da parte del governo per fermare le intercettazioni, come sembrava emergere dalla riunione dell'ufficio di presidenza del Pdl. “Sull'esistenza di un decreto sulle intercettazioni – dice – ieri si è creato un equivoco, non mi risulta ci sia un decreto tantomeno da presentare al presidente della Repubblica, c'è un disegno di legge che è in uno stadio avanzato dei lavori parlamentari”. “Ieri è stato fatto un notevole polverone su una cosa che non esiste”, puntualizza Cicchitto, che a chi gli chiede se il Pdl pensi invece ad una manifestazione per rispondere ai pm di Milano che indagano su Berlusconi risponde: “Questo lo vedremo dopo”.
10 febbraio 2011Redazione Tiscali
