FEDERALISMO. DI PIETRO: NESSUN RICATTO SUL FEDERALISMO “Oggi voglio parlarvi della mia posizione personale, e di quella dell'Italia dei Valori, sul federalismo. Lo voglio fare senza preconcetti e con molta onestà intellettuale”. Lo scrive il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un post sul suo blog. “Il federalismo – aggiunge Di Pietro – è uno strumento la cui validità dipende da come viene utilizzato. Riconoscere che oggi come oggi i Comuni sprecano molti soldi e che c'è una disparità di trattamento nelle entrate e nelle uscite è ammettere una realtà. Così come lo è riconoscere che il debito pubblico italiano è una conseguenza del fatto che finora, per 50-60 anni, si è sempre fatto riferimento alla spesa storica: gli enti territoriali spendono quello che vogliono e poi lo Stato ripaga.'Pantalone mette i soldi'. E se non bastano ci si indebita”. “È chiaro – prosegue Di Pietro – che non si può andare avanti così perché in una famiglia non è possibile spendere in un mese quello che si vuole, bisogna che le uscite corrispondano agli incassi, altrimenti dopo un po' si va in fallimento. L'idea di affrontare questo problema – sia che lo si chiami federalismo sia che lo si chiami principio di legalità, di uguaglianza, regola secondo cui ognuno deve pagare le tasse in base ai propri redditi, rendite e proprietà sia che lo si chiami come si vuole – è giusta. In questo senso, l'Italia dei Valori sarebbe disponibile a parlare con chiunque pur di far quadrare i conti. Uno dice: ma allora tu adesso vuoi votare il federalismo della Lega e di Berlusconi? E qui che casca l'asino. Ragioni di merito e di opportunità mi impediscono di entrare su questo tema. Non possiamo per quello che ha detto oggi lo stesso ministro Maroni, ovvero che questo federalismo è il loro modello di federalismo, che non cambieranno e, quindi, o 'prendiamo questa minestra o saltiamo dalla finestra' e si va a votare. Se lui pensa di far approvare un federalismo in cui si aumentano le tasse, si fa pagare di più al ceto medio e ai più deboli, non si combattono gli evasori fiscali, il Paese viene diviso, in cui, in realtà, si producono nuovi monopoli e nuovi centralismi e una spesa incontrollabile, allora io non ci sto, questa minestra non la mangio. Innanzitutto perché l'Italia dei Valori qualora, come ha detto Maroni dando un aut aut, ci fosse la possibilità di far cadere il governo Berlusconi, si impegnerà sempre per dare il colpo finale. Aspetto da 15 anni di mandare a casa Berlusconi e adesso che ne ho l'opportunità sarebbe sciocco non approfittarne. Se il voto sul federalismo è, come si sta dimostrando di essere, un giudizio universale sul governo Berlusconi, noi senza se e senza ma votiamo di no. Quando poi un domani passerà la bufera Berlusconi, toccherà affrontare il problema vero, ovvero come abbattere il debito pubblico. Ma su questa questione cruciale io mi voglio confrontare non con Berlusconi – perché è una questione etica mandarlo a casa – ma con chi verrà dopo di lui, grazie a una normale consultazione elettorale. Solo a quel punto inizierà il nostro dibattito per ridurre il debito pubblico, introdurre una maggiore equità fiscale e, soprattutto, imporre a tutti il pagamento delle tasse, specie agli evasori”.
++ FEDERALISMO: DI PIETRO, VOTIAMO NO STOP DIKTAT MARONI ++ E' PIU' IMPORTANTE MANDARE A CASA BERLUSCONI (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''L'Italia dei Valori votera' senz'altro no in commissione bicamerale al federalismo''. Lo ha detto Antonio Di Pietro conversando con i giornalisti a Montecitorio. L'ex pm si e' mostrato molto irritato per l'intervista di stamane di Roberto Maroni al Corriere della Sera. ''Siamo all'opposizione, non soffriamo di nessuna sindrome di Stoccolma e non accettiamo – ha sottolineato il leader Idv – diktat''. ''Il ministro dell'interno – ha proseguito Di Pietro – ha posto una questione politica pregiudiziale, ha annunciato che se il provvedimento che sta cosi' a cuore alla Lega nord non verra' approvato, si andra' direttamente alle elezioni. A questo punto anche per noi diventa una questione politica pregiudiziale e voteremo no perche' la caduta del governo Berlusconi e' l'obiettivo piu' importante''. (ANSA).
PATTO SVILUPPO: DI PIETRO, NON AFFIDO PRONTO SOCCORSO A DRACULA = (AGI) – Roma, 31 gen. – “Affidare la liberalizzazione del mercato al campione dei monopoli e del conflitto di interessi sarebbe come affidare un pronto soccorso a Dracula”. E' la risposta del leader Idv, Antonio Di Pietro, alla proposta lanciata oggi dal premier Silvio Berlusconi, di un piano bipartisan per la crescita. (AGI)
GOVERNO: DI PIETRO, NO AMMUCCHIATE SI A COALIZIONI DI PROGRAMMMA = (AGI) – Roma, 31 gen. – “E' chiaro che la ragione di questo incontro non e' solo quella di dare una giusta terminologia ai concetti ma anche quella di spiegare la posizione dell'Italia dei Valori in materia di aborto, fecondazione assistita, testamento biologico, donazione degli organi e delle cellule staminali”. Lo ha affermato il presidente dell' IdV, Antonio Di Pietro, nel suo intervento al convegno organizzato dall'IdV dal titolo 'Un dizionario appropriato per affrontare i temi della bioetica in politica', che si sta svolgendo a palazzo Marini e al quale partecipano Antonio Palagiano, Massimo Donadi e Leoluca Orlando (IdV), Ignazio Marino (Pd), Benedetto della Vedova (Fli) e il professor Stefano Rodota. “Dal 2011 l'Italia dei Valori – ha aggiunto Di Pietro – sta pensando alla politica del fare e da fare nell'era post berlusconiana che non si e' mai interessata ai problemi reali del Paese e agli interessi dei cittadini. Nelle ultime quarant'otto ore i leader di centro sinistra e di centro destra hanno fatto a gara nel proporre ammucchiate. Il problema e' che ci si puo' mettere insieme solo se si ha lo stesso obiettivo, quindi se si tratta di fare coalizioni di programma e non mosse da spinte antagoniste”. “Oggi abbiamo l'occasione di riflettere insieme su argomenti importanti – conclude il leader IdV – e, nello stesso tempo, di informare i cittadini sulla nostra posizione sulla bioetica”. (AGI)
BIOETICA: DI PIETRO (IDV), COALIZIONE CON CHI HA STESSI OBIETTIVI = STIAMO RAGIONANDO SU POLITICA POST-BERLUSCONI Roma, 31 gen. (Adnkronos/Adnkronos Salute) – La bioetica e' un tema che puo' far la differenza nel decidere le sorti di una coalizione, potenziale o gia' in campo. Ne e' convinto il leader dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro. “Ci si puo' mettere insieme se si hanno gli stessi obiettivi su questi temi importanti – afferma a margine di un incontro a Roma organizzato dall'Idv su un dizionario per l'agenda politica sui temi della bioetica – Il testamento biologico, la procreazione medicalmente assistita, la donazione di organi sono dirimenti nel partecipare a certe coalizioni. Si tratta di fare coalizioni di programma e non solo per spinte antagoniste”. “Stiamo ragionando – spiega Di Pietro alla platea – sulla politica del fare e da fare nel post-Berlusconi, per affrontare i grandi temi”. Non solo la bioetica, dunque, ma anche “sanita', economia, lavoro, eccetera”. Il leader dell'Idv ironizza poi sull'impegno del suo partito per delineare un dizionario sulla terminologia della bioetica: “E' un paradosso – scherza – rimettere a posto la lingua da parte mia. Ma ho accettato volentieri perche' mai come in questo momento si avverte la necessita' che la politica, deputata a prendere le decisioni, si riappropri del significato profondo delle parole”.
PROPOSTA BERLUSCONI: DI PIETRO, NESSUN CREDITO, SUO E' RAGGIRO MA NO A PATRIMONIALE, PUNTARE SU LOTTA EVASIONE E TAGLI SPESA (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''A Berlusconi non possiamo dare alcun credito, perche' dopo 15 anni che ha parlato di liberalizzazioni si e' fatto gli affari suoi, crediamo questa sia l'ultima trovata per aggirare e raggirare i cittadini. Quello che deve invece fare e' uscire di scena e affidarsi ai suoi avvocati''. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, rispedisce al mittente al proposta di un'azione comune sul fronte economico del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. ''Che il campione dei monopoli e dei conflitti di interesse proponga un patto per il rilancio della crescita, e' come affidare il pronto soccorso a Dracula'', dice il leader Idv, a margine dell'inaugurazione della nuova sede del Partito nel Lazio. Quanto piu' in generale al tema della introduzione di una patrimoniale, ''ho grosse riserve, perche' credo che debiliti il ceto medio – spiega Di Pietro – Serve piuttosto una grande lotta all'evasione fiscale e una grande rivisitazione delle priorita' della spesa pubblica, con tagli selettivi''.(ANSA).
GOVERNO: DI PIETRO, SI' ELEZIONI, NO COALIZIONI CONTRO NATURA (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''L'Idv considera prioritario liberare il Paese dall'anomalia Berlusconi, e per fare questo ci vogliono 316 deputati. Bisogna dunque costruire un'alternativa con un accordo trasversale di responsabilita' nazionale. Ma a votare si va con un programma condiviso e con una coalizione fatta di simili: Pd, Idv, Sel e altri Movimenti che si vogliono unire a noi sul piano riformista''. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a margine dell'inaugurazione della nuova sede Idv Lazio. ''Gli accordi o le coalizioni contro natura – aggiunge – servono solo a mistificare la realta', perche' poi di fatto quando si governa si devono affrontare temi molto concreti, sui quali deve essere trovato un accordo''. Di Pietro, parlando poi con i militanti del suo partito, dice di considerare ''tempo perso quello passato a rincorrere il terzo polo''.(ANSA).
IDV: DI PIETRO, NON METTERO' MANO SU LISTE AMMINISTRATIVE (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''Sulle liste per le prossime amministrative io non mettero' mano''. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, parlando ai militanti del suo partito nella nuova sede dell'Idv Lazio. Di Pietro spiega che il partito e' adesso entrato in una nuova fase, per cui se prima era prioritario il ''primum vivere'', adesso ''non importa se prendiamo il nove, il dieci o l'undici per cento, ma proprio perche' adesso viviamo, e' prioritario cercare di farlo in un rapporto di amicizia e di fiducia''. Dunque, sottolinea il leader Idv, ''se prima le liste le dovevo decidere io sulla base di una conoscenza a volte superficiale, ora le decidete voi, sulla base di una conoscenza approfondita: date spazio a persone che conoscete e di cui sapete di potervi fidare'', raccomanda ai dirigenti del partito nel Lazio. ''No agli approfittatori'', e' la prima regola dettata da Di Pietro.(ANSA).
IDV: DI PIETRO; TENTANO ISOLARCI, MA NOI CI RADICHIAMO INAUGURATA NUOVA SEDE LAZIO, ANCHE SPORTELLO DISSERVIZI SANITA' (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''C'e' un attacco concentrico, quasi un tentativo di isolamento dell'Idv ad opera dei partiti cosiddetti tradizionali. Ma noi ci radichiamo tra la gente normale, che si aspetta prese di posizioni forti e chiare''. Cosi' il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, parlando ai militanti del suo partito in occasione dell'inaugurazione della nuova sede Idv Lazio. ''Quest'anno ci sono scadenze importanti per la costruzione di un partito sempre piu' strutturato e post-ideologico'', sottolinea Di Pietro, che indica come scadenze le amministrative, i referendum promossi dall'Idv e anche le eventuali elezioni anticipate. ''Una precondizione logistica e' per noi aprire sedi in tutto il territorio''. La nuova sede Idv Lazio, gremita nel giorno della sua inaugurazione, apre in via Vittoria Colonna, a due passi da Piazza Cavour. Sara' aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20, spiega il segretario regionale Idv, Vincenzo Maruccio. ''Apre da oggi anche uno sportello sui disservizi nella sanita', con un pool qualificato di persone che raccoglieranno le domande e le istanze sia degli operatori che dei pazienti'', aggiunge Maruccio, che annuncia anche entro la fine dell'anno l'apertura di una sede Idv in ognuno dei municipi di Roma.(ANSA)
GOVERNO. IDV: BERLUSCONI CAMMINA SUL FILO SENZA OMBRELLINO (DIRE) Roma, 31 gen. – “Berlusconi e' come un funambolo senza l'ombrellino per tenersi in equilibrio sul filo”. Lo dice il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, secondo il quale “il premier e' ormai arrivato al capolinea, non tanto per le sue imbarazzanti vicende personali, quanto perche' in questi anni non e' riuscito a governare: non e' stato in grado di fare le riforme economiche necessarie per far uscire il Paese dalla crisi; non e' stato in grado di occuparsi delle Piccole e medie imprese che chiudono, dei lavoratori che perdono il posto, dei precari sempre piu' precari e dei giovani senza prospettive, delle famiglie ormai in cronica difficolta'”. Belisario aggiunge: “Gli italiani si aspettavano che l'uomo d'affari, trasformatosi in politico, mettesse mano alle finanze pubbliche per risanarle, invece, sempre distratto dalle sue vicende giudiziarie, non e' riuscito a fare un bel niente. La lettera pubblicata oggi a Bersani fa ridere se non fosse per la drammatica realta' che ogni giorno viene fotografata dagli indicatori economici. Consigliamo a Berlusconi – conclude Belisario – se vuole davvero il bene del Paese, un'ultima lettera aperta o videomessaggio, come preferisce, ma meglio sarebbe salire al Colle, per comunicare le sue irrevocabili dimissioni da tutti ben accette, anche da chi fa finta di difenderlo”.
AgCom, Belisario (Idv): oscurare siti stranieri e' regime orwelliano Roma, 31 GEN (Il Velino) – “La delibera dell'Agcom sulla possibilita' di oscurare siti stranieri e' apertamente incostituzionale, perche' delega alla stessa Autorita' il diritto arbitrario di cancellare contenuti web scomodi. E' un'aperta intromissione nelle competenze dei poteri legislativo e giudiziario, e configura un regime da '1984' di Orwell che va decisamente avversato”. E' quanto afferma il Capogruppo dell'IdV in Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Accolgo l'appello delle associazioni per una moratoria alle nuove regole della rete, che dovranno essere decise attraverso una riflessione tra le forze politiche sull'equilibrio tra difesa del diritto d'autore e accesso alla conoscenza. L'impatto della delibera Agcom sara' devastante per la liberta' di informazione, che va invece tutelata da ogni proposito di censura preventiva. Il web deve restare uno strumento di partecipazione democratica a disposizione della societa', che e' anzi necessario sviluppare: laddove l'Autorita' ha fallito la propria missione – conclude Belisario – dovranno riuscire il Parlamento e le forze politiche autenticamente innovatrici a garantire ai cittadini il libero utilizzo delle rete”.
PROPOSTA BERLUSCONI: IDV, IRRICEVIBILE, SI DIMETTA (ANSA) – ROMA, 31 GEN – “La proposta di Berlusconi è irricevibile: può solo fare una cosa per il Paese, dimettersi. La sua proposta è irricevibile sia in termini di merito che di metodo perché, in 10 anni di governo, il presidente del Consiglio ha massacrato il principio di liberalizzazione, non curandosi degli effetti sociali e costruendo mostruosi monopoli che sono l'esatto opposto della liberalizzazione”. E' quanto afferma in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando. (ANSA).
BIOTESTAMENTO. ORLANDO (IDV): SERVE UN CODICE ETICO CONDIVISO (DIRE) Roma, 31 gen. – “Bisogna costruire la fiducia in un campo delicato come la bioetica. E questo e' possibile solo attraverso la condivisione del linguaggio, una convenzione etica”. Lo afferma il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, nel corso del convegno dal titolo 'Un dizionario appropriato per affrontare i temi della bioetica in politica', organizzato dal suo partito. “Nel Paese, in questo momento, esiste una straordinaria carenza etica in settori importanti come la politica, l'economia e la medicina. Per questo motivo, dobbiamo dotarci di un codice condiviso per poter affrontare tematiche cosi' complesse e delicate”, conclude.
GOVERNO: MURA (IDV), PURE LA LEGA ABBANDONA BERLUSCONI MARONI SUL CORSERA NON DA' PER SCONTATA CANDIDATURA BERLUSCONI (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''Il governo Berlusconi e' talmente in confusione che di fatto non esiste piu', come dimostra il fatto che mentre il premier tenta il tutto per tutto per evitare le elezioni, il ministro Maroni apre un'autostrada per andare alle urne. Il tutto con due interventi sullo stesso organo di stampa''. Lo afferma la deputata dell'Idv Silvana Mura riferendosi all' intervista del responsabile del Viminale al Corsera. ''Le parole di Maroni – sottolinea Mura – sono rilevantissime perche' si dice d'accordo con l'ipotesi di scioglimento delle camere da parte del Quirinale senza sfiducia ne dimissioni. Se a questo si aggiunge che Maroni non da per scontata la candidatura a premier di Berlusconi, appare evidente che la fiducia di quest'ultimo e' crollata non solo nei sondaggi ma anche nella considerazione dell'unico alleato che gli era rimasto''.
PROPOSTA BERLUSCONI: IDV, DA PREMIER PROMESSE DA MARINAIO (ANSA) – ROMA, 31 GEN – ''Un premier politicamente finito farebbe meglio a stare zitto su uno degli aspetti piu' carenti del suo governo, quello dei conti pubblici, anziche' adottare la solita tattica delle promesse da marinaio, che puntualmente rimangono tali e riguardano proposte sulle quali il suo ministro dell'Economia si e' sempre detto contrario''. Lo afferma Antonio Borghesi di Idv. ''Sulla patrimoniale, ritengo anche io che non sarebbe una soluzione – perche' a pagare sarebbero sempre i soliti e, oltretutto, in termini di conti pubblici, nel giro di due anni il Paese si troverebbe punto e a capo. Quanto alla detassazione per le imprese – conclude Borghesi – e' quello che Italia dei Valori chiede da sempre. Ma, ci chiediamo, perche' il premier non ha fatto, non fa anziche' continuare a promettere?''. (ANSA).
FEDERALISMO: IDV, TESTO DIVERSO DA DISEGNO ORIGINARIO. VOTIAMO NO (9Colonne) Roma, 31 gen – “Il disegno originario del Federalismo si fondava su due punti principali: responsabilità degli amministratori e meno tasse per i cittadini. Avremmo voluto discutere i contenuti di questo testo, che, per altro, ora sembra ben lontano da quello originario”. Lo dice in una nota Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'Italia dei Valori alla Camera. “Il punto, però, è un altro- aggiunge Borghesi – la Lega ha trasformato il voto sul Federalismo in un voto politico ed in queste condizioni noi di Italia dei Valori non abbiamo scelta: voteremo no”.
BIOETICA, PALAGIANO (IDV): ITALIA LEGIFERI DA PAESE LAICO (9Colonne) Roma, 31 gen – “Troppo spesso la politica si è occupata con superficialità di temi complessi, sui quali anche gli addetti ai lavori nutrono dei dubbi. Per questo, anche nell'attività legislativa è necessario definire termini certi sulla base di risultati scientifici certi”. Lo afferma il responsabile nazionale del dipartimento Sanità e salute dell'Idv, Antonio Palagiano, nel corso del convegno dal titolo “Un dizionario appropriato per affrontare i temi della bioetica in politica”. “Su temi delicati come la vita, dobbiamo legiferare da Paese laico e con buon senso, lasciando ad ogni cittadino la possibilità di morire con dignità”.
CRISI. IDV: ABI-DRAGHI? SCANDALOSO INCIUCIO A DANNO RISPARMIATORI (DIRE) Roma, 31 gen. – “La scandalosa gestione del credito e del risparmio da parte di un sistema bancario inefficiente costoso e vessatorio perche' colluso con la Banca d'Italia, non poteva trovare migliore conferma nella riunione odierna del comitato esecutivo dell'Abi, dove accantonando ogni decenza ed equidistanza hanno preso parte, oltre al governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, i vice direttori generali Giovanni Carosio e Anna Maria Tarantola e il funzionario generale, Claudio Clemente”. Lo dice il senatore Elio Lannutti dell'Idv. ” In nessun paese del mondo i vigilanti- continua- sono posseduti nell'azionariato dalle banche vigilate ed in nessun assetto normativo, che oltre alla decenza contempli l'equidistanza tra controllori e controllati, sono i governatori che vanno a discutere col cappello in mano dai banchieri, entrambi artefici e massimi responsabili della crisi sistemica”. E si chiede: “Quale credibilita' potra' avere una Banca d'Italia,i cui massimi dirigenti vanno nella sede dell'Abi, probabilmente per discutere sulle migliori strategie ed artifizi per piazzare, ai risparmiatori scottati e gia' frodati, obbligazioni bancarie pari ad oltre 230 miliardi di euro, che scadono nei prossimi mesi ed entro il 2011, i cui rendimenti sono inferiori ai titoli di Stato,che vengono sconsigliati in sede di rinnovo agli sportelli per favorire i bond bancari emessi in contropartita diretta?” Non basta, conclude, “trovare il precedente dell'ex governatore Guido Carli,che nel 1970 avrebbe partecipato ad un incontro con il Comitato esecutivo dell'Abi, per giustificare l'evidente collusione tra vigilanti e vigilati a danno di consumatori,risparmiatori, piccole e medie imprese e famiglie sempre piu' saccheggiate ed usurate da quell'intreccio perverso ed incestuoso di interessi Banche/Bankitalia”.
Immigrati/ Idv: Click day li consegna al caporalato [1]Pedica: Decreto flussi fa dell'Italia la vergogna d'Europa Roma, 31 gen. (TMNews) – Con il decreto flussi del governo Berlusconi di cui il click day di oggi è stato il primo atto operativo, “siamo diventati la vergogna d`Europa: un atto di palese dimostrazione di ignoranza della realtà economica e sociale del nostro paese”. Lo denuncia Italia dei Valori, con il senatore Stefano Pedica. “A fronte di circa cinque milioni di immigrati attualmente presenti sul territorio italiano – afferma il senatore Idv- concedere nemmeno centomila permessi significa abbandonare gli immigrati alla sicura sorte dell`illegalità e del caporalato; rinunciare, quindi, ad entrate fiscali che originerebbero da regolari contratti ; modificare il mercato del lavoro che, con la tolleranza del nero, verrà negativamente alterato, in un gioco al ribasso a livello salariale, anche a danno dei cittadini italiani”. “Se questo governo non prende atto che l`immigrazione non è un problema di sicurezza ma una risorsa economica – conclude Pedica- il Pil del paese non farà che peggiorare e i diritti dei lavoratori, italiani ed immigrati, saranno continuamente violati”.
CONTI PUBBLICI: DE MAGISTRIS (IDV), CON PREMIER NO ACCORDI COSTRUTTIVI = Roma, 31 gen (Adnkronos) – ''La proposta di Berlusconi all'opposizione fa venire in mente la celebre frase di Tacito: 'fanno il deserto e poi lo chiamano pace'”. Lo afferma Luigi De Magistris, eurodeputato e responsabile giustizia Idv. “Francamente -aggiunge- non si capisce quale accordo costruttivo per la crescita ci possa essere con chi ha scelto di distruggere gli equilibri democratici, infangando la Costituzione , aggredendo la magistratura, sottraendosi alla legge, dimenticandosi di governare. La verita' e' che Berlusconi teme il voto perche' cosciente di aver perso ogni credibilita', a causa dello scandalo Ruby ma soprattutto perche' incapace di guidare il paese, essendo concentrato solo sulla risoluzione dei propri guai giudiziari''. “Il presidente del Consiglio deve ritirarsi nella sua piccante vita privata per riconsegnare ai cittadini la scelta su chi deve governarli. Al centrosinistra spetta il dovere di elaborare un programma credibile per l'alternativa di governo, evitando alleanze disperate perche' spurie e artificiali”, conclude.