Il Parlamento dà  il via libera ai candidati presidenti delle autorità  finanziarie

I deputati hanno ritirato le proprie riserve sulle nomine dei tre candidati ai posti di presidente delle nuove autorità europee di vigilanza finanziaria dopo aver ricevuto garanzie scritte da parte della Presidenza ungherese e della Commissione su trasparenza, indipendenza, procedure di selezione del personale e risorse finanziarie.

Dopo il dibattito di mercoledì durante il quale numerosi gruppi politici hanno criticato il Consiglio, i deputati hanno ricevuto un impegno scritto del Consiglio stesso che va incontro alle richieste del Parlamento in termini di trasparenza, d'indipendenza di tutti i dirigenti delle autorità, di bilancio e risorse umane consoni alla missione delle autorità e di una procedura di selezione del personale più efficace.

Steven J. Maijoor, olandese, ha ricevuto 530 voti a favore per guidare l'ESMA, l'European Securities and Markets Authority;
Gabriel Bernardino, portoghese, ha ricevuto 434 voti a favore per la presidenza dell'EIOPA, l'European Insurance and Occupational Pensions Authority, e
Andrea Enria, italiano, ha avuto 530 voti a favore per la presidenza dell'EBA, l'European Banking Authority.

Parlando subito prima delle votazioni, la presidente della Commissione per gli affari economici del PE Sharon Bowles (ALDE, GB), ha spiegato che Il Parlamento ha chiesto e ottenuto garanzie in quattro aree:

L'indipendenza delle autorità: Commissione e Presidenza hanno ribadito il rispetto per le norme di indipendenza per il presidente, i dirigenti e i membri del consiglio d'amministrazione.
Rappresentanza del consiglio: la Commissione sarà attenta a rispettare il regolamento in merito alla designazione dei capi delle autorità di vigilanza al consiglio di vigilanza, e la Presidenza sostiene la posizione della Commissione.
Adeguate risorse di bilancio: la Commissione riconosce la necessità di fornire adeguate risorse finanziarie e umane alle autorità, e, con la Presidenza, ha concordato l'importanza del rispetto da parte degli Stati membri dei loro obblighi.
La nomina procedura: tutte le parti in causa sono d'accordo nel dire che i vincoli derivati dal regolamento sono inadeguati, come ad esempio i criteri di anzianità calcolata alla fine del mandato. Questa tematica sarà affrontata nel corso delle revisione sulla quale Commissione e Presidenza sono d'accordo.
La Commissione affari economici insiste nel voler un ruolo nella procedura di selezione dei candidati.

Contattare:

Federico DE GIROLAMO

Addetto stampa (Bruxelles)

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