Ruby, Oggi richiesta di rito immediato per BerlusconiRuby. Per Berlusconi i pm tentano il golpe

Caso Ruby, oggi la richiesta di rito immediato per il premier

E' arrivato il “B day”: sciolto il nodo dei capi di imputazione a carico del presidente del Consiglio, il procuratore capo di Milano, Edmondo Bruti Liberati, ha annunciato che oggi i pm titolari dell'inchiesta sul “caso Ruby” chiederanno il rito immediato per Silvio Berlusconi. “Domani mattina presenteremo le nostre richieste in relazione alla posizione di Silvio Berlusconi e faremo un comunicato”.Poi ha precisato che il capo di imputazione a carico del premier non è stato modificato. Pertanto, ha spiegato ancora, ''non c'è allo stato una seconda parte lesa'', in relazione all'accusa formulata nei confronti del premier di prostituzione minorile.Rito immediato per entrambi i reati – Nel corso della riunione conclusiva tenutasi nel pomeriggio di martedì, si è anche deciso di non stralciare uno dei reati e chiedere il rito immediato sia per il reato di concussione (in relazione alla telefonata del premier in questura per sollecitare la liberazione di Ruby, “nipote di Mubarak”) che per quello di prostituzione minorile, sempre in riferimento a Karima el … la marocchina minorenne all'epoca dei fatti. Intanto si parla di una foto in cui il premier comparirebbe insieme a Noemi Letizia minorenne.Ghedini: me l'aspettavo – Speranze tramontate dunque per i difensori dle premier che auspicavano che i pm milanesi chiedessero la 'via breve' solo per la famosa telefonata in Questura a favore della presunta nipote di Mubarak. Per questo Ghedini commenta con un “me l'aspettavo”, ma senza rinunciare a un affondo verso i pm che “violano la Costituzione”. La linea difensiva del premier: contestare la competenza della procura di Milano – La linea difensiva del presidente del Consiglio, infatti, resta quella di contestare la competenza della procura di Milano: della concussione – è la tesi – dovrebbe occuparsi il Tribunale dei ministri, della prostituzione quello di Monza. E poi c'è la strada del conflitto di attribuzione alla Consulta che Berlusconi preferirebbe venisse sollevato dalla Camera, piuttosto che dal governo, nonostante le debolezza dei numeri in ufficio di presidenza. Nel frattempo ci si aggrapperà a qualsiasi via legale per 'rallentare' il procedimento. In cima alla lista dei desiderata del presidente del Consiglio, d'altra parte, c'è l'esigenza di liberarsi della Procura di Milano. Il premier: non me ne vado – Il premier è convinto che ci sia una saldatura tra certi pm, la politica e ora anche la piazza per farlo fuori. A suo giudizio praticamente un tentativo di “golpe”. Ma lui non ha alcuna intenzione di mettersi da parte. Raccontano che qualche giorno fa sia stato sfiorato anche dall'idea di sollecitare un invio degli ispettori da parte del ministero e di aver poi desistito per non esacerbare il clima. Pronti a ripartire anche gli altri processi – Elezioni ora? Il cavaliere ha prima di tutto l'esigenza di mettersi al riparo dai procedimenti giudiziari (anche il 'Mills sta per ripartire) e per questo ha chiesto al Pdl in Parlamento di andare avanti sul dossier giustizia, a partire dal processo breve. E poi, il Cavaliere già si immagina Boccassini&Co& che ogni giorno, a mo' di goccia cinese, chiamano a testimoniare una delle ragazze coinvolte. E tutto solo – continua a ripetere – per infangarlo, perché “non c'è alcuna prova di reato”. In pubblico, almeno per oggi, il presidente del Consiglio non commenta. La versione ufficiale è che il governo va avanti a lavorare e a fare riforme. Oggi Cdm con Tremonti per le riforme – E infatti Berlusconi oggi metterà la 'faccia' sui provvedimenti economici che saranno varati dal Consiglio dei ministri, tra cui la riforma dell'articolo 41, un decreto legislativo sugli incentivi e un ddl sulla concorrenza e il mercato. E questo nonostante le nuove tensioni con Giulio Tremonti che ancora una volta avrebbe stretto i cordoni della borsa di fronte alla richiesta di risorse per lo sviluppo avanzata dal premier. Ma anche agli esponenti del governo che oggi sono andati a trovarlo per discutere proprio del Cdm di oggi, il premier è apparso piuttosto distratto, tutto preso dal conclave con i suoi avvocati. A palazzo Grazioli, infatti, c'è il timore che al filone milanese e a quello napoletano, si affianchi anche quello delle feste romane. E che questo porti a un vertice tra le procure e al conseguente 'trasferimento' di tutto nelle mani del 'pool rosso'. 09 febbraio 2011Redazione Tiscali

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy