Presentata interrogazione al Ministro degli Esteri dal vicepresidente dei senatori del Pd Luigi Zanda
“Presenterò oggi stesso un'interrogazione urgente a risposta immediata al Ministro degli Esteri per conoscere se dalla nostra rete diplomatica o dai nostri servizi di sicurezza siano giunte al governo italiano informazioni sul giudizio espresso dalle cancellerie dei Paesi con i quali l'Italia è legata da relazioni diplomatiche in merito alla conclamata condizione di ricattabilità del presidente del Consiglio, così come emerge dalla documentazione inviata alla Camera dalla Procura della Repubblica di Milano, in larghissima parte resa pubblica dalla stampa nazionale e internazionale”. E' quanto dichiara il vicepresidente dei senatori del Partito democratico Luigi Zanda. “Da tale documentazione – sottolinea Zanda – risulta infatti che un elevato numero di persone con le quali il Presidente Berlusconi trascorreva le proprie serate (in assenza di qualsiasi controllo di sicurezza da parte delle forze di polizia) aveva l'abitudine di richiedergli denaro in cambio della implicita garanzia del silenzio. Chiedo anche al Ministro degli esteri di far conoscere al Parlamento se da parte della nostra diplomazia e dei nostri servizi di sicurezza esistano elementi sufficienti ad escludere altre forme di ricatto al Presidente del Consiglio per le sue frequentazioni private da parte di potenze straniere ostili all'Italia, da parte di potentati economici o, infine, da parte di grandi organizzazioni criminali, così come in passato ha più volte fatto intendere il Ministro Bossi”. Conclude Zanda: “Mi aspetto che il Presidente del Senato, analogamente a quanto deciso in merito all'interrogazione Compagna, ponga immediatamente all'ordine del giorno dell'Aula la mia interrogazione e chiami il Ministro degli Esteri a rispondere”.
Roma, 27 gennaio 2011
Federica Serra
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